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PAPA: SCOMUNICA MAFIOSI; VESCOVO LAMEZIA, BASTA ZONA GRIGIA

LAMEZIA TERME (CATANZARO), 30 giugno 2014 - «Condividiamo anche noi con il Santo Padre il forte grido di scomunica contro il malaffare, parola inequivocabile e di grande conforto per tutte le vittime della mafia, per cui siamo invitati a distinguere il bianco dal nero e ad evitare la zona grigia del compromesso e della sottomissione». 


Così il Vescovo di Lamezia Terme, Mons. Luigi Cantafora, ad una settimana dalla scomunica di Papa Francesco ai mafiosi, nel messaggio a conclusione della Festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni della Diocesi e della città della Piana. «Il Papa - ha aggiunto - ha definito mafiosi, non solo chi adora il male, ma anche come coloro che disprezzano il bene comune e che fanno da padroni, mutando i diritti dei cittadini e dei poveri in puri favori: domandiamoci - ha aggiunto Cantafora - siamo disposti a mettere da parte le lotte di parte, gli intrighi di potere per guardare al vero bene comune dell'intera città e di tutto il territorio?». 

Il Presule ha invitato sacerdoti e laici a prendere consapevolezza della loro missione nella vita della Chiesa e della società, a riscoprire quella «dignità grande» consegnata nel Battesimo «che vieta ogni forma di appiattimento e adeguamento con la mentalità mondana». 

«I laici - ha proseguito - siano capaci di dire la buona notizia del Vangelo, non nei convegni, ma nella strada, nel posto di lavoro e ogni luogo, laici come cittadini della civitas, chiamati a distinguersi per uno stile nuovo di vita, vissuto secondo la Buona Notizia del Vangelo. Gesù ci ha insegnato a prenderci cura del fratello e ad avvicinarci a lui nella gratuità e nell'amore. Ma questo amore deve avere anche una manifestazione chiara, concreta e sociale, perchè altrimenti mancherebbe alla città qualcosa di decisivo nei rapporti sociali e sarebbe certamente evasa una grave responsabilità cristiana».

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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