BELGIO: AEREO DA TURISMO CADUTO,ERA GIÀ PRECIPITATO NEL 2000 Ricostruito nel 2002, fu utilizzato per diversi voli fino a ieri - ROMA, 20 OTT - L'aereo precipitato ieri in Belgio, nella campagna intorno a Namur, città a sud di Bruxelles, era già caduto una volta, nel 2000. In quell'occasione rimasero ferite 11 persone, il pilota e 10 paracadutisti. Lo stesso numero di persone che si trovavano ieri a bordo dell'aereo e che sono morte nello schianto. Una drammatica coincidenza. Secondo l'edizione on line del quotidiano belga LaLibre, il piccolo aereo da turismo, un Pilatus PC-6 Turbo Porter di costruzione svizzera, il 12 marzo 2000 si schiantò su un piccolo campo di aviazione a Moorsele, non lontano dalla città francese di Lille. Il velivolo fu poi riparato e venduto nel 2002 alla Namur Air Promotion SA, che lo utilizzò senza problemi fino all'incidente di ieri. Intanto, riferisce l'emittente radio-televisiva belga, a Temploux, da dove ieri è decollato l'aereo, saranno sospesi i lanci con il paracadute fino alla fine dell'anno. La decisione è stata presa in omaggio alle 11 vittime
PRECIPITA IN DIRUPO, MORTO CERCATORE FUNGHI NEL VERBANO Corpo vittima recuperata da soccorso alpino in val Cannobina - VERBANIA, 20 OTT - Un cercatore di funghi è morto oggi, dopo un volo di oltre duecento metri, in val Cannobina, nel Verbano. Il corpo di Giovanni Caretti, 32 anni di Verbania, è stato recuperato in un dirupo dal soccorso alpino, che si è dovuto calare con le corde per eseguire il recupero.
FEMMINICIDIO: INSEGUE EX CON COLTELLO, 44ENNE IN STATO FERMO Rincorre donna per vie del centro nel Fermano con minacce morte - PORTO SANT'ELPIDIO (FERMO), 20 OTT - Ha rincorso la sua ex con un coltello in mano, accecato dalla rabbia: non accettava la fine della loro relazione. È successo ieri nel tardo pomeriggio per le vie del centro di Porto Sant'Elpidio, dove un 44enne, con precedenti di polizia, ha inseguito la donna, una romena di 32anni, minacciandola di morte dopo averla vista insieme al nuovo compagno. L'intervento immediato dei carabinieri e dell'attuale compagno della 32enne ha scongiurato il peggio. Per l'uomo è scattato il fermo. Dovrà rispondere dei reati di atti persecutori e tentato omicidio.
BERLUSCONI: ALFANO, PDL CONTRARIO RETROATTIVITÀ L.SEVERINO Speriamo che il Parlamento e Pd correggano loro impostazione - ROMA, 20 OTT - «Noi siamo fortemente contrari a questa applicazione retroattiva e speriamo davvero che il Parlamento e il Partito Democratico correggano la propria impostazione». Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, in un intervista al Tg1 parlando della Legge Severino.
BERLUSCONI: ALFANO, PDL CONTRARIO RETROATTIVITÀ L. SEVERINO - ROMA, 20 OTT - «Oggi - prosegue ancora il vice premier - la questione centrale è l' enorme sproporzione, la inaccettabile sproporzione tra i due anni stabiliti dai giudici di Milano e i sei previsti dalla legge Severino. Come si fa ad applicare una legge così afflittiva in modo retroattivo?».
