Inchiesta della Polizia fra il Materano e il Tarantino
MATERA, 30 giugno 2014 - La Polizia ha eseguito all'alba a Matera, Taranto, Laterza (Taranto) e Montescaglioso (Matera) nove ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di persone accusate di concorso continuato in estorsione aggravata dall'uso di armi ed esplosivi e del tentato omicidio del titolare di una struttura ricettiva. Gli episodi contestati agli indagati fanno parte di un'inchiesta cominciata nell'estate dello scorso anno. I provvedimenti - eseguiti dagli agenti della Squadra mobile - sono stati disposti dal gip di Matera, Angela Rosa Nettis, su richiesta del pm Salvatore Colella.
MATERA: ESTORSIONE E TENTATO OMICIDIO, 8 ARRESTI - La polizia di Stato di Matera ha eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di tentato omicidio, tentata estorsione, nonché detenzione e porto illegale di materiale esplosivo e armi. Le indagini, spiega una nota della polizia, avviate nel luglio del 2013 e supportate da attività tecniche, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico di un gruppo criminale, composto da soggetti originari del tarantino, che ha tentato di acquisire la proprietà di una importante sala ricevimenti ubicata in quella zona. Nel corso dell'inchiesta, in particolare, è emerso che gli indagati, per perseguire il loro fine, hanno realizzato una serie di attentati dinamitardi in danno della struttura, giungendo, infine, a minacciare l'integrità fisica di uno dei proprietari.
Nove arresti della Questura tra il materano e il tarantino: estorsioni e tentato omicidio
MATERA - Volevano il controllo di una sala ricevimenti di Laterza (Taranto) – e per riuscirci avevano progettato anche l’omicidio di un imprenditore del settore – le otto persone arrestate stamani, all’alba, dalla Polizia in provincia di Taranto, al termine di indagini cominciate a Matera un anno fa, dopo alcuni attentati ai danni di un’altra sala ricevimenti. All’operazione ”tritolo” è sfuggito per ora il presunto killer designato dell’imprenditore, che è indagato per il tentativo di omicidio di un carabiniere, avvenuto in provincia di Foggia circa un anno fa. Tutto è cominciato con gli attentati alla sala ricevimenti di Matera: la banda – composta da persone residenti in provincia di Taranto, anche se due risultano cittadini di Montescaglioso (Matera) – voleva ”convincere” il titolare a rinunciare alla gara per l’assegnazione della sala ricevimenti di Laterza, che stava per essere sganciata dall’amministrazione controllata in cui si trovava. La denuncia dell’imprenditore ha fatto scattare le indagini della Polizia, aspetti delle quali sono stati illustrati ai giornalisti stamani, a Matera, dal questore, Stanislao Schimera, e dal Procuratore della Repubblica, Celestina Gravina.
Operazione Tritolo, blitz anticrimine all’alba della Questura di Matera: 8 arresti per tentato omicidio e estorsione nei confronti di un imprenditore materano
Questi i nomi degli arrestati: Apollinare Egidio classe 67, Carbotti Filippo classe 64, Carenza Marco classe 85, Clemente Stefano classe 91, Clemente Vincenzo classe 64, Ditaranto Matteo classe 56, Morrone Cosimo Damiano classe 55, Mottolese Michele classe 80. A questi va aggiunto il latitante Giannini Antonio classe 76. Gli investigatori hanno scoperto e bloccato anche il piano per uccidere uno dei due imprenditori di Taranto interessati alla sala di Laterza: la moto che il killer avrebbe utilizzato è stata custodita in un furgone. La Polizia ha sequestrato anche due pistole (una calibro 9 e una 7,6), forse le armi per eseguire l’agguato mortale. Gli otto arrestati – e il latitante – sono accusati a vario titolo di tentato omicidio, tenta estorsione, detenzione e porto illegale di esplosivo e armi.
Arrestate dalla Polizia otto persone per tentata estorsione e tentato omicidio. Originarie del tarantino avevano preso di mira un imprenditore materano.
Operazione Tritolo, blitz anticrimine all’alba della Questura di Matera: 8 arresti per tentato omicidio e estorsione nei confronti di un imprenditore materano
All’alba di lunedì 30 30 giugno la Polizia di Stato di Matera hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di tentato omicidio, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di materiale esplosivo e armi.
