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MATURITÀ:CERI ALLA MADONNA E MESSA, LA FEDE DEI DIPLOMANDI

Skuola.net, 1 studente su 3 si riscopre credente

ROMA, 17 giugno 2014 - Quando lo studio e il ripasso non bastano più per sentirsi sereni e sicuri, non resta che fare appello alla fede. Alla vigilia dell'esame di Maturità, secondo un sondaggio di Skuola.net su quasi 2600 maturandi, i credenti sono aumentati di un terzo passando dal 20 al 27% e tra questi c'è una quota dell'1,3% che dice di aver scoperto una nuova religione, al di fuori di quella cattolica e un'altra fetta di candidati che ammette di affidarsi alle credenze popolari, soprattutto scaramantiche. Ma è soprattutto la fede religiosa a tenere banco. 

Uno studente su tre dice di aver riscoperto ora il culto religioso pur essendo sempre stato credente ma non praticante. Mentre il 32% ammette chiaramente di essersi riavvicinato alla fede proprio grazie all'Esame. Ma come si manifesta tutta questa fede? Uno su 5 ha sempre un santino o un oggetto di culto con sè, come una croce o un rosario, mentre un altro 20% assicura di pregare più spesso rispetto al passato. Ma non è tutto. Tra i fedeli della maturità, un ragazzo su 5 pregherà per un caro che, dal cielo, lo ha sempre protetto per quel che riguarda i problemi scolastici. Uno su 10 è già stato in pellegrinaggio per assicurarsi una protezione divina mentre il 6% ha acceso un cero alla Madonna o al suo Santo protettore e un altro 6% sta facendo del bene al prossimo. Slanci inaspettati di carità cristiana, dettati soprattutto dalla paura dell'esame: dureranno nel tempo o svaniranno con la pubblicazione dei voti finali? Tra tutti, c'è anche uno schietto 7% che spiega di tentare la strada della fede anche se poco convinto: «non ci credo ma non si sa mai». 

Tra i santi a cui votarsi il più quotato, in queste ultimissime ore prima dello scritto di italiano, è sicuramente San Giuseppe da Copertino: il protettore degli studenti, invocato da un maturando su 5. Segue con il 13% delle preferenze Santa Rita, la protettrice delle cause impossibili: data la qualifica, si tratta probabilmente della schiera dei candidati più a rischio, quelli con i voti più bassi. Un maturando su 10 fa appello invece a Sant'Egidio, contro gli attacchi di panico, mentre il 6% temendo il blocco davanti alla commissione chiede l'aiuto di San Zaccaria, contro il mutismo.