ROMA – Dalle prime luci dell'alba i Carabinieri del Gruppo di Roma stanno dando esecuzione ad un'ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Roma nei confronti di 11 persone (10 custodie cautelari in carcere e 1 di sottoposizione agli arresti domiciliari) di età compresa tra i 27 e i 62 anni, ritenute responsabili, a vario titolo, di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione in strada, nonché alla riduzione in schiavitù di giovani ragazze. L'indagine, partita da più di un anno, dopo la denuncia ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur di una ragazza di 16 anni, che si prostituiva sotto costrizione sulle strade della Capitale, ha consentito di fare piena luce su un sodalizio criminale composto per la maggior parte da individui di nazionalità albanese che gestivano l'attività di giovani donne dell'Est europeo, condotte in Italia ed avviate alla prostituzione. Ognuno di loro aveva compiti definiti. Nel corso dell'indagine è emersa la violenza che i componenti dell'organizzazione riversavano sulle ragazze sfruttate le quali venivano picchiate e minacciate di morte, prospettando altresì minacce per i familiari in Romania.
Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11,00, presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Roma, piazza S. Lorenzo in Lucina, 6
Luigi Palamara
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1 Commenti
In ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, io mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali. La risposta è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.
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