MARÒ: RIMOSSA GIGANTOGRAFIA, POLEMICHE SUL CAMPIDOGLIO Alemanno,gravissimo.Comune, tolta per evento.Polizia India a Roma (di Benedetta Guerrera) - ROMA, 20 OTT - Suscita polemiche e interrogativi la rimozione da piazza del Campidoglio della gigantografia dei due marò Massimiliamo Latorre e Salvatore Girone, esposta il 23 febbraio dell'anno scorso durante l'amministrazione Alemanno. Ultimo capitolo di una vicenda complessa - quella dei due militari trattenuti in India dal 2011 con l'accusa di omicidio di due pescatori - che da quasi due anni continua ad agitare la politica italiana ma anche quella locale tra continui bracci di ferro e lungaggini burocratiche. Per l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno la rimozione della foto, sostituita da un manifesto dei migranti morti a Lampedusa, è un «atto gravissimo del quale aspettiamo ci vengano date spiegazioni dettagliate». Spiegazioni vengono chieste anche dal presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che su Twitter chiede al sindaco Ignazio Marino di chiarire «perchè quell'immagine gli dà fastidio» e accusa il governo di aver dimenticato i due marò. Sempre da Fratelli d'Italia, Ignazio La Russa definisce la rimozione della gigantografia «una vergogna per Roma», invitando il ministero della Difesa a «indire per il 4 novembre una giornata di mobilitazione nazionale a favore del pronto ritorno dei due marò in Italia». Il Campidoglio prova smorzare le polemiche: a quanto si apprende, il manifesto dei due marò è stato tolto il 2 ottobre scorso in occasione di un evento interreligioso promosso dalla Comunità di Sant'Egidio. Assieme a quel manifesto sono stati tolti anche quelli dedicati alla leader dell'opposizione ucraina in carcere Iulia Timoshenko e dell'iraniana Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata a morte nel 2006. Tutto questo mentre da New Delhi arriva la notizia - non confermata ufficialmente ma nell'aria da giorni - che la polizia indiana Nia che sta indagando sull'incidente è pronta ad inviare un team a Roma per interrogare gli altri quattro marò che formavano il team di sicurezza sulla Enrica Lexie. Secondo l'agenzia indiana Pti, che cita fonti del ministero dell'Interno, gli uomini della Nia assisterebbero ad un interrogatorio svolto dalla polizia italiana in base a lettere rogatorie indiane. Per le fonti, dopo il rifiuto dell'Italia di inviare a New Delhi i quattro fucilieri di Marina (Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte) restavano solo due opzioni. Una, appunto, l'invio di un team investigativo a Roma «dopo aver ottenuto Lettere rogatorie da un tribunale. La polizia italiana interrogherà i quattro in presenza degli agenti della Nia». «Un'altra opzione - sostengono la fonti - è l'ottenimento delle dichiarazioni da parte dei testimoni in base al Trattato di reciproca assistenza legale firmato da India e Italia. Entrambe queste opzioni sono accettabili dai tribunali indiani». L'agenzia indiana conclude sostenendo che sia il ministro dell'Interno Sushilkumar Shinde sia quello degli Esteri Salman Khurshid non avrebbero obiezioni sull'invio di una missione della Nia in Italia. L'India, si ricorda infine, ha già informato l'Italia che il ritardo nell'interrogatorio dei testimoni «sta solo mettendo a repentaglio il futuro di Latorre e Girone».
CARCERI: NUOVO ALLARME PILI,132 MAFIOSI SBARCATI IN SARDEGNA Deputato ex Pdl, organico penitenziari isolani al collasso - CAGLIARI, 20 OTT - «Centotrentadue tra camorristi, mafiosi, trafficanti internazionali di droga sono sbarcati nelle ultime ore da un volo charter Blue Panorama atterrato all'aeroporto di Cagliari Elmas diretti ad Oristano, Nuoro e Tempio». Lo denuncia il deputato Mauro Pili, ex Pdl ora gruppo Misto, in una interrogazione al ministro della Giustizia in cui ribadisce che la Sardegna non può trasformarsi in «cayenna di Stato» e rilancia l'allarme per gli organici già al collasso degli agenti penitenziari. «Un nuovo blitz - sottolinea il parlamentare sardo - è previsto per giovedì, con altri 30 detenuti in arrivo, provenienti dalle carceri delle altre regioni italiane». «Per la Sardegna - insiste Pili - è un rischio senza precedenti di infiltrazioni delle più pericolose organizzazioni malavitose, da quelle mafiose a quelle camorristiche, sino alle organizzazioni internazionali di traffico di droga. Bisogna fermare questo nefasto utilizzo delle carceri sarde con le buone o con le cattive. Non si può pensare al sistema carcerario dell'Isola come contenitore delle criminalità più pericolose e fare della Sardegna una vera e propria discarica delinquenziale».
