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Estate: tutti a casa.

ESTATE: 28 MLN ITALIANI IN VACANZA MA 30 MLN A CASA ++ Federalberghi, giro affari 17 miliardi (+4,6%) ma -15% sul 2011 - ROMA, 2 agosto 2014 - Sono 28 milioni tra maggiorenni e minorenni gli italiani (47%) che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze, ma quasi 30 milioni rimangono a casa, nel 58% dei casi per motivi economici. Il giro d'affari si attesta sui 17 miliardi rispetto ai 16,2 del 2013 (+4.6%), ma registra un calo del 15% sul 2011. Emerge da un'indagine di Federalberghi.
L'incremento dei connazionali che andranno in vacanza rispetto ai 26,8 milioni dell'estate 2013 andrà in prevalenza a beneficio delle destinazioni estere ed è comunque ben lontano dai 33,2 milioni del 2011. Nell'81% dei casi (oltre 22,7 milioni) gli italiani rimarranno in Italia (rispetto all'87% del 2013, quando si mossero in oltre 23 milioni nel Bel Paese) mentre nel 18% dei casi (oltre 5 milioni) andranno all'estero (rispetto al 13% del 2013, quando partirono in 3,6 milioni). Il maltempo di giugno e luglio ha evidentemente influenzato le scelte dei viaggiatori. Giugno infatti ha segnato un -9% di partenti e luglio è arrivato a un -14% per un calo complessivo pari a quasi 800 mila italiani nel bimestre (da 9,4 milioni nel 2013 a 8,6 milioni nel 2014). Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, l'albergo rimane il leader incontrastato. Il 29,2% lo sceglie rispetto al 30,6% del 2013.

ESTATE: BOCCA, RISCHIO AEROPORTI PIENI MA STRADE VUOTE ++ Federalberghi, in tenuta con stranieri, italiani tirano cinghia  - L'esodo del primo week end di agosto rischia quest'anno di vedere gli aeroporti pieni, ma le autostrade vuote. È l'allarme del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Prosegue a un ritmo del +2,5% la crescita della clientela estera, mentre le famiglie italiane sono sempre più costrette a rinunciare o a ridurre la durata delle vacanze.

TURISMO: FEDERALBERGHI, 47% ITALIANI IN VACANZA MA 30 MILIONI RESTANO A CASA = BOCCA, RISCHIO AEROPORTI PIENI E AUTOSTRADE VUOTE  - Questa estate cresce il numero degli italiani che vanno in vacanza, 28 milioni, che corrisponde al 47%, rispetto ai 26,8 milioni dell'anno scorso. Tuttavia quasi 30 milioni di connazionali rimangono a casa. A tirare una primo bilancio è la Federalberghi attraverso i dati del suo Osservatorio dai quali emerge che i motivi per i quali questa fetta maggioritaria di connazionali non si muove di casa, sono dovuti nel 58% dei casi a motivi economici rispetto al 54% del 2013. Un altro 24% dichiara motivi di salute, il 14% parla di motivi famigliari, un 6,5% dichiara di non poter partire per motivi di lavoro ed un 5% indica che farà vacanze in un altro periodo. L'incremento di chi va in vacanza in prevalenza va a beneficio delle destinazioni estere e in ogni caso le cifre sono ben lontane dai 33,2 milioni del 2011. Stesso discorso per il fatturato, che risale da 16,2 a 17 miliardi di euro grazie agli 'espatriatì, ma registra un calo del 15% rispetto al 2011. «Il cosiddetto esodo estivo, del primo fine settimana di agosto, rischia quest'anno di vedere gli aeroporti pieni e le autostrade vuote». È l'allarme lanciato dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura di un'indagine last minute sui consumi turistici estivi degli italiani che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo. «Mentre prosegue ad un ritmo del +2,5% la crescita della clientela estera diretta in Italia, -aggiunge Bocca- che rappresenta sempre più l'ancora di salvezza del settore e conferma l'ottimo rapporto qualità-prezzo del nostro sistema, lo stato di sofferenza dell'economia turistica italiana purtroppo continua a tenere in ginocchio soprattutto le località orientate prevalentemente al mercato italiano delle famiglie, sempre più costrette a rinunciare alla vacanza o a ridurne la durata».

Questa estate cresce il numero degli italiani che vanno in vacanza, 28 milioni, che corrisponde al 47%, rispetto ai 26,8 milioni dell'anno scorso. Tuttavia quasi 30 milioni di connazionali rimangono a casa. A tirare una primo bilancio è la Federalberghi attraverso i dati del suo Osservatorio dai quali emerge che i motivi per i quali questa fetta maggioritaria di connazionali non si muove di casa, sono dovuti nel 58% dei casi a motivi economici rispetto al 54% del 2013. Un altro 24% dichiara motivi di salute, il 14% parla di motivi famigliari, un 6,5% dichiara di non poter partire per motivi di lavoro ed un 5% indica che farà vacanze in un altro periodo. L'incremento di chi va in vacanza in prevalenza va a beneficio delle destinazioni estere e in ogni caso le cifre sono ben lontane dai 33,2 milioni del 2011. Stesso discorso per il fatturato, che risale da 16,2 a 17 miliardi di euro grazie agli 'espatriatì, ma registra un calo del 15% rispetto al 2011. «Il cosiddetto esodo estivo, del primo fine settimana di agosto, rischia quest'anno di vedere gli aeroporti pieni e le autostrade vuote». È l'allarme lanciato dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura di un'indagine last minute sui consumi turistici estivi degli italiani che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo. «Mentre prosegue ad un ritmo del +2,5% la crescita della clientela estera diretta in Italia, -aggiunge Bocca- che rappresenta sempre più l'ancora di salvezza del settore e conferma l'ottimo rapporto qualità-prezzo del nostro sistema, lo stato di sofferenza dell'economia turistica italiana purtroppo continua a tenere in ginocchio soprattutto le località orientate prevalentemente al mercato italiano delle famiglie, sempre più costrette a rinunciare alla vacanza o a ridurne la durata».

La spesa stimata per la vacanza estiva principale (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) è di 742 Euro (rispetto ai 723 Euro del 2013). Nel dettaglio, per la vacanza in Italia vengono spesi in media a persona 660 euro rispetto ai 670 Euro del 2013.Per la vacanza oltreconfine la spesa media pro-capite si attesta invece sui 1.080 Euro rispetto ai 1.062 Euro del 2013. Il giro d'affari complessivamente prodotto, considerando l'incremento d'italiani all'estero con conseguente spesa maggiorata rispetto alla vacanza nel Bel Paese, è di 17 miliardi di Euro, in aumento del 4,6% rispetto all'estate 2013 (quando l'importo fu di 16,2 miliardi di Euro). Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l'albergo rimane il leader incontrastato. Il 29,2% lo sceglie rispetto al 30,6% del 2013. Seguono, nell'ordine, la casa di parenti o amici con il 19,3% come nel 2013, la casa di proprietà con il 14% come nel 2013, l'appartamento in affitto con l'11,2% (9,4% nel 2013), il villaggio turistico col 7,8% (9,6% nel 2013).Cala il residence col 5,7% (7,1% nel 2013), sale il bed&breakfast con il 3,3% (2% nel 2013) e rimane stazionario il campeggio con il 2,7% (2,8% nel 2013).