Su questo tema si
confronteranno Pierfranco Bruni, Giulio Rolando, Neria de Govanni e Massimo
Milone, autore di un saggio sulla questione, nell’aprire i lavori del Premio
Scanno 2014
Un
tema affascinante che presenta non solo la sua attualità ma anche una apertura
intorno alla traduzione dei linguaggi tra mondo cattolico e mondo laico.
Infatti  sarà presentato a Scanno il 6
settembre prossimo, in occasione del Premio “Riccardo Tanturri”, il nuovo
numero della rivista Il Cerchio,
giunta 20esimo anno di ininterrotta pubblicazione. Al centro del nuovo
fascicolo una serie di idee legate all’esperienza del passato e indispensabili
per superare questo controverso momento storico.                                                                                                            
Il
progetto più suggestivo e determinante per l’impostazione di un nuovo ordine
globale è certo quello di Papa Francesco. 
Il
convegno di Scanno sarà aperto dalla presentazione, con la partecipazione
dell’Autore, del libro di Enrico Massimo Milone “Pronto? Sono Francesco –Il
Papa e la rivoluzione comunicativa un anno dopo” (Libreria Editrice Vaticana).Con i lavori coordinati da Giulio Rolando
discuteranno con l’autore del libro Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni.
Ed è proprio dalla testimonianza di Milone che Ciriaco M. Viggiano  e Micol Bruni
hanno tratto spunto per una recensione ricca di precisi approfondimenti e
rimandi a problemi così ampi e complessi.                 
Ma
per una rivista di politica e di cultura - nata
e  vissuta sempre con un proprio preciso orientamento - non poteva certo
venir meno l’esigenza di rapportare i progetti di oggi all’esperienza del
passato e a tanti illuminanti ricordi che si sono andati cancellando. Qui il
sommario si concentra su una serie di interventi volti a chiarire che significhi,
oggi, sentirsi di Destra: a confronto pensatori e giornalisti del calibro di Luigi Iannone  e Mario
Bozzi Sentieri, Luigi Nuzzo e Salvo Iavarone, senza dimenticare Gennaro
Malgieri a colloquio con Rosemary Jadicicco, sul suo progetto di combattere il
nichilismo. Non solo: i ricordi di Gianfranco de Turris e di Giovanni
Sessa, a 40 anni dalla morte di Evola, si intrecciano con la figura di Andrea
Emo, filosofo dell’antimodernismo, presentato per la prima volta ai lettori de Il Cerchio. 
Nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, non
potevano mancare l’analisi di Pierfranco Bruni e di Aurora Cacopardo sull’opera
dei pensatori e scrittori che vissero quegli eventi: tra i tanti, cara al cuore
dei napoletani è la storia di Raffaele Paolucci, eroe di guerra e poi illustre
clinico. Il ruolo determinante che ebbero le riviste in quell’epoca di
burrascosa trasformazione è ricostruito con dovizia di preziosi dettagli e
integrata dall’analisi di due interessanti letture: “Una Repubblica senza
Patria” di Vittorio Feltri e Gennnaro Sangiuliano e   “Dittatura 
e Monarchia” di Domenico Fisichella.                                                                     
Nel
centenario del Manifesto dell’architettura di Sant’Elia non poteva certo mancare
nemmeno una preziosa pagina sul Futurismo elaborata, come consuetudine, da Luigi
Tallarico. In questa materia le suggestioni e i ricordi si rapportano con
immediatezza ai progetti dell’oggi e del domani: di qui la progettualità
di  alcuni eccelsi talenti napoletani quali Aldo Loris Rossi Massimo  e Riccardo
Rosi, oltre a Sandro Raffone che ha voluto ricordare l’ingegno di Benedetto
Gravagnuolo.                            
Completano il sommario le riflessioni sulla politica
internazionale degli Ambasciatori Sergio Romano e Michelangelo Pisani
Massamormile. La presentazione del Premio Nobel della Letteratura da parte di
Stefano Dentice di Accadia Ammone apre le molte pagine dedicate dalla rivista
ai talenti della scrittura,condotti per mano da Paola de Ciuceis.  Francesco D’Episcopo, da par suo, parlando dei
grandi progetti per Napoli, introduce i lettori alla conoscenza di un
importante reperto archeologico dal cui recupero potrebbero dipendere le sorti
del centro storico della città.  Da
Napoli a Sorrento,  gentile come sempre
ama ripetere Giuliana Gargiulo, il passo non è lungo e qui ci si sofferma con
le cronache culturali di Annarita Siniscalchi. 
In conclusione dello speciale fascicolo non poteva mancare un
significativo ritorno a Scanno grazie ai ricordi di Giovanni Anzidei, da sempre
artefice col suo entusiasmo e con la sua esperienza di lavoro all’Accademia dei
Lincei, delle più significative edizioni del passato e che il 6 settembre
parteciperà alla presentazione della nuova tappa della prestigiosa iniziativa
culturale.
IL CERCHIO
Rivista di cultura e politica fondata nel 1994 da Max Vajro e Giulio Rolando
Napoli, via Santa Lucia 110 -081.2405174
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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