Drammaticamente solo, morto nei giorni scorsi per
povertà
Il Sindaco di Locri,
Giovanni Calabrese, ha reso noto che questa mattina, per volontà
dell’Amministrazione Comunale e di un gruppo di amici, si sono svolti presso la
Chiesa di San Biagio i funerali dello sfortunato Franco Longo, detto “O
Romano”, morto nei giorni scorsi a Locri, in completa povertà, da solo e senza
l’aiuto di nessuno.
Dopo la funzione, ne
veniva data degna sepoltura presso il cimitero cittadino.
Queste le parole del
Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in ricordo di Franco Longo, subito dopo
la funzione religiosa: «Addio Franco
Longo, persona umile e sfortunata in vita ed in morte.
Stamattina, nella Chiesa San Biagio, alla presenza
di tanti cittadini sensibili si sono celebrati i funerali dello sfortunato
Franco.
La drammatica vicenda di Franco deve far riflettere
tutti. Franco è morto perché era povero, perché era solo, perché non aveva
nessuno, perché preferiva soffrire in silenzio e non chiedere aiuto. Forse
perché temeva che nessuno lo avrebbe aiutato.
Franco aveva scelto di vivere con grande dignità la
sua situazione di povertà.
Franco viveva in un modesto alloggio popolare e non
aveva neanche l’energia elettrica.
Questa è stata la vita di Franco.
Dopo morte la sua vicenda stava per diventare
drammatica e ridicola nello steso tempo.
Stamattina, poco prima dell’inizio della funzione,
mi veniva comunicato che per il povero Franco “non c’era posto al cimitero”.
La vicenda di Franco diventava ancora più triste.
Franco “cittadino di serie b” anche dopo la morte.
Tra l’incredulità di qualcuno predisponevo che al
termine della funzione religiosa il feretro di Franco venisse accompagnato
nella Sala del Consiglio Comunale in attesa che la “burocrazia” autorizzasse la
sua degna sepoltura.
Solo poco prima del termine della funzione mi
veniva comunicato che il problema era stato risolto e si poteva procedere alla
sepoltura del nostro sfortunato cittadino, cittadino povero e senza amici
potenti.
E’ molto triste e drammatico pensare che ancora
oggi non tutti i cittadini hanno gli stessi diritti.
Addio Franco, non ti ho conosciuto di persona, ma
ho sentito parlare un gran bene di te. A me lasci un testamento morale
importante che raccolgo facendo tesoro delle “tue” indirette indicazioni.
Spero che la tua drammatica vicenda ci aiuti in un
percorso di crescita ed ad affrontare tante problematiche sociali, sanitarie,
lavorative, mortuarie e cimiteriali.
La tua vita e la tua morte rappresentano in modo
chiaro lo spaccato di una società che purtroppo oggi non funziona come
dovrebbe.
Addio sfortunato uomo.»
Una vicenda
drammaticamente triste, ma molto più complessa del previsto, proprio a causa
delle condizioni in cui lo sfortunato Franco Longo è morto. Partendo da queste,
va giù pesante il Sindaco di Locri in merito a quanto accaduto: «Quella del povero Franco è una morte che
deve far riflettere tutti, sia per le circostanze di come avvenuta e,
probabilmente, Franco avrebbe potuto salvarsi, sia per la situazione di
difficoltà ed indigenza in cui versava il nostro cittadino.
Se dovessero essere accertate responsabilità, in un
eventuale procedimento giudiziario, l'Amministrazione comunale si costituirà
parte civile ritenendo gli amministratori dell' Asp ed in particolar modo, il
Commissario Sarica, responsabile morale della morte del povero Franco Longo.»
Locri (Reggio Calabria), 14.08.2014

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