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Reggio Calabria, il convegno sulla 'ndrangheta del 28-29 giugno ore1500 alla Regione Calabria, ma lo Stato per battere la "Gramigna" punta su giusti processo di prevenzione

Reggio Calabria- L'Osservatorio permanente  sulle misure di prevenzione e la criminalità organizzata venne presentato ufficialmente venerdì 16 novembre 2012 alle 10,30 in questa stessa sala della biblioteca del tribunale di Reggio Calabria; il protocollo d'intesa per la nascita dell'Osservatorio permanente sulle misure di prevenzione e la criminalità organizzata, venne firmato alla presenza anche della stampa.   Presenti i soggetti firmatari del protocollo: il procuratore aggiunto Michele Prestipino, delegato per le misure di prevenzione della Direzione distrettuale antimafia, il presidente del tribunale di Reggio Calabria Luciano Gerardis, il questore di Reggio Calabria, Guido Longo, il coordinatore del Museo della ndrangheta, Claudio La Camera, il colonnello Claudio Petroziello, comandante provinciale della guardia di Finanza di Reggio Calabria, Pietro Madafferi, rappresentante della camera penale "G. Sardiello" di Reggio Calabria", il colonnello Lorenzo Falferi, comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, Vincenzo Nico D'Ascola dell'Università "Mediterranea"-Facoltà di Giurisprudenza di Reggio Calabria e il colonnello Gianfranco Ardizzone, comandante della Direzione Investigativa antimafia di Reggio Calabria.
REGGIO CALABRIA, UN CONVEGNO SU “REGOLE DELLA PROVA E DELL’AMMINISTRAZIONE DEI BENI. VERSO UN GIUSTO PROCESSO DI PREVENZIONE

Il 28 giugno 2013 alle ore 15 nella sala “Giuditta Levato”. Dopo uil vsaluto del prefetto Giuseppe Caruso, direttore dell’agenzia Nazionale Beni sequestrati e confiscati andrà in onda la relazione del procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho. I lavori saranno coordinati dal procuratore aggiunto della DDA Michele Prestipino Giarritta. Interverranno:l’avvocato Carlo Morace, del foro di Reggio Calabria;L Stefano Musolino, sostituto procuratore della Repubblica; Ajntonio Scortecci Gip del tribunale di Reggio Calabria; Antonio Balsamo presidente della Corte d’Assise di Caltanissetta; Vincenzo Nico D’Ascola, ordinario di Diritto Penale dell’Università Mediterranea; Paola Piraccini, segretario generale della Scuola Superiore della Magistrature. Alle ore 19.30 al teatro Francesco Cilea” andrà in onda uno spettacolo teatrale “Borsellino essendo Stato” di Ruggero Cappuccio regìa di Oscar Magi. Introdurrà, Vincenzo Panico, Commissario Prefettizio al Comune di Reggio Calabria. I saluti istituzionali saranno curati dal prefetto di Reggio Calabria. Vittorio Piscitelli. Coordinatore Costantino Visconti
Domenico Salvatore



REGGIO CALABRIA- La presenza forte, costante, granitica, efficiente e funzionale dello Stato, per una lotta alla ‘ndrangheta sempre più efficace, regolare e durevole. Il concetto, sotto diverse forme è stato ribadito in tutte le salse. Compresi gl’interventi in diversa sede del procuratore capo della Repubblica Manlio Minale e dal successore Edmondo Bruti Liberati e dal vice Ilda Boccassini. Ma anche dai procuratore capo delle Repubblica di: Reggio Calabria Giuseppe Pignatone e dai suoi aggiunti: Nicola Gratteri, Ottavio Sferlazza e Michele Prestipino Giarritta; di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo e dall’aggiunto Giuseppe Borrelli; di Palermo, Giancarlo Caselli e dai successori Piero Grasso e Francesco Messineo; di Napoli, Giandomenico Lepore; di Bari, Antonio Laudati e così via. La lotta contro: Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita e Basilischi, non avrà tregua nè sosta. L’interessante convegno sulla criminalità organizzata calabrese, è stato annunciato ed illustrato da Luciano Gerardis, Federico Cafiero De Raho ed il prefetto Panico, in conferenza stampa nella sala della biblioteca cediriana; alla presenza anche del comandante (alla sua prima uscita ufficiale)provinciale della Guardia di Finanza, Alessandro Barbera, che ha preso il posto dell’uscente Claudio Petroziello, trasferito nella Capitale ; del questore cittadino Guido Longo e del comandante provinciale dei Carabinieri, Lorenzo Falferi. Dopo la breve introduzione di Claudio Lacamera. Vi aderiranno pure le procure di Locri, diretta da Luigi D’Alessio e Palmi, diretta da Giuseppe Creazzo ed i Tribunali di Locri, diretto da Giovanni Filocamo e Palmi, diretto da Maria Grazia Arena.

