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Oppido Mamertina di nuovo nella bufera mediatica, prova a difendersi, ma si scaglia contro il bersaglio sbagliato (il giornalista)

Oppido Mamertina la processione della vergogna echi sulla stampa  e sulla pubblica opinione, ma anche dalle istituzioni. Le reazioni nella cittadina mamertina…scandalismo, sensazionalismo, palate di fango sulla Calabria…
LO SCANDALO DELLA PROCESSIONE FERMA DAVANTI ALLA CASA DEL PRESUNTO BOSS…”È TUTTO REGOLARE, NON È CAMBIATO NIENTE RISPETTO ALLA TRADIZIONE”
Domenico Salvatore





Man mano che monta il frastuono, baccano, schiamazzo, trambusto, putiferio, il fracasso e la baraonda, l’Italia si spacca in due fra colpevolisti e innocentisti; come da copione. Chi avrà ragione? Il sindaco Domenico Giannetta, che si scaglia, lancia in resta, contro i venditori di fumo ed i professionisti del fango od il giornalista Lucio Musolino inviato del “Fatto Quotidiano” ( e con lui tutta la stampa nazionale ... Agenzie di stampa, Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, la Rai, Canale 5 e via di sèguito) colpevoli di raccontare la verità? Papa Francesco ‘Bergoglio’, che ha scomunicato gli ‘ndranghetisti od il prete che caccia fuori i giornalisti? Il maresciallo dei Carabinieri Marino che oppone “il gran rifiuto” od il boss Peppe Mazzagatti ( o chi per lui), ergastolano agli arresti domiciliari, che chiede un po’ di pietà per la sua salute malferma? Il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, che si sente addolorata, il ministro degl’Interni Angelino Alfano che si sente schifato ed il procuratore capo della Repubblica uscente di Torino, Giancarlo Caselli, che lancia il suo j’accuse, contro quel cattolicesimo tutto santini e devozioni ipocrite, confraternite e processioni con inchini ai boss, la sacralità atea e blasfema che cerca di nascondere insieme alla lupara, ormai kalashnikov, anche la sua vera natura di sfruttamento, violenza e prepotenza od  i fedeli arringati dal parroco? I Carabinieri, che prendono cappello e vanno via o i portatori di vara, indotti, se non costretti a stoppare il simulacro, davanti alla residenza del presunto capobastone della ‘ndrangheta? La presidentessa pro tempore della Regione Calabria Antonella Stasi, che applaude al gesto del maresciallo Andrea Marino che rappresenta il controllo dello Stato sul territorio e la costante lotta alla criminalità organizzata o l’Amministrazione Comunale di Oppido Mamertina che si sente indignata e colpita nel profilo personale ed istituzionale…La Madonna ed il culto religioso sono per noi e per la popolazione motivo di orgoglio che trova il suo principio più alto nella fede e nell’amore per Dio, non per la ‘ndrangheta? Due sono comunque i momenti salienti dell’intricata faccenda: il monito del comandante della stazione dei Carabinieri a non fermarsi sotto la casa del boss; la richiesta di delucidazioni del sindaco alle autorità religiose a cui spetta di indicare il percorso-tracciato. Comunque ne è venuto fuori un guazzabuglio gigantesco. Se ne parla da Capo Passero al Monte Bianco. Una bella patata bollente per il Papa e la CEI. Il comandante nazionale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, generale di Corpo d’Armata con incarico speciale, ha attivato a cascata i vari Comandi, affinchè arrivino le congratulation al maresciallo Andrea Marino, il personaggio del giorno, salutato da più parti come un eroe addirittura. Ma nelle carceri del Molise, gli ‘ndranghetisti disertano la messa, offesi per la scomunica del Papa. Ma Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso, non starà di certo a guardare e nemmeno gliele manderà a dire. Intanto però da un’altra parte, si muoverà il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, diretto dal colonnello Lorenzo Falferi coordinato dalla Procura della Repubblica di Palmi, diretta dall’aggiunto procuratore Emanuele Crescenti.

In attesa di sapere, se il fascicolo ed il caso, debba o meno, rimbalzare sul tavolo del procuratore capo della DDA di Reggio Calabria, diretta da Federico Cafiero De Raho. Ma c’è un altro eroe del giorno che suo malgrado diventa protagonista, Lucio Musolino. Un giornalista atipico che tiene la schiena dritta e non si piega, nemmeno sotto il tourbillon delle minacce, intimidazioni, angherie, prepotenze, avvertimenti e sopraffazioni. Insomma un ‘duro del pentagono. Musolino, per farla breve, non vede altro se non il dovere d’informare i lettori del suo giornali e degli altri. Costi quel che costi. Ma non è un monatto. Semplicemente fa il suo dovere d’informare 

