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Pannunzi in Sardegna, Pili: la richiesta è sconcertante per prevaricazione e determinazione

'NDRANGHETA: PILI (PDL), SCONCERTANTE PANNUNZI A SASSARI

Cagliari, 9 luglio 2013 - «Il numero uno del cartello di Medellin in Italia, arrestato in Colombia tre giorni fa, ritenuto il boss numero uno della 'ndragheta, denominato il 'Pablo Escobar italiano", Roberto Pannunzi deve essere trasferito in Sardegna. La richiesta precisa del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, è sconcertante per prevaricazione e determinazione». Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili rispondendo al procuratore aggiunto di Reggio Calabria che stamane nel corso di una trasmissione ha dichiarato di voler «mandare in Sardegna il principe del narcotraffico e di voler riaprire l'Asinara». Pili, che ha presentato un' interrogazione urgente al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellileri, ha chiesto di sapere «a che titolo sono state rese queste affermazioni così gravi da parte di un Magistrato».

 «Pensare che un magistrato possa indicare la Sardegna come cayenna di Stato per personaggi come questi significa che si è ingenerata la convinzione che possiamo sopportare tutto e di più. Le affermazioni fatte stamane dal procuratore aggiunto - afferma il deputato - sono disarmanti anche per la richiesta esplicita di riaprire il carcere dell'Asinara. Tutto questo è inaccettabile e va rispedito al mittente senza se e senza ma. Non è tollerabile che si individui la Sardegna come cloaca per i peggiori criminali non solo mafiosi anche dell'ndrangheta».

 «È inconcepibile che un uomo della magistratura - dice il deputato - possa rivendicare la riapertura del carcere dell'Asinara senza sapere che quella struttura è ora un parco nella piena disponibilità della Regione sarda. Spero che nella stessa giornata di oggi queste anticipazioni del procuratore aggiunto di Reggio Calabria vengano smentite per evitare che chi le tollera sia complice di queste aspirazioni». 

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