Lo Stato, per battere la “Gramigna” punta sulla prevenzione. Lo ha ribadito il capo della DDA reggina Cafiero De Raho. Bisogna intervenire sui beni mobili ed immobili. L'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, fonte Wikipedia, abbreviata in ANSBC, è un'agenzia del Governo Italiano, con sede a Reggio Calabria, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell'Interno.I l Direttore è il Prefetto Giuseppe Caruso. L'Agenzia viene istituita con Decreto Legge 4/10, convertito in Legge 50/10, con il compito di provvedere all'amministrazione, alla custodia ed alla destinazione dei beni mobili e immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Ha inoltre il compito di verificare che i soggetti che sono risultati assegnatari dei beni, provvedano al loro utilizzo conformemente alle finalità per le quali si è proceduto alla destinazione, pena la revoca della stessa. Attività e Organizzazione. Alla data del 1 aprile 2012 l'Agenzia gestisce 10.531 immobili, circa 4000 beni mobili e 1552 aziende: alle sue dipendenze conta 30 unità. Circa il 33% degli immobili consegnati sono destinati a finalità sociali. Purtroppo però le statistiche dicono che il 90% delle aziende confiscate alla mafia, falliscono in seguito a tale provvedimento, in quanto (Rilevazione INAG) viene tolta loro la protezione dei clan, cessa il flusso di denaro illegale a loro destinato, vengono portate alla luce le irregolarità che incidono sui rapporti con fornitori e banche e lo Stato inoltre non sempre riesce a garantire una corretta gestione manageriale di queste imprese. Ha sedi secondarie a Roma, Palermo e Milano.


FORSE NON TUTTI SANNO CHI SIA IL PREFETTO GIUSEPPE CARUSO
Direttore dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. In Polizia dalla fine del 1974,  fonte, www.benisequestraticonfiscati.it il dr. Giuseppe Caruso, ha ricoperto prestigiosi e delicati incarichi in numerose e importanti provincie del territorio nazionale. Commissario alla Questura di Bergamo fino al 1992, ha diretto la Squadra Mobile, la Digos e l'Ufficio di Gabinetto. Nei cosiddetti"anni di piombo" il dr.Caruso è uno dei principali protagonisti che hanno portato alla sbarra in uno dei primi maxiprocessi nr. 133 appartenenti a movimenti eversivi, tra cui il "gruppo di fuoco" dell'organizzazione terroristica " PrimaLinea". E', inoltre, il responsabile dei numerosi e impegnativi servizi di ordine pubblico connessi alle manifestazioni di "Autonomia Operaia" e alle partite di calcio della squadra locale"Atalanta" i cui tifosi, anche allora,erano già noti per le loro intemperanze. Vice Questore Aggiunto, viene trasferito i primi di giugno del 1992 alla Questura di Reggio Calabria. Vi permane, nella direzione del Commissariato P.S. di Palmi, fino al gennaio del 1994: un periodo esaltante di indagini di polizia giudiziaria nei confronti di appartenenti alla 'ndrangheta che portano alla cattura di pericolosi latitanti e al sequestro di ingenti quantitativi di armi e droga. Promosso Primo Dirigente, viene assegnato alla Questura di Milano ove assume gli incarichi di Dirigente del Terzo Distretto, poi della Digos e quindi di Vice Questore Vicario.

