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Tempo libero. Comune: film, dibattiti e mercati bio nelle “Scuole Aperte” ai milanesi

Da settembre, un ufficio dedicato per coordinare  spazi e iniziative.

Milano, 15 giugno 2014 - Terminate le lezioni la scuola non chiude, anzi, diventa una grande infrastruttura sociale a servizio dei milanesi di tutte le età e per tutti: nonni, giovani, associazioni o imprese creative. Con il progetto "Scuole Aperte", promosso dal Comune, gli spazi scolastici, nelle ore del giorno e negli altri giorni dell'anno non destinati alle lezioni,  si aprono alla città: i cortili si trasformano in giardini pubblici o mercati a km zero, le biblioteche in centri di aggregazione, le aule in civic-center, le palestre in campus. E a settembre nascerà un vero e proprio ufficio che coordinerà, in sinergia con i Consigli di Zona, la gestione degli edifici scolastici e delle varie iniziative.

"Gli spazi scolastici da oggi si aprono alla città e possono rappresentare una ricchezza sociale enorme per tutti – dichiara Chiara Bisconti, assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e Tempo libero -. Cercheremo di diffondere in tutta la città questa iniziativa, in coordinamento con i presidi e valutando le proposte che ci arrivano dal territorio".

"La nostra sfida è creare una rete che metta le scuole e il territorio in comunicazione. Sono già tante le scuole aperte alle iniziative della città e queste esperienze vanno valorizzate e condivise in modo che diventino patrimonio di tutti e uno stimolo di crescita sociale e culturale" ha detto Francesco Cappelli, assessore all'Educazione e Istruzione.

Domani, lunedì 16 giugno, alle 14,30, gli assessori Bisconti e Cappelli parteciperanno all'evento "Verso il Forum Nazionale delle Scuole Aperte", organizzato dal mensile Vita, in collaborazione con il Comune di Milano, Anci e il Miur, presso l'Auditorium dell'Istituto G. Cardano, in via Natta 11 a Milano. Saranno presenti anche Roberto Reggi, sottosegretario all'Istruzione, l'urbanista Stefano Boeri, Francesco de Sanctis, direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Sabrina Gastaldi di ANCI.

Durante l'evento saranno presentate alcune esperienze di Scuole Aperte, e le azioni già messe in atto da parte di associazioni non profit e associazioni di genitori e studenti. Nelle grandi città come nei piccoli paesi, al Nord come al Sud, tanti dirigenti e tanti genitori l'hanno già fatto. C'è l'Istituto Cadorna di Milano, che era una scuola ghetto da cui gli italiani fuggivano e che ora è diventata un polo di eccellenza. C'è la Di Donato di Roma, che fa scuola in Europa per il suo essere divenuta centro di coesione sociale per tutto il quartiere Esquilino. C'è il Fermi di Mantova, che con le sue sole forze ha saputo trasformarsi in una scuola 3.0 all'avanguardia, che lavora gomito a gomito con il MIT di Boston. E c'è il Comune di Milano, il primo in Italia ad aprire un ufficio Scuole Aperte, per diffondere queste esperienze e mettere in comune strumenti operativi concreti (un primo protocollo con CONI e CIP Lombardia, ANCI e Ufficio Scolastico Regionale per l'utilizzo delle palestre scolastiche è in via di definizione).  

Raccontare queste esperienze è il primo passo per far sapere che "si può fare" e per contagiare tante altre scuole. Creare una rete di scuole aperte servirà ad arricchirsi reciprocamente e a confrontarsi sulle soluzioni possibili per affrontare obiezioni, dubbi, problemi.  Per partecipare al progetto "Scuole Aperte" si può scrivere a: scuoleaperte@vita.it   hasthtag #scuoleaperte. Per segnalare esperienze di Scuole Aperte nel Comune di Milano è stata creata l'email: sbqv.scuoleaperte@comune.milano.it


Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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