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SGC e svincolo A3 di Rosarno, Ciucci replica a Longo ed al prefetto Piscitelli

Reggio Calabria – Il presidente Pietro Ciucci risponde alla missiva trasmessa dal consigliere provinciale di minoranza, Giuseppe Longo e per conoscenza al prefetto Vittorio Piscitelli, recapitandone una sua, non mancando però di volare abbastanza alto sulle questioni rappresentate. Nella corrispondenza del 23 settembre, infatti, Longo sollevava una serie di questioni che spaziavano dalla messa in sicurezza della SGC Jonio Tirreno – specie del lato tirrenico - allo stato dello svincolo di Rosarno della A3, ritenuto inadeguato, pericoloso e con una illuminazione notturna deficitaria. A queste sollecitazioni Ciucci ha replicato sciorinando dati e cifre relative al nuovo manufatto dello svincolo, che egli considera eseguito a norma e migliorato nella sua funzione di supporto al traffico, per di più aggiungendo che la segnaletica – altra criticità sollevata dal consigliere di Prc – è stata definita e «realizzata in conformità al Codice della Strada» di fatto ravvisando alcuna preoccupazione. Passando in rassegna la Statale 682 (la SGC) il presidente dell'Anas spiega che la società - costantemente impegnata in un'azione di monitoraggio e manutenzione ordinaria e straordinaria lungo i 38 km del tracciato –  «ha provveduto ad inserire nella propria programmazione futura gli interventi di risanamento strutturale e di adeguamento impiantistico della galleria, che potranno essere eseguiti successivamente, nelle more delle risorse finanziarie rese disponibili». Inoltre, Ciucci rimane molto vago circa la possibilità di collocare tutor per la regolamentazione della velocità di marcia sulla Jonio-Tirreno adducendo che «il sistema Vergilius è ancora in fase sperimentale» e di cui sarà eventualmente possibile servirsi solo in un secondo tempo. 

Accolti invece i rilievi di Longo sul sistema di illuminazione dello svincolo. Su questo punto infatti il presidente dell'Anas comunica che da questo mese di novembre prenderanno il via «i relativi lavori di realizzazione, che riguarderanno l'installazione di pali con corpo illuminante a led su ogni rampa di ingresso e di uscita, nonché lungo l'asta di raccordo e all'innesto della statale». Positivo – anche se istituzionalmente doveroso benché non altrettanto scontato – il riscontro alla missiva di Longo da parte di Ciucci. Non altrettanto può dirsi delle risposte in essa contenute che hanno il sapore del rimando e appaiono al limite della sufficienza e rivelano una incerta quanto non approfondita cognizione di causa dello stato in cui versano queste come molte altre strade statali calabresi. Realtà ben note solo a chi, come i residenti, debbono affrontare quotidianamente i rischi palesi e nascosti che queste arterie, per lo più, obsolete e vetuste riservano agli impavidi automobilisti che hanno l'onere di percorrerle. Lo stesso Longo infatti non ha escluso di valutare al meglio la comunicazione di Ciucci non mancando di manifestare «tuttavia, importanti perplessità sulla sicurezza…e sulla adeguatezza della segnaletica»  riservandosi  «di scrivere ancora per chiedere interventi più precisi».

Giuseppe Campisi   



Egregio
Presidente Anas
Dott. Pietro Ciucci
Via Monzambano 10
Roma – 00185

e p.c.
Egregio
Prefetto di Reggio Calabria
Dott. Vittorio Piscitelli
Piazza Italia
Reggio Calabria – 89100


Oggetto: richiesta intervento urgente di messa in sicurezza SGC Ionio-Tirreno e svincolo di Rosarno (RC)

Egregio Presidente,
da anni si chiede all’Anas la messa in sicurezza della Jonio-Tirreno, una strada che presenta antiche e numerose criticità e dove ogni anno si verificano decide di incidenti anche mortali. Inaccettabile è per esempio lo stato dei guardrail, vecchi e insicuri per lunghe tratte, nonché incomprensibile il fatto che siano stati sostituiti sul lato ionico ma non nella tratta Rosarno-Limina. Così come è inammissibile che sul pericoloso tracciato a tre corsie non siano stati ancora installati dei separatori di carreggiata per scongiurare gli enormi rischi per gli automobilisti, come da normativa europea. È altresì inconcepibile abbandonare l’opportunità di dotare la SGC di tutor per la velocità, di una adeguata illuminazione, di una migliore segnaletica sia verticale che orizzontale. Urgente è infine la manutenzione della galleria, oggetto di notevolissime infiltrazioni d’acqua e sprovvista di aeratori efficienti.
Alle condizioni di pericolosità della Ionio-Tirreno va tristemente aggiunta l’inadeguatezza e la pericolosità del nuovo svincolo di Rosarno, che dopo sei mesi di lavori e disagi per i cittadini si presenta con gravi carenze di illuminazione, di segnaletica e di sicurezza. È da ritenere urgente un piano di integrazione atto a fornire il raccordo quantomeno di corsie d’accelerazione della lunghezza adeguata, e di lampioni in grado di illuminare uno svincolo lasciato totalmente al buio. Inoltre, a differenza del vecchio svincolo, le indicazioni per gli automobilisti che arrivano a Rosarno dalla Salerno Reggio Calabria sono pressoché insufficienti, soprattutto riguardo ai comuni serviti dalla Jonio-Tirreno.
Questi e altri interventi vengono reclamati a gran voce da molto tempo e tuttavia puntualmente ignorati. Così come è stato disatteso l’impegno preso con la Prefettura che, dopo la mia missiva del 21 agosto u.s., aveva fatto formale richiesta all’Anas di un piano di interventi urgenti per la messa in sicurezza della SGC, senza tuttavia ottenere alcuna risposta.
L’ANAS non può continuare a fare orecchie da mercante, perseverando nell’irresponsabile sottovalutazione dei rischi fin qui elencati. Il territorio verso il quale l’Anas mostra un così scarso interesse merita una maggiore attenzione, in virtù dell’importanza che la SGC e lo stesso vincolo di Rosarno ricoprono nel servire il porto di Gioia Tauro ed entrambe le coste calabresi. Non si può dunque rimandare oltre tempo il varo di un piano integrativo di lavori per la messa in sicurezza di queste due infrastrutture, in modo da garantire la totale salvaguardia dell’incolumità degli utenti e scongiurare una volta per tutte il rischio di gravi incidenti.
Il territorio, infatti, non rimarrà inerte ad attendere la prossima sciagura, perchè quanto successo di recente in Irpinia dovrebbe pur scuotere le coscienze di chi ha il dovere di evitare che tragedie simili possano registrarsi, le quali ovviamente non possono escludere anche responsabilità di natura penale.
Per tali ragioni, pretendiamo che vengano date dalla S.V. ampie rassicurazioni sugli interventi da realizzare al più presto, altrimenti saremo costretti a mobilitare il territorio per una grande manifestazione di protesta all’insegna del rispetto di chi ha il diritto di viaggiare in sicurezza.

Reggio Calabria, 23/09/2013                                                                                     Avv. Giuseppe Longo
                                                                                                                              Consigliere provinciale Reggio Calabria



LA RISPOSTA DI CIUCCI




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