Durante tale permanenza che si protrae per poco meno di sette anni, il dr Caruso ottiene lusinghieri successi nella lotta contro il terrorismo interno ed internazionale, sgominando bande di integralisti islamici, con particolare riguardo alla jihad algerina, con formale riconoscimento dell' "United States Secret Service". E' appena il caso di accennare, inoltre, al faticoso e delicato impegno sostenuto nella direzione dei servizi di ordine pubblico per le frequentissime e importantissime manifestazioni di rilevanza nazionale e per le partite di calcio nazionali,e internazionali( Milan e Inter). Promosso Questore, resta alla direzione della Questura di Crotonedai primi di luglio del 2000 a fine giugnodel 2002. E' un periodo caratterizzato dal continuo sbarco nella provincia calabrese di migliaia di curdi clandestini: tale fenomeno diventa un problema politico nazionale. Il dr. Caruso organizza una Squadra che procede puntualmente all'arresto di tutti gli scafisti responsabili della tratta di esseri umani. Viene individuata, nel contempo, la banda, composta da cittadini di nazionalità turca, che gestiva l'intero traffico e ipotizzata per la prima volta, nei confronti degli appartenenti, l'associazione per delinquere di stampo mafioso, procedendo, quindi, al loro arresto.

Durante lo stesso periodo vengono tratti in arresto tutti icomponenti di due contrapposte organizzazioni mafiose, in organico alla 'ndrangheta tradizionale, che sierano resi responsabili di numerosi omicidi, episodi di lupara bianca ed estorsioni. Nel dicembre del 2002,in occasione della pubblicazione della tradizionale statistica effettuata da "Il Sole 24 Ore" sulla qualità della vita nelle città italiane, secondo vari parametri, è stato rilevato che Crotone, che fino all'anno precedente era risultata penultima alla voce "condizioni sull'ordine e la sicurezza pubblica" era balzata al 12° posto nella classifica nazionale, responsabile di diversi attentati esplosivi e incendiari nella Capitale, che hanno provocato danni a sezioni dipartito e concessionarie FIAT. Notevoli e brillanti anche i risultati ottenuti nell'attività di prevenzione e contrasto del terrorismo internazionale: nel marzo 2009 una capillare attività investigativa ha portato al rintraccio di due pericolosi membri di un'organizzazione terroristica tunisina, che avevano combattuto in Iraq contro le Forze di Coalizione: i due jihadisti, segnalati all'autorità giudiziaria, sono stati espulsi dal nostro paese e allontanati verso la Tunisia. Nel settembre è stato arrestato ai fini estradizionali un cittadino algerino, ricercato in quanto appartenente a una formazione terroristica, mentre nell'anno successivo sono stati espulsi due cittadini marocchini  segnalati come membri diun gruppo jihadista e tre cittadini spagnoli ricercati dal loro paese in quanto ritenuti appartenenti all'organizzazione terroristica denominata ETA. La gestione dell'ordine pubblico nella città è stato uno dei compiti più complessi e delicati che ha quotidianamente impegnato il Dr. Caruso nell'attività di pianificazione, indirizzo e governo delle numerosissime manifestazioni che si sono svolte in questi anni.

Gli eventi di ordine pubblico di Roma sono stati numerosi e imponenti; infatti dal settembre 2008 al luglio 2010 sono state circa nr. 3120 le manifestazioni (tra statiche e dinamiche), che quotidianamente si sono svolte per la maggior parte nelle vie e piazze del centro storico. Numerosi anche i servizi di scorta, tutela e vigilanza di capi di stato e di governo intervenuti in occasione di riunioni e vertici internazionali, come ad esempio il Presidente della Repubblica Araba d'Egitto, S.E. Hosny MUBARAK, il Presidente del Governo Francese, Nicolas SARKOZY, il Primo Ministro d'Israele Benjamin NETANYAU, il Presidente Autorità Palestinese Abu MAZEN, il Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Luiz Inacio LULA DA SILVA e consorte, il Presidente della Repubblica dello Sri Lanka, Mahinda RAJAPASKA e consorte. In particolare nell'ambito della Presidenza del G8 assunta dall'Italia, culminata con lo svolgimento del vertice internazionale dei paesi del G8 che si è tenuto a L'Aquila nel luglio del 2009, sono stati organizzati a Roma, nei mesi precedenti, una serie di vertici minori, preparatori dei lavori, e la città ha ospitato in tali occasioni alti rappresentanti dei paesi di tutto il mondo, tra cui il Presidente degli Stati Uniti d'America Barak Obamae il leader libico Gheddafi: particolarmente impegnativi sono stati i servizi in occasione del "G8 Energy Meeting 2009" , del "vertice G8 dei Ministri dell'Interno e della Giustizia" e il vertice dei Ministri del Lavoro partecipanti alG8.

