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'Ndrangheta, operazione 'El Dorado': associazione Caponnetto parte civile.

'NDRANGHETA A VITERBO, ASSOCIAZIONE CAPONNETTO  PARTE CIVILE
Operazione 'El Dorado'- Conferenza stampa Comando Cc Reggio Calabria.
OPERAZIONE EL DORADO, DENUNCIAMO DA ANNI MA ISTITUZIONI NEGANO.


VITERBO, 11 Maggio 2013 - «La criminalità organizzata di stampo mafioso è radicata nell'alto Lazio e ne influenza l'economia: lo diciamo da anni, ma le istituzioni lo hanno sempre negato». È quanto dichiarano dall'associazione contro le illegalità e le mafie 'Antonio Caponnetto' in merito all'operazione 'El Doradò della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. «E in aula - annunciano - ci costituiremo parte civile». L'operazione ha evidenziato lo spazio conquistato dalle 'ndrine nella provincia di Viterbo e quanto ormai sia radicata.

L'associazione ora accusa: «Si tratta di una situazione che ha trovato terreno fertile - spiegano dall'associazione Caponnetto - nell'ostentato negazionismo delle istituzioni, a partire da quelle locali sino ad arrivare al prefetto e al ministro dell'Interno che solo un anno fa, in occasione della firma del 'Protocollo della legalita» legato alla realizzazione dell'autostrada tirrenica, parlavano di Viterbo come di un territorio sano che non destava preoccupazioni«.

Evidenziano quindi che le spie non erano mancate negli ultimi anni: attentati incendiari, estorsioni, appalti pilotati e »vere e proprie operazioni antimafia e/o arresti di affiliati alle varie famiglie, che rendevano bene evidente la gravità della situazione e la pluralità di interessi criminali di cui il territorio era ed è fatto oggetto«.

Quello che la 'Caponnetto' ora si chiede se »l'ostentato negazionismo fosse figlio di incapacità, paura o collusione, certo è che persistere nel negare il fenomeno e non assumere condotte e provvedimenti conseguenti non può che configurarsi come una latente complicità a tale situazione«. Da qui la richiesta di una nuova collaborazione.

»Auspichiamo che le istituzioni tutte, procure, prefetture, enti locali e la stessa Regione - concludono - alzino il livello di guardia e attivino più stringenti controlli e indagini, soprattutto in campo patrimoniale«.

L'associazione chiude con l'auspicio che anche gli enti locali interessati si costituiscano parte civile nelle aule di giustizia contro la mafia.

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