MAFIA: AGGRESSIONE AI PATRIMONI MAFIOSI.
Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta
sta procedendo all’esecuzione di un decreto di sequestro emesso, ai sensi della
normativa antimafia, dal Tribunale di Caltanissetta - Sez. Misure di
Prevenzione - a seguito della proposta per l’irrogazione della misura di
prevenzione personale e patrimoniale a firma del Direttore della D.I.A. - Dr. Arturo
De Felice, nei confronti di CAMMARATA Francesco Antonio, 54enne di Gela, risultato
vicino alla famiglia di “cosa nostra”
gelese riconducibile al noto boss Giuseppe Piddu
MADONIA.
In
particolare, il CAMMARATA, titolare
a Gela di una cava di estrazione di materiali inerti e di un’impresa per il
trasporto e la posa degli stessi, secondo le risultanze investigative, è risultato
essere stato a disposizione e in rapporto
d’affari con l’organizzazione mafiosa di Gela, trasferendo a favore di
quest’ultima ingenti disponibilità
finanziarie attraverso l’illecito sistema delle sovrafatturazioni di forniture e/o trasporti. In cambio, veniva
garantito al CAMMARATA di acquisire - attraverso la forza di intimidazione del
sodalizio mafioso - posizione dominante
e di esclusivo controllo nel settore nevralgico delle forniture e del trasporto
dei materiali inerti diffusamente impiegati per la realizzazione di opere pubbliche e
private anche al di fuori della provincia nissena.
Oggetto del provvedimento sono imprese,
quote societarie, beni mobili, immobili e rapporti bancari, per un valore di
circa 3 milioni di Euro. Spicca, tra
tutti, la cava sita in contrada Bulala di Gela (CL).
In particolare le attività
economiche ed i beni oggetto del sequestro odierno sono costituiti da:
-
complesso aziendale di nr. 1 società, con annessa cava di estrazione, con sede
a Gela (CL),
-
quote di maggioranza in nr. 2 società con sedi a
Gela (CL) operanti nella lavorazione e
trasporto di materiali inerti,
-
quote di maggioranza di nr.
1 società con sede in Gela, titolare di un
istituto di bellezza:
-
nr. 2 fabbricati siti nel Comune di Gela;
-
quota
parte della multiproprietà di nr. 4
fabbricati facenti parte di un complesso turistico siti nell’isola di Lipari (ME);
-
nr. 45
terreni siti nel territorio del Comune di Gela,
-
nr. 6 rapporti bancari.
Caltanissetta, 24 gennaio 2014
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