Efficace è stata, in tale contesto, l'attività di prevenzione diretta dal Dr. Caruso: nel luglio del 2009, in concomitanza con l'arrivo nella Capitale dei più importanti leaders mondiali per il vertice dell'Aquila, sono stati arrestati dieci tra italiani e stranieri appartenenti alla sinistra antagonista radicale e al movimento anarchico, che si apprestavano ad organizzare blocchi stradali e azioni di danneggiamento. Un altro evento di rilievo che sul fronte dell'ordine e della sicurezza pubblica è statala "Conferenza al alto livello sulla sicurezza alimentare" organizzata dalla FAO, che ha visto l'arrivo nella città di circa settanta delegazioni straniere, tra cui 35 capi di Stato e 14 primi ministri, oltre ai rappresentanti di diverse Organizzazioni Internazionali. Per quanto concerne le manifestazioni sportive, in particolare gli incontri di calcio, l'impegno delle forze dell'ordine dirette dal Questore Caruso è stato considerevole nel contrastare l'attività delle frange più violente delle tifoserie ultras che nella Capitale sono un fenomeno che necessita di un continuo e attento monitoraggio, soprattutto in occasione degli incontri tra le due squadre capitoline;la direzione del Dr.Caruso è stata ferma e decisa: oltre a diversi arresti a seguito di scontri tra le e tifoserie della Roma e della Lazio, avvenuti nel corso del derby dell'aprile 2010, l'attività di prevenzione effettuata ha condotto al sequestro, nel medesimo contesto,di numerose armi e strumenti atti ad offendere nascosti nei pressi dello stadio Olimpico.

Particolarmente impegnativa e delicata è stata, inoltre, la gestione dei servizi di ordine pubblico in occasione di importanti gare del campionato di calcio di Champions League: particolarmente elogiato, in tutta Europa, è stato l'imponente servizio assicurato in occasione della gara finale tra "Manchester United-Barcellona" del 27 maggio 2009, che ha visto affluire nello stadio Olimpico oltre 70.000 spettatori senza alcun incidente.Il 23 luglio 2010 il dr. Giuseppe Caruso è stato nominato Prefetto della provincia di Palermo. Il 18 febbraio 2011, con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3294, è stato nominato "Commissario Delegato per l'Emergenza Umanitaria nel Territorio Nazionale". Nel Consiglio dei Ministri del 16 giugno 2011, il Dr. Giuseppe Caruso è stato nominato Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”. Lo Stato è presente si diceva. I risultati, davvero speciali, sono gli occhi di tutti. I mafiosi vengono condannati all’ergastolo, se non a migliaia di anni di galera. I mammasantissima al regime del famigerato 41 bis. Beni mobili ed immobili, nell’ordine dei miliardi di euri, vengono sequestrati e confiscati. Tuttavia ci sono anche le garanzie costituzionali. I diritti del cittadino sacrosanti ed inalienabili, stabiliti per Legge ed assicurati dalla Carta Costituzionale, non possono essere violati. Così, i collegi di avvocati ottengono…libertà vigilata o provvisoria, arresti domiciliari, affidamento ai servizi sociali, soggiorno obbligato, obbligo di firma ecc. Anche le leggi, diventano “vecchie” logore, obsolete, fatiscenti. Bisogna riformare, farne di nuove, che siano attuali, efficienti e funzionali. Poi c’è la corruzione da combattere. Inutile chiedersi perché poliziotti, carabinieri, finanzieri, abbiano tradito la Bandiera, la Patria, la Divisa, il Corpo, la Dignità, se stessi, la famiglia. Per cifre irrisorie che non gli cambiano di certo la vita. E perfino magistrati che tradiscono la toga. Per cifre un po’ più consistenti, ma pur sempre irrisorie. Non ne parliamo dei funzionari, sia pubblici che privati o degl’imprenditori veri o finti che siano. Argomento che abbiamo più volte affrontato. E suggerito proposte. Gli stipendi delle forze di polizia, sono a dir poco “ridicoli”. Il malcostume è imperante. Per battere la mafia si punta sulla prevenzione. Ma occorre allentare i cordoni della borsa. Più facile a dirsi che a farsi, in tempi di spighe vuote e vacche magre, se non di austerity. Domenico Salvatore










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