Dialoga da fb come fosse lo scrittore, che invece non è nel web
TRIESTE, 31 agosto 2014 - Lo scrittore Andrea Camilleri ha reso noto di aver presentato una denuncia alla Polizia Postale nei confronti del mitomane che, spacciandosi per lui, gestisce il profilo Andrea Camilleri di Facebook. «Non ho un profilo, non ho un sito e non sono in internet - dice lo scrittore (quello vero) - Qualcuno, non so chi, ha un profilo a mio nome e si spaccia per me, da almeno otto mesi».
L'unica realtà legittima nel web legata a Camilleri, ma che comunque non è autorizzato a intervenire nelle veci dello scrittore, è il sito Vigata.org: «Esiste da anni, è organizzato da terze persone, so chi sono e si tratta di persone serie». Ben diverso, invece, dalla pagina «Andrea Camilleri. Autore. Pagina sociale su Andrea Camilleri» di Facebook che ben facilmente ha raccolto 12.570 «mi piace». «È un fenomeno curioso, singolare - ironizza l'autore - Innanzitutto non sai come difenderti, poi capita di dire alle persone che quel profilo non è il mio ma non ti credono». La denuncia? «Dicono che bisogna ottenere la liberatoria dagli Stati Uniti per agire. Intanto, continuano ad arrivarmi segnalazioni».
TRIESTE, 31 agosto 2014 - Lo scrittore Andrea Camilleri ha reso noto di aver presentato una denuncia alla Polizia Postale nei confronti del mitomane che, spacciandosi per lui, gestisce il profilo Andrea Camilleri di Facebook. «Non ho un profilo, non ho un sito e non sono in internet - dice lo scrittore (quello vero) - Qualcuno, non so chi, ha un profilo a mio nome e si spaccia per me, da almeno otto mesi».
L'unica realtà legittima nel web legata a Camilleri, ma che comunque non è autorizzato a intervenire nelle veci dello scrittore, è il sito Vigata.org: «Esiste da anni, è organizzato da terze persone, so chi sono e si tratta di persone serie». Ben diverso, invece, dalla pagina «Andrea Camilleri. Autore. Pagina sociale su Andrea Camilleri» di Facebook che ben facilmente ha raccolto 12.570 «mi piace». «È un fenomeno curioso, singolare - ironizza l'autore - Innanzitutto non sai come difenderti, poi capita di dire alle persone che quel profilo non è il mio ma non ti credono». La denuncia? «Dicono che bisogna ottenere la liberatoria dagli Stati Uniti per agire. Intanto, continuano ad arrivarmi segnalazioni».

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