Tra i destinatari dell’ordinanza anche una nona persona che è al momento latitante. Questi i nomi degli arrestati: Apollinare Egidio classe 67, Carbotti Filippo classe 64, Carenza Marco classe 85, Clemente Stefano classe 91, Clemente Vincenzo classe 64, Ditaranto Matteo classe 56, Morrone Cosimo Damiano classe 55, Mottolese Michele classe 80. A questi va aggiunto il latitante Giannini Antonio classe 76,
Per illustrare i risultati dell’operazione, denominata “Tritolo”, si è tenuta stamane una conferenza stampa nella Questura di Matera, a cui ha partecipato, oltre al Questore Stanislao Schimera e al Capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino, anche il Procuratore Capo della Repubblica di Matera Celestina Gravina.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, hanno permesso di individuare e fermare l’attività estorsiva che un gruppo di pregiudicati tutti del tarantino, tranne uno residente in provincia di Matera, aveva posto in essere nei confronti di un imprenditore di una struttura ricettiva materana.
Per convincere l’imprenditore a rinunciare alla sua attività così da convincerlo a cedere loro la struttura a prezzo irrisorio, i malavitosi hanno attuato una strategia intimidatoria con una escalation degli episodi esplosivi.
Si contano 5 episodi, via via sempre più gravi, giunti fino a tirare delle bombe carta addosso ai guardiani della struttura. L’ultimo episodio è di una bomba di 1,6 chilogrammi di tritolo fortunatamente non esplosa grazie a uno dei guardiani che ha disattivato appena in tempo la miccia già accesa.
“Il gruppo malavitoso è stato fermato per tempo grazie alla grande intelligenza investigativa unita alla massima disponibilità a collaborare con gli investigatori in maniera trasparente da parte delle vittime”, ha affermato il Procuratore Capo Celestina Gravina.
Ciò ha consentito gli investigatori di mettersi sulla pista giusta e di seguire le azioni criminali della banda attraverso intercettazioni ambientali.
Il Capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino ha aggiunto che questa volta le indagini sono state differenti dal solito perché è stato necessario mettere in campo anche un’azione preventiva, con un intenso controllo del territorio, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone prese di mira dai malviventi. E’ stata assicurata un’auto della Polizia che ha vigilato 24 ore su 24.
La svolta delle indagini si è avuta quando gli investigatori hanno appreso di un piano omicida che la banda stava ordendo nei confronti di un altro imprenditore, questa volta della Puglia.
Per cui sono state disposte dall’A.G. delle perquisizioni che hanno portato al rinvenimento nel territorio di Laterza di una moto, un casco, due pistole e munizionamento che sarebbero servite al killer per portare a termine il disegno criminoso.
Le ordinanze della custodia cautelare in carcere adottate dal Gip Angelo Rosa Nettis sono intervenute anche ad impedire che i progetti criminali venissero portate a termine.
Il Questore Stanislao Schimera si è detto orgoglioso per i risultati ottenuti con l’operazione sopra descritta, che ha richiesto un grande impegno da parte di tutta la struttura della Polizia di Stato materana.
Le indagini proseguono.
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MATERA: ESTORSIONE E TENTATO OMICIDIO, 8 ARRESTI - La polizia di Stato di Matera ha eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di tentato omicidio, tentata estorsione, nonché detenzione e porto illegale di materiale esplosivo e armi. Le indagini, spiega una nota della polizia, avviate nel luglio del 2013 e supportate da attività tecniche, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico di un gruppo criminale, composto da soggetti originari del tarantino, che ha tentato di acquisire la proprietà di una importante sala ricevimenti ubicata in quella zona. Nel corso dell'inchiesta, in particolare, è emerso che gli indagati, per perseguire il loro fine, hanno realizzato una serie di attentati dinamitardi in danno della struttura, giungendo, infine, a minacciare l'integrità fisica di uno dei proprietari.
Nove arresti della Questura tra il materano e il tarantino: estorsioni e tentato omicidio
MATERA - Volevano il controllo di una sala ricevimenti di Laterza (Taranto) – e per riuscirci avevano progettato anche l’omicidio di un imprenditore del settore – le otto persone arrestate stamani, all’alba, dalla Polizia in provincia di Taranto, al termine di indagini cominciate a Matera un anno fa, dopo alcuni attentati ai danni di un’altra sala ricevimenti. All’operazione ”tritolo” è sfuggito per ora il presunto killer designato dell’imprenditore, che è indagato per il tentativo di omicidio di un carabiniere, avvenuto in provincia di Foggia circa un anno fa. Tutto è cominciato con gli attentati alla sala ricevimenti di Matera: la banda – composta da persone residenti in provincia di Taranto, anche se due risultano cittadini di Montescaglioso (Matera) – voleva ”convincere” il titolare a rinunciare alla gara per l’assegnazione della sala ricevimenti di Laterza, che stava per essere sganciata dall’amministrazione controllata in cui si trovava. La denuncia dell’imprenditore ha fatto scattare le indagini della Polizia, aspetti delle quali sono stati illustrati ai giornalisti stamani, a Matera, dal questore, Stanislao Schimera, e dal Procuratore della Repubblica, Celestina Gravina.
