Il ministro Angelino Alfano interviene all’università di Messina in occasione del 22simo anniversario della strage di via D’Amelio
«Oggi noi ricordiamo un eroe laico della nostra società, Paolo Borsellino. Questi sono gli eroi che noi vogliamo ricordare anche per il futuro». Lo ha detto oggi (19 luglio 2014) il ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso di un convegno organizzato dall’università di Messina in occasione del 22simo anniversario della strage di via D’Amelio.
«Noi abbiamo seguito, ha aggiunto Alfano, la strada di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e il fatto che in una sede scientifica come l'università di Messina si approfondisca il tema dei beni confiscati significa che qualcosa ha funzionato molto bene poiché la strategia d'insieme di sequestri di patrimoni criminali ha avuto un tale successo da porre un problema di gestione. Se non ci fosse questo problema tutta la strategia avrebbe avuto poco successo».
Alfano ha poi parlato del problema dei migranti africani, dopo la tragedia avvenuta la scorsa notte nel canale di Sicilia: «Il nostro obiettivo è usare le caserme per l'accoglienza transitoria, pensiamo che possa essere una strategia di supporto per fare in modo che gli immigrati trovino accoglienza e poi vadano via, noi non li dobbiamo tenerli qui se loro non ci vogliono stare».
«La quasi totalità dei migranti, ha concluso il ministro, non vuole stare in Italia e noi dobbiamo trovare il sistema per accoglierli ed evitare i morti. Stiamo facendo dei passi importanti per fare in modo che nel Mediterraneo ci stia tutta l'Europa e non solo l'Italia».
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