Polistena (Reggio Calabria) – Il gruppo dirigente del locale circolo del Pd ha tenuto una riunione per tracciare le linee programmatiche in vista della prossima stagione congressuale che li vedrà impegnati dapprima sul fronte provinciale e nazionale e per ultimo su quello regionale. Nel documento esplicativo i dirigenti piddini cercano di serrare le fila per offrire a militanti e simpatizzanti un nuovo contenitore politico con base a sinistra che possa ampliare la partecipazione attiva chiunque si volesse avvicinare e che possa creare i presupposti per avere «un Partito che in futuro non abbia "né padrini né padroni", che torni a fare politica, che sia in grado di dare risposte credibili alla gente che ha perso la fiducia e, non riconoscendosi più in un Parlamento di "nominati", sfoga la propria rabbia con il voto di protesta e contro i partiti». Il messaggio proposto è che il vincitore della sfida alla segreteria nazionale non debba stravolgere il partito né farlo arretrare politicamente ma anzi lasciare da parte «per il bene del Partito e del Paese, la voglia di leaderismo imperante e ci si concentri su come includere e non escludere, su come accogliere e non allontanare, su come comprendere e non contrapporsi sempre e comunque». In questa ottica l'area democratica polistenese manifesta apertamente il suo endorsement a favore della vittoria del candidato nazionale in corsa per la segreteria, Gianni Pittella, motivandolo come sostegno convinto all'unico candidato meridionale. Nel corso del comunicato si esprime anche tutto il rammarico per non aver saputo e voluto affrontare il nodo del congresso regionale, rimandato per il suo svolgimento dopo quello nazionale, come un atto incomprensibile, «una contrapposizione meramente personale e non politica» dispiegata solo – viene affermato non senza polemica – nel tentativo di «collocarsi e/o ricollocarsi nello scacchiere del potere, anche attraverso funamboliche piroette che, un tempo, erano mero trasformismo». In ogni caso, il circolo di Polistena a guida Varamo sollecita la riorganizzazione territoriale del partito nella provincia reggina con quattro capisaldi: tener conto delle trasformazioni che hanno caratterizzato l'ultimo decennio della società reggina, ricostruire un tessuto capillare di ascolto e relazioni nell'ambito provinciale, puntare sulla piena valorizzazione dei circoli democratici sparsi nel territorio della provincia ed infine proporre un costante confronto tra la base ed i suoi rappresentanti istituzionali. E per far questo i democratici polistenesi puntano sull'esponente reggino Seby Romeo, dichiarando il loro aperto appoggio alla sua candidatura, indicandolo come « la scelta più azzeccata per dare al Partito reggino l'impulso necessario e fondamentale per determinare la svolta nel modo d'essere di questo nostro Partito».
Giuseppe Campisi
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