CATANIA: LA D.I.A. CATTURA UN LATITANTE.
A
seguito di articolata attività investigativa, gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania,
supportati da personale specializzato di Roma, nel pomeriggio di ieri 4.8.2014 , in un
comune limitrofo di Catania, hanno arrestato il ricercato PAPPALARDO Mario cl.72, sfuggito alla cattura nell’ambito
dell’operazione “Ippocampo”, condotta nei confronti del clan Mazzei, alias “carcagnusi”, cosca mafiosa operante
nella città di Catania, con diramazioni nel nord Italia ed Europa, attiva nel
traffico di stupefacenti, estorsioni e detenzione illegale di armi.
A
conclusione di un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla locale
Procura Distrettuale Antimafia – guidata dal Procuratore Dott. Giovanni Salvi,
collaborato dal sost. proc. D.ssa Iole Boscarino – sviluppata attraverso l’utilizzo di
apparecchiature tecniche, intercettazioni telefoniche e classiche attività
d’investigazione, personale del Centro Operativo DIA di Catania, supportato da
quello specializzato della DIA di Roma, nel pomeriggio di ieri 04.08.2014 , ha
fatto irruzione, in uno stabile sito nel
comune di Misterbianco (CT), ove all’interno di un appartamento, è stato
trovato il latitante PAPPALARDO Mario, pluripregiudicato, colpito da ordinanza di Custodia Cautelare in
Carcere, emessa dal GIP di Catania nello scorso mese di giugno nell’ambito
dell’operazione denominata “Ippocampo”,
poiché ritenuto responsabile di appartenere, con ruolo verticistico,
all’organizzazione mafiosa denominata Mazzei alias “carcagnusi”, omonima del capo mafia Mazzei Sebastiano, Nucciu u “caccagnusu”, in atto
ricercato (figlio di Santo MAZZEI,
detenuto al 41 bis OP, considerato uomo d’onore, vicino ai noti mafiosi
Bagarella e Brusca, entrambi legati al mandamento di Corleone).
Il
PAPPALARDO, alla vista del personale della DIA, avendo intuito che gli era
stata preclusa ogni via di fuga, non ha opposto alcuna resistenza.
All’interno
dell’abitazione sono state identificate altre tre persone, deferite alla
competente A.G. per il reato di favoreggiamento personale. Nel medesimo
contesto, il personale operante ha proceduto al sequestro di vario materiale,
nonché al sequestro amministrativo di armi lunghe e corte con il relativo
munizionamento, il tutto al vaglio delle competenti Autorità.
Nell’insieme,
l’operazione “Ippocampo” ha permesso
di acquisire una considerevole quantità di gravi indizi a carico di più
soggetti, indagati a vario titolo per associazione di tipo mafioso aggravata,
associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze
stupefacenti, estorsioni e trasferimento fraudolento di valori.
La famiglia MAZZEI esercita l’egemonia
mafiosa nella città di Catania ed in particolare nel noto quartiere di San
Cristoforo, dove a seguito dell’operazione Ippocampo sono stati sequestrati
beni mobili e immobili per un valore complessivo di € 1.500.000; quest’ultima,
negli anni ha assunto la leadership nel traffico di stupefacenti, in stretto
collegamento con le famiglie mafiose della Piana di Gioia Tauro (RC). Nel
panorama catanese la famiglia dei carcagnusi
è considerata tra le più pericolose per la spietatezza con la quale, i
sodali, esercitano l’egemonia criminale nel territorio di competenza; inoltre,
il fatto di essere federati con il clan agguerrito dei “corleonesi”, che hanno insanguinato con le loro azioni la città di
Palermo, evidenzia la pericolosità della cosca, irridente di qualunque
contrasto posto in essere dalle istituzioni.
Mario
PAPPALARDO, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa
Circondariale di Catania- Bicocca a disposizione della competente Autorità
Giudiziaria.-
Catania,
5 agosto 2014
Social Plugin