COMUNE.
SITUAZIONE PERSONALE. IL SINDACO SI RIVOLGE AL SANTO SIGNORE.
LA
DENUNCIA E LO SFOGO DEL PRIMO CITTADINO SUL COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI
COMUNALI.
Il Sindaco Giovanni Calabrese
continua la sua battaglia all’interno del Comune per l’“Operazione
Trasparenza”, denunciando, per l’ennesima volta, il comportamento fuorviante
dei dipendenti comunali. Dopo vari tentativi di dialogo, dopo provvedimenti
disciplinari, senza nessuna risposta, dopo essersi rivolto alla Procura della
Repubblica, dopo l’intervento della
Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri, il primo cittadino manifesta la
sua disapprovazione e lo sconforto per le continue e ripetute condotte di
alcuni dipendenti comunali che “immobilizzano” l’apparato burocratico e si comportano in maniera poco corretta e
anomala sul posto di lavoro,
tralasciando il senso del dovere e lo
stesso rispetto del lavoro e dei colleghi, nonché della parte politica che
governa la Città.
Dopo averle provate tutte, il
primo cittadino con una lettera provocatoria indirizzata ad un destinatario
“particolare”, Gesù Cristo, si sfoga, e evidenzia le criticità e l’
inaccettabilità a continuare a lavorare in questo modo. Invoca l’aiuto del
Nostro Signore Gesù Cristo, per riuscire a sconfiggere il male e proseguire
nell’avviato percorso di cambiamento che alcuni cercano di ostacolare.
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Segue lettera.
Divinissimo
Signore Gesù Cristo
Divinissimo Signore Gesù Cristo,
mi rivolgo a Te, in ultima
istanza, non sapendo a chi altro
rivolgermi.
Con grande ossequio e deferenza mi rivolgo per invocare il Tuo divino aiuto
per aiutarci a risolvere un’atavica
problematica che affligge la Città di cui sono guida amministrativa perché
scelto dai cittadini lo scorso anno.
Il più grande problema della Città di Locri non è solo la
cosiddetta ‘ndrangheta, ma parte dei dipendenti del Comune.
Con i mie compagni di viaggio eravamo consapevoli che
saremmo andati incontro ad un’impresa difficile, ma auspicavamo che, chi
individuato a servire i cittadini nella qualità di dipendente comunale, avesse
maggiore interesse ed amore nel ruolo di dipendente della Pubblica
Amministrazione, anche considerato la crisi occupazionale che attanaglia
l’Italia ed in particolar modo la Locride che ha una disoccupazione della popolazione
attiva che supera il 50 %.
Speravamo ed auspicavamo che per amore e rispetto dei
cittadini che attraverso le tasse garantiscono lo stipendio dei dipendenti
pubblici, ci fosse da parte loro un maggior impegno nei confronti della città
desiderosa di riemergere dopo tanti anni di buio nel quale per colpa di tutti
era piombata.
Dopo un anno, anche alla luce della mia precedenza
esperienza amministrativa, sono costretto ad affermare che solo una minima
parte dei dipendenti comunali lavora in modo serio ed onesto, mentre tanti
altri stanno a guardare in attesa che arrivi il fatidico “ventisette” per
potersi vedere accreditato in banca l’importante, ma non sudato stipendio.
Non sono tanti i dipendenti che sin dal primo giorno hanno
raccolto la mia richiesta di aiuto, ma a loro va la mia sincera riconoscenza e
gratitudine.
Prima di rivolgerTi questo mia richiesta di aiuto le abbiamo
provate tutte.
Provato a dialogare, provato a definire tutte le vertenze
tra dipendenti e Comune, assurda e diffusa
modalità per rivendicare diritti che sembrano essere inversamente
proporzionali all’impegno profuso, garantito lo stipendio tutti i mesi compreso
le mensilità che mancavano al momento del mio insediamento.
Queste ed altre attenzioni non hanno però fornito alcun effetto
positivo.