Operazione Tritolo, blitz anticrimine all’alba della Questura di Matera: 8 arresti per tentato omicidio e estorsione nei confronti di un imprenditore materano
Questi i nomi degli arrestati: Apollinare Egidio classe 67, Carbotti Filippo classe 64, Carenza Marco classe 85, Clemente Stefano classe 91, Clemente Vincenzo classe 64, Ditaranto Matteo classe 56, Morrone Cosimo Damiano classe 55, Mottolese Michele classe 80. A questi va aggiunto il latitante Giannini Antonio classe 76. Gli investigatori hanno scoperto e bloccato anche il piano per uccidere uno dei due imprenditori di Taranto interessati alla sala di Laterza: la moto che il killer avrebbe utilizzato è stata custodita in un furgone. La Polizia ha sequestrato anche due pistole (una calibro 9 e una 7,6), forse le armi per eseguire l’agguato mortale. Gli otto arrestati – e il latitante – sono accusati a vario titolo di tentato omicidio, tenta estorsione, detenzione e porto illegale di esplosivo e armi.
Arrestate dalla Polizia otto persone per tentata estorsione e tentato omicidio. Originarie del tarantino avevano preso di mira un imprenditore materano.
Operazione Tritolo, blitz anticrimine all’alba della Questura di Matera: 8 arresti per tentato omicidio e estorsione nei confronti di un imprenditore materano
All’alba di lunedì 30 30 giugno la Polizia di Stato di Matera hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di tentato omicidio, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di materiale esplosivo e armi.
Tra i destinatari dell’ordinanza anche una nona persona che è al momento latitante. Questi i nomi degli arrestati: Apollinare Egidio classe 67, Carbotti Filippo classe 64, Carenza Marco classe 85, Clemente Stefano classe 91, Clemente Vincenzo classe 64, Ditaranto Matteo classe 56, Morrone Cosimo Damiano classe 55, Mottolese Michele classe 80. A questi va aggiunto il latitante Giannini Antonio classe 76,
Per illustrare i risultati dell’operazione, denominata “Tritolo”, si è tenuta stamane una conferenza stampa nella Questura di Matera, a cui ha partecipato, oltre al Questore Stanislao Schimera e al Capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino, anche il Procuratore Capo della Repubblica di Matera Celestina Gravina.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, hanno permesso di individuare e fermare l’attività estorsiva che un gruppo di pregiudicati tutti del tarantino, tranne uno residente in provincia di Matera, aveva posto in essere nei confronti di un imprenditore di una struttura ricettiva materana.
Per convincere l’imprenditore a rinunciare alla sua attività così da convincerlo a cedere loro la struttura a prezzo irrisorio, i malavitosi hanno attuato una strategia intimidatoria con una escalation degli episodi esplosivi.
Si contano 5 episodi, via via sempre più gravi, giunti fino a tirare delle bombe carta addosso ai guardiani della struttura. L’ultimo episodio è di una bomba di 1,6 chilogrammi di tritolo fortunatamente non esplosa grazie a uno dei guardiani che ha disattivato appena in tempo la miccia già accesa.
“Il gruppo malavitoso è stato fermato per tempo grazie alla grande intelligenza investigativa unita alla massima disponibilità a collaborare con gli investigatori in maniera trasparente da parte delle vittime”, ha affermato il Procuratore Capo Celestina Gravina.
Ciò ha consentito gli investigatori di mettersi sulla pista giusta e di seguire le azioni criminali della banda attraverso intercettazioni ambientali.
Il Capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino ha aggiunto che questa volta le indagini sono state differenti dal solito perché è stato necessario mettere in campo anche un’azione preventiva, con un intenso controllo del territorio, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone prese di mira dai malviventi. E’ stata assicurata un’auto della Polizia che ha vigilato 24 ore su 24.
La svolta delle indagini si è avuta quando gli investigatori hanno appreso di un piano omicida che la banda stava ordendo nei confronti di un altro imprenditore, questa volta della Puglia.
Per cui sono state disposte dall’A.G. delle perquisizioni che hanno portato al rinvenimento nel territorio di Laterza di una moto, un casco, due pistole e munizionamento che sarebbero servite al killer per portare a termine il disegno criminoso.
Le ordinanze della custodia cautelare in carcere adottate dal Gip Angelo Rosa Nettis sono intervenute anche ad impedire che i progetti criminali venissero portate a termine.
Il Questore Stanislao Schimera si è detto orgoglioso per i risultati ottenuti con l’operazione sopra descritta, che ha richiesto un grande impegno da parte di tutta la struttura della Polizia di Stato materana.
Le indagini proseguono.
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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