Ci siamo occupati del suo primo secolo di vita, su queste stesse colonne, I nostri lettori, ricorderanno, non più tardi di qualche mese fa
MELITO PORTO SALVO, CONTINUERÁ A SORRIDERE DAL CIELO, LA SIGNORA LUCIA SERGI, NONNINA DI CENTO ANNI
Domenico Salvatore
Melito Porto Salvo- La cittadina di Tiberio Evoli, Bruno Spatolisano e Pietro Panuccio, continua a sfornare centenari, che per legge di natura, poco dopo si congedano da questa 'valle di lacrime'. In punta di piedi, senza clamori inoppotuni, se ne vanno gli anziani della nostra cittadina, verso la gloria di Dio Padre Onnipotente. Ti accolga il coro degli angeli,/e con Lazzaro povero in terra/tu possa godere il riposo eterno nel cielo./Od anche:Io sono la Risurrezione e la vita./Chi crede in me anche se muore vivrà;/e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno./. Ant. Questa è la porta del Signore:per essa entrano i giusti. I suoi resti mortali, riposeranno nel cimitero di Melito Porto Salvo, nella cappella di famiglia. Così, è scomparsa un'altra cittadina benemerita, devota alla santa patrona "Maria Santissima di Porto Salvo". Aveva iscritto il suo nome nell'albo d'oro dei centenari di questa città, oltre una decina, da poco tempo. All'omelia, il parroco ha tratteggiato la personalità della scomparsa e decantato la lodi. Lucia, non solo la santa della vista; un nome, ricorrente nell'onomastica e toponomastica; che ricorre spesso anche, nella canzoni e nelle poesie. Come 'Davanti a San Guido' di Giosuè Carducci…"Di cima al poggio allor, dal cimitero,/Giú de' cipressi per la verde via,/Alta, solenne, vestita di nero/Parvemi riveder nonna Lucia: /La signora Lucia, da la cui bocca,/Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,/La favella toscana, ch'è sí sciocca/Nel manzonismo de gli stenterelli,/Canora discendea, co 'l mesto accento /De la Versilia che nel cuor mi sta,/Come da un sirventese del trecento,/Piena di forza e di soavità. /O nonna, o nonna! deh com'era bella/Quand'ero bimbo! ditemela ancor,/Ditela a quest'uom savio la novella/Di lei che cerca il suo perduto amor! /— Sette paia di scarpe ho consumate/Di tutto ferro per te ritrovare: /Sette verghe di ferro ho logorate/Per appoggiarmi nel fatale andare: /Sette fiasche di lacrime ho colmate,/Sette lunghi anni, di lacrime amare:/Tu dormi a le mie grida disperate,/E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare. /— Deh come bella, o nonna, e come vera/È la novella ancor! Proprio cosí./E quello che cercai mattina e sera/Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,/Sotto questi cipressi, ove non spero, /Ove non penso di posarmi piú:/…La redazione di Melitoonline, è vicina alla famiglia della scomparsa.Domenico Salvatore /
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MELITO PORTO SALVO, CONTINUERÁ A SORRIDERE DAL CIELO, LA SIGNORA LUCIA SERGI, NONNINA DI CENTO ANNI
Domenico Salvatore
Melito Porto Salvo- La cittadina di Tiberio Evoli, Bruno Spatolisano e Pietro Panuccio, continua a sfornare centenari, che per legge di