GUARDIA COSTIERA A TUTELA DELL’AMBIENTE - POSTI I
SIGILLI AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE UBICATI IN
LOCALITA’ OLIVETO – SAN VINCENZO E CASTELLI DEL COMUNE DI MOTTA SAN GIOVANNI
Più nello specifico, è stato accertato e verificato in flagranza che i
depuratori, così come segnalato in una denuncia formulata da parte di una
associazione ambientalista locale, erano in totale stato di abbandono da
diverso tempo, inattivi e quindi i reflui, senza subire alcun tipo di processo
depurativo, si riversavano direttamente nei torrenti “Oliveto e San Vincenzo”
per poi terminare in mare.
All’atto del sopralluogo non vi era personale preposto
dedicato alla gestione dei depuratori ed inoltre all’interno delle strutture,
sono stati rinvenuti reflui maleodoranti stagnanti, notevoli quantitativi di
fanghi solidificati e sabbie, circostanze riconducibili ad un non corretto
smaltimento dei fanghi di depurazione in violazione ai dettami in materia di
deposito temporaneo del Testo Unico Ambientale.
Infatti da una attenta disamina dei registri
dell’impianto e da informazioni acquisite durante le fasi di accertamento è
emerso che dalla data di cessazione dell’incarico di gestione dei servizi ad
una ditta specializzata (ottobre 2012), gli impianti risultavano senza
manutenzione e gestione da parte di alcuno.
E’ stato altresì accertato che le stazioni di
sollevamento di testa, ubicate in località Lazzaro e precisamente nei pressi dei
torrenti “Oliveto e San Vincenzo” erano inattive, ed i relativi
scarichi di emergenza (troppo pieno) scaricavano i relativi liquami fognari
direttamente sia sul torrente che a mare senza subire alcun
trattamento depurativo, creando pertanto danni all’eco-sistema marino costiero.
Tali anomalie causavano il mancato afflusso delle acque reflue urbane ai due
impianti predetti.
Anche presso il depuratore in località Castelli, veniva
accertata la mancata depurazione delle acque reflue poiché gli stessi, anziché immettersi
nel ciclo depurativo tracimavano dalla condotta di adduzione nei piazzali
interni al perimetro dell’impianto, nei terreni circostanti e lungo la strada
antistante il depuratore per confluire dopo aver attraverso la cunetta stradale
(lato monte) per circa 30
metri, nel torrente Oliveto.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria
Dott. LAGANA’ Antonino giusta richiesta di convalida del Sostituto Procuratore
Dott.ssa Sara Amerio della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha convalidato
le attività eseguite dal personale della Guardia Costiera, emettendo proprio
decreto di sequestro preventivo dei tre impianti. La stessa Autorità
Giudiziaria ha affidato al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni la custodia
giudiziaria con facoltà d’uso dei depuratori, al fine di consentire all’amministrazione
comunale l’urgente messa in funzione ed il ripristino delle anomalie
riscontrate in sede di accertamento, con l’urgente preliminare smaltimento dei
fanghi ivi depositati.
“La corretta gestione degli
impianti di depurazione in generale, compreso il corretto smaltimento dei
rifiuti ivi prodotti, devono essere gli obiettivi che ogni amministrazione
pubblica deve perseguire, al fine permettere la corretta salvaguardia dell’intero
ambiente marino-costiero. In tal senso gli uomini della Guardia Costiera,
proseguiranno nelle attività di monitoraggio avviate negli ultimi anni per
perseguire quel percorso di legalità che miri ad una prevenzione a 360°
dell’intero territorio, in ossequio alle direttive della locale Procura della
Repubblica”.



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