…E dagli all’untore….. “ Io sono l'untore e quando si fa buio spunto/ come un fungo, ungo dove giungo,/ rimango guardingo nel mio ramingo/ girovagare, chi vuol mandarmi a cagare/ deve gridare: "Dagli all'untore!" - il mio trip/ al momento è un unguento sanguinolento/ che stendo su pareti di cemento che/ intendo elevare a monumento alla/ stupidità, nell'intento mi cimento con/ facilità. Cinica figura nell'oscura notte,/ sporco le porte, porto la morte, chi se ne/ fotte, se mi beccano mi spaccano di botte,/ come minimo mi ritrovate cliccato su/ Rotten. Il mio cuore batte più delle battone,/ quando porto confusione nella/ popolazione, ne traggo giovamento/ massimo panico al prossimo ed il prossimo/ potrebbe essere chiunque. Cenere, ruggine,/ sangue di vergine lingua di serpe, saliva e/ fuliggine. Ooooh dagli all'untore./ (x2) Sterco di capra, occhio di pavone, piscia di/ capa nel mio calderone. Ooooh dagli/ all'untore. (x2) Il mattino ha l'oro in bocca/ per me e la cacca in bocca per la gente/ sciocca che s'annusa, s'accusa, s'arrocca, /timorosa d'esser presa pure in chiesa,/ stanata e lapidata vittima di illegittima/ difesa. Lesa da una percossa, passa il/ monatto e la addossa in un carretto diretto/ alla fossa, io no, io intercetterò come un/ pivot la mossa della ressa anche quando è a/ me che bussa. No, non apro, sennò mi/ scopro per il ruolo che ricopro di capro/ espiatorio, mi consegnerò se avrò finito il/ repertorio che invento nel mortorio del mio/ laboratorio. per farmi fuori, miei cari, ci/ vogliono sicari sicuri, loschi figuri, temerari/ miei pari, se sono così rari fatemi il favore,/ chiudetevi in casa che è ritornato l'untore!/ Cenere, ruggine, sangue di vergine lingua/ di serpe, saliva e fuliggine. Ooooh dagli/ all'untore Sterco di capra, occhio di/ pavone, piscia di capa nel mio calderone./ Ooooh dagli all'untore.) Io sono la peste/ che investe le teste di cazzo, il "sozzo/ bubbone d'un livido paonazzo" che mette/ imbarazzo. Se mi hai ascoltato, ti ho già/ infettato, poveretto, sei stato beccato ti/ hanno portato al Lazzaretto, io me ne torno/ a letto soddisfatto tengo fede al patto che/ ho stipulato col maledetto. ...Sono un/ reietto perfetto per questo m'aspetto un/ paletto nel petto. ...Mi dileguo, mi diletto./ Cenere, ruggine, sangue di vergine lingua/ di serpe, saliva e fuliggine. Ooooh dagli/ all'unto Sterco di/ capra, occhio di pavone, piscia di capa nel mio calderone./ Ooooh dagli all'untore./” . 

Musolino non è un mitomane. Le storie che racconta, in tempo reale, sono autentiche, vere. Come gli attentati e gli “avvertimenti” dal pulpito. La Dda di Reggio Calabria ha avviato un'indagine su quanto accaduto a Oppido Mamertina, dove la processione della Madonna delle Grazie si è fermata davanti all'abitazione del boss della 'ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all'ergastolo ed ai domiciliari per motivi di salute.Alla Dda è giunta la segnalazione inviata dai carabinieri di Oppido il cui comandante ha abbandonato la processione quando si è accorto di ciò che stava accadendo, avviando i primi accertamenti."Dispiace che i preti non abbiamo avuto il coraggio non di andare via ma di scappare dalla processione. Quando i carabinieri hanno lasciato, i preti dovevano scappare dalla processione. Avrebbero dato un segnale e di questi segnali abbiamo bisogno". Lo ha detto all'Ansa il presidente dei vescovi calabresi, mons. Salvatore Nunnari. "Siccome sotto la vara può capitare che ci sia il mafioso di turno che fa poi il capo, allora bisogna avere il coraggio di fermare le processioni. Se fossi vescovo di quella città per un po' di anni non ne farei e credo che sarebbe cosa gradita alla Madonna", ha aggiunto mons. Nunnari. Mezz’ora prima dell'inizio della conferenza stampa (ma guarda tu, ancora i pennivendoli, scribacchini, ficcanaso ed impiccioni… insomma, ‘sti giornalisti servono per comunicare ad orologeria o hanno margini di autonomia?)un uomo si è introdotto con un fustello di carburante in mano: "Qui ho della benzina e non me ne andrò da qui finchè il sindaco Giannetta non prometterà di occuparsi dei disabili e dei disagiati; il sindaco la deve smettere di sistemare chi dice lui e occuparsi dei veri problemi".

 Domenico Salvatore