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EXPO: SGARBI, CON BRONZI VOGLIAMO VALORIZZARE CALABRIA

A Reggio Calabria potrebbe arrivare incasso da cinque milioni

MILANO, 20 agosto 2014 - Non sono piaciute a Vittorio Sgarbi le critiche alla sua proposta di esporre a Milano durante i sei mesi dell'Expo i Bronzi di Riace e le ha liquidate come «reazioni scomposte e selvagge» che hanno «torto formale e sostanziale», spiegando che la sua è «un'operazione non contro ma per la Calabria» che potrebbe incassare cinque milioni di euro. 

Oggi - durante la conferenza stampa con il presidente della Regione Roberto Maroni per annunciare una lettera al ministro Dario Franceschini che ufficializza la richiesta di prestito - l'ex sottosegretario ha spiegato che i Bronzi sono «un simbolo universale, e l'esposizione universale l'ha vinta Milano, non Reggio Calabria». Poi ha aggiunto che le due opere «non vengono a Milano contro la Calabria, ma per portare la Calabria a Milano: il padiglione del Portogallo lo fanno a Milano, mica a Lisbona». E «il contesto delle opere d'arte è la mente. Tanto è vero che tanti capolavori italiani sono al Louvre, e per fortuna che se non fossero al Louvre uno non andrebbe a guardarli a Camerino o Sassoferrato». E quindi per i Bronzi «quale percorso virtuoso migliore di farli vedere a cinque milioni di persone che non andrebbero mai a Reggio Calabria ma che il prossimo anno potrebbero tornare in Italia per vedere la Magna Grecia pensando che la Calabria non è soltanto 'ndrangheta ma anche due capolavori. È talmente semplice». 

E se adesso «ogni giorno incassano 840 euro d'estate e 320 d'inverno qui possono incassare 15 milioni di euro, prendiamo un milione di visitatori a 15 euro, di cui la Calabria può avere cinque milioni di euro». Le preoccupazioni per la loro fragilità a suo dire sono «menzogne» tant'è che sono rimasti 2.500 anni sott'acqua, senza contare che hanno dovuto sopportare tre restauri in quarant'anni. «Se questi qui continuano - ha aggiunto - denuncio la sovrintendente per danno alle opere d'arte attraverso un restauro non necessario». «Se fosso ministro, sarei pronto a dare i Bronzi al Louvre per vent'anni - ha osservato Sgarbi -. Due libertini come loro, prigionieri a Reggio con tutta la gnocca che c'è nel mondo».

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