Tutela di terzo livello per il giornalista del Quotidiano della Calabria, Michele Albanese. E’ stata questa la decisione scaturita dopo un incontro tenuto ieri in Prefettura a Reggio Calabria tra il procuratore Federico Cafiero de Raho ed i vertici delle forze dell'ordine, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sotto la presidenza del prefetto Claudio Sammartino. Più che fondati sarebbero i motivi secondo gli inquirenti - che mantengono comunque stretto il riserbo su caso - alla base della scelta di mettere sotto scorta il giornalista, dopo lo scoop esploso a sua firma sui fatti di Oppido divenuti poi cronaca nazionale.
Da quel che trapela, i magistrati hanno palesato la possibilità di un rischio imminente per il cronista. Da qui la decisione di porlo sotto scorta. Michele Albanese, che da sempre si è occupato di raccontare con obiettività e rigore il difficile territorio della Piana di Gioia Tauro e degli accadimenti di cronaca che vi succedono, è stato anche passato raggiunto da minacce, intimidazioni e segnali poco rassicuranti.
“La notizia della scorta resasi necessaria per il giornalista del Quotidiano, a scanso di equivoci, è una delle più brutte che ci potesse capitare di ricevere” ha commentato in un editoriale Rocco Valenti, direttore del giornale, mentre l’amico e collega Peppe Baldessarro su Repubblica, annunciando la notizia, parla di “Un giornalista di razza, con lunga esperienza, che ha sempre lavorato sul campo seguendo i grandi fatti dell'area tirrenica della provincia di Reggio” finito nel mirino della criminalità organizzata.
Grande la solidarietà espressa a Michele Albanese da quanti, colleghi, operatori dell’informazione ed esponenti della società civile, hanno avuto modo di apprendere stamani la notizia. Ma è bene rimarcarlo: nessuno pensi di mettere il bavaglio, o peggio, intimidire, l’informazione che è e rimane uno degli argini poderosi contro la deriva delle coscienze nonché uno dei baluardi certi posti a salvaguardia del bene comune della società civile.
Giuseppe Campisi
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