Viaggiare in
bicicletta con il proprio bambino è bello ed educativo. È un’esperienza bella
perché il movimento della bici, gli spostamenti in città o nel verde di un
parco, catturano la sua attenzione, lo distraggono ed in molti casi lo fanno
anche divertire strappandogli anche un sorriso che è poi la ricompensa più
bella per una genitore. Ma andare in bici con il proprio figlio è anche una
esperienza educativa per lui/lei, perché impara fin da piccolo a conoscere i
pericoli della strada e considerare, sin da piccoli, l’utilità e la praticità
di mezzi di trasporto alternativi ed ecologici come la bicicletta. Però… c’è un
“però” grande come una casa, che è l’attenzione da porre al fattore
“sicurezza”.
Ricordiamoci che i
bambini sono bambini e tocca a noi adulti proteggerli. Come? In primis bisogna
considerare l’età del bambino; per portarli
in bici seduti sopra un seggiolino
è necessario che il piccolo sia già in grado di mantenere da solo la posizione
eretta da seduto, altrimenti rischierebbe di farsi molto male.
Il secondo punto da
considerare è il seggiolino, che deve assolutamente essere omologato. Per
accertarcene ci basterà controllare se vi è impressa sopra la sigla UNI EN
14344:2005, che ci conferma l’adesione agli standard europei di sicurezza per
questi supporti.
Ricordiamoci,
infine, che esistono specifici limiti a seconda che si utilizzi un seggiolino
anteriore, ovvero posto sul manubrio (preferibile con bambini molto piccoli) o
uno posteriore (più adatto a bambini più grandi).
Nel primo caso il
range di peso consentito è quello che va da 9 fino ad un massimo di 15 kg,
mentre nel secondo caso il peso massimo può arrivare fino a 22 kg. E quando il bambino
diventa più grande? Nessun problema; sarà
lui stesso ad indicarvi di voler pedalare, con le proprie gambe e su una bicicletta
tutta sua.
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