Ho avviato provvedimenti disciplinari che, purtroppo, non ho
neanche avuto risposta, mi sono rivolto alla Procura della Repubblica, ho
chiesto l’intervento della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri ai
quali va il ringraziamento per la disponibilità e per l’impegno nei confronti
del territorio e tutela nei confronti dei cittadini.
Ti illustro solo alcuni esempi del cattivo funzionamento
derivante dall’insolenza di questi signori.
Mi si diceva che l’elettricista comunale, che ancora oggi
continua a lavorare con modalità di libero professionista all’interno della
P.A. non poteva sostituire le lampadine perché non c’erano soldi per comprarle
e dovevano provvedere i cittadini!!!
Grazie a qualche buon amico sono riuscito ad avere quindicimila
lampadine gratuitamente, ma non mi sembra che niente sia cambiato. Le lampadine
sono tutte stipate in un deposito, molte zone della città continuano a rimanere
al buio e l’elettricista continua ad essere “uccel di bosco”!!!!!!
Solo grazie al gratuito intervento di qualche amico sono
state sostituite le lampade della via Matteotti.
La Polizia Municipale, per come denunciato nei giorni scorsi
continua a “dormire” in attesa speriamo
presto di qualche brusco e brutto risveglio. In circa otto mesi sono state
elevate meno di 400 sanzioni stradali in una città in cui regna “l’anarchia
stradale” e l’altro giorno sono stati bravissimi nell’ “ostacolare” il percorso
della Madonna Immacolata nostra Reverendissima Patrona.
I controlli
sull’abusivismo edilizio ed altri importanti compiti sono stati delegati al “signor nessuno”!!!
Il personale addetto alla raccolta dei rifiuti continua ad
essere colpito da improvviso malattia ed il carico di lavoro ricade solo ed
esclusivamente su pochissimi addetti ai quali va il ringraziamento della città
che grazie a tale missione svolta da pochi è rimasta quasi sempre pulita in un
periodo particolare che è quello estivo.
Se avessi avuto la possibilità dal punto di vista normativo
avrei nominato Dirigente del Settore Ambiente il “netturbino” Salvatore Saccà –
nel ruolo di giocatore/allenatore e Direttore Generale il pensionando Giuseppe
Marrara quali pochi esempi di lavoratori seri, educati ed integerrimi.
Proprio ieri un dipendente è “fuggito” dal posto di lavoro –
raccolta rifiuti –giustificando poi con alcune complicità un improvviso stato
di malessere. Stesso malessere che oggi da “dipendente in malattia” gli
consente di bivaccare in giro per la città in spregio a quei pochi che lavorano
non ricorrendo a vergognosi espedienti quotidiani per non lavorare.
Nel ringraziare ancora quei pochi dipendenti, che insieme al
sottoscritto ed a chi ha deciso di
seguirci in questa difficilissima battaglia di cambiamento Ti chiedo, mio
illustre Divino Signore Gesù Cristo, di starmi e starci accanto, di aiutarci a
superare lo sconforto quotidiano, di fare il miracolo di far comprendere che
per superare difficili da situazioni è necessario l’aiuto ed il sostegno di
tutti e chi non vuole contribuire al necessario cambiamento deve avere il buon
senso di farsi da parte perché la città non può più sopportare il peso
economico di persone che non vogliono lavorare, ma pretendono di essere pagate.
Sono certo che con il Tuo aiuto, Nostro Signore Gesù Cristo,
riusciremo a sconfiggere il male e proseguire nell’avviato percorso di
cambiamento che alcuni cercano di ostacolare.
Certo della benevola
accoglienza, porgo doverosi e cordiali saluti.
Dalla Residenza Municipale, 20 agosto 2014
Giovanni
Calabrese
Sindaco
che con un gruppo di coraggiosi amministratori
continua ancora a credere in
percorso di cambiamento per la Città di Locri.
Locri (Reggio Calabria), 20.08.2014
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