CALCIO: FIORENTINA-JUVE; CONTE, CI SERVA DA LEZIONE Montella, domenica perfetta. I Della Valle, per i tifosi - FIRENZE, 20 OTT - «Stavamo dominando la partita, abbiamo avuto altre occasioni con Asamoah e Marchisio, poi è arrivato un gol strano (il calcio di rigore per fallo su Mati Fernandez, ndr) e in dieci minuti abbiamo vanificato tutto prendendo poi gol strani. Mi auguro che questa sconfitta ci serva di lezione». Così Antonio Conte ha spiegato il pesante ko subito dalla sua Juventus a Firenze contro la Fiorentina. Lo stesso Conte, poi, ha fatto anche i complimenti ai tifosi della Fiorentina per i cori (in campo ha risposto divertito mimando anche il ritmo della musichetta con entrambe le mani) e gli sfottò che gli hanno riservato in maniera particolare durante tutta la partita: «Faccio i complimenti ai tifosi della Fiorentina perchè erano belli uniti in questi sfottò». E se in casa Juventus si cerca di capire i perchè di questo tonfo a Firenze, in casa Fiorentina si festeggia un successo che contro i bianconeri mancava al Franchi da ben 15 anni: «È una tra le vittorie più belle ma non ho visto una Fiorentina in difficoltà nel primo tempo, un primo tempo equilibrato con una Juve brava a sfruttare i nostri errori - ha detto un raggiante Vincenzo Montella al termine della partita -. Il calcio è uno sport meraviglioso, basta un episodio come è stato il rigore a sbloccare a livello mentale la squadra, che ha fatto una grande prestazione». Grande protagonista della partita Giuseppe Rossi, autore di una tripletta. E pensare che dopo pochi secondi di gioco e per tutto il primo tempo il tecnico Montella ha pensato di sostituirlo più volte a causa di un problema alla schiena: «Non voleva uscire anche se non stava bene. Più volte ho pensato di sostituirlo - dice l'allenatore della Fiorentina -. A fine primo tempo gli ho detto che se stava bene allora doveva fare di più. Fare gol alla Juve è difficile, farne 4 e in 15 minuti ancora di più... devo dire grazie ai giocatori e a questo pubblico che ci ha sostenuto e ci ha sempre creduto forse anche più di noi». «È stata una domenica perfetta per tutti - ha aggiunto -. I fratelli Della Valle erano euforici, Andrea abbiamo dovuto frenarlo. È una cosa bella, personalmente è motivo di orgoglio vederli così partecipi e vicini alla squadra». «Tre gol molto importanti, ma nel secondo tempo la squadra ha fatto una partita incredibile - ha detto un felicissimo Giuseppe Rossi dopo il triplice fischio finale -. Dopo il gol loro ci siamo messi un pò dietro forse per paura, ma con le parole di Montella siamo rientrati in campo per vincere. Noi abbiamo grandi giocatori in campo e in panchina, oggi s'è visto questo cuore e questo gruppo». Diego Della Valle dedica la vittoria ai tifosi viola: «Se la meritano questi tifosi, una grande vittoria, speriamo non sia l'ultima contro la Juve». Ad Andrea Della Valle, invece, non sono piaciute le esultanze di Tevez e Pogba (la mitragliata, ndr) fatta a Firenze e da sempre simbolo di Gabriel Omar Batistuta: «Questa vittoria è per la città, per i tifosi, era importante ritrovare questo spirito. Bravo Neto, ci ha salvato, e quel rigore ha svegliato il nostro onore. Ho visto delle mitragliate, ci hanno portato bene, poi abbiamo tirato quattro fucilate. Rossi? Per gli altri una scommessa, per noi una certezza». Sulla stessa lunghezza d'onda capitan Pasqual: «»Esultanza loro con mitraglia alla Batistuta? Forse era carica con le pallottole a salve, ma a parte tutto sul 2-1 abbiamo avuto la spinta dai tifosi per fare questa grande rimonta«. Preoccupato per i tanti gol che prende la Juventus, invece, Barzagli: »Sicuramente c'è qualcosa che non va. Dobbiamo dimenticare in fretta questa partita anche se non ho ancora capito come abbiamo fatto a prendere quattro gol«.
CRISI: TROPPI DEBITI, SUICIDA DISOCCUPATO NEL TORINESE Scomparso da giorni, in un bosco trovato il suo cadavere - CHIVASSO (TORINO), 20 OTT - È stato trovato impiccato da un albero, nel Torinese, M.R., 44 anni. L'uomo, disoccupato e travolto dai debiti, era scomparso da casa lunedì scorso. A trovarlo sono stati alcuni cercatori di funghi, che hanno chiamato i carabinieri. Il corpo era in un bosco vicino al cimitero di Mazzè, dove giovedì scorso era stata ritrovata la sua auto. Sul sedile alcuni foglietti, in cui spiegava di volerla fare finita proprio a causa dei debiti e chiedeva di essere cremato

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