Editors Choice

3/recent/post-list

REGGIO CALABRIA. Libera: “Intitolare il Comando della Polizia municipale ai vigili Macheda e Marino uccisi da mano criminale

REGGIO CALABRIA. Il coordinamento reggino di Libera ha avviato nell'ultimo periodo un intenso percorso di memoria delle sue vittime innocenti di 'ndrangheta, in particolare, recuperando e approfondendo quelle storie che rischiano di cadere nel dimenticatoio. Negli ultimi mesi il gruppo memoria ha incontrato i familiari di due vigili urbani, Giuseppe Marino e Giuseppe Macheda, caduti nell'adempimento del proprio dovere  per mano criminale il 28/02/1985 e 16/04/1993. Da questo incontro si è manifestata la chiara volontà dei familiari di rendere onore ai due vigili urbani, che pagarono un prezzo altissimo nel tentativo di ristabilire legalità e tutela dell'ambiente nel proprio territorio. Il loro desiderio si è incrociato perfettamente con la volontà del coordinamento di restituire alla memoria collettiva della città le storie delle sue vittime innocenti, partendo proprio da coloro che sono stati un chiaro esempio di coerenza, onestà ed integrità. L'idea maturata e condivisa con i familiari è quella di chiedere alla Commissione straordinaria del Comune  l'intitolazione della sede del comando della Polizia municipale  a Marino e a Macheda. Si ritiene doveroso, infatti, fare memoria del loro sacrificio, perché sia sempre da sprone per le coscienze e per le future generazioni, per un costante impegno finalizzato all'affermazione dei valori della giustizia e della legalità. Per dare seguito alla proposta, sarà avviata una raccolta firme dove si chiede il coinvolgimento attivo della cittadinanza . Allo stesso tempo, si svolgeranno una serie di iniziative in ricordo dei due vigili urbani e di sensibilizzazione verso l'importanza della memoria come motore dell'impegno civile per una società libera dalle mafie.


GIUSEPPE MACHEDA
Siamo negli anni Ottanta e il vigile urbano Giuseppe Macheda fa parte della squadra di polizia municipale impegnata, sotto il coordinamento del pretore Angelo Giorgianni, nel contrasto all'abusivismo e alla speculazione edilizia. Un'attività delicata e scandita da numerose intimidazioni culminate nell'agguato del 28 febbraio 1985. Macheda, che ha 30 anni e sta per diventare padre, viene colpito alle spalle mentre sta rientrando dal lavoro nella casa dove l'attende la giovane moglie Domenica. Sono passati quasi trent'anni e la memoria ancora tarda a divenire patrimonio comune.

GIUSEPPE MARINO
E' il 16 aprile 1993 e il vigile urbano Giuseppe Marino è di pattuglia con il collega Orazio Palamara sul corso Garibaldi. Marino, che ha 43 anni ed è padre di due bambine, Maria e Lavinia, sta controllando che il recente e discusso divieto di transito sulla principale arteria venga rispettato. L'agguato scatta alle 20.00 nei pressi della centralissima villa Comunale: Marino viene colpito a morte da sei colpi di pistola calibro 9x21 mentre Palamara resta gravemente ferito. Per gli inquirenti si tratta di una vendetta per una multa elevata dal vigile, ma il gravissimo fatto di sangue è tuttora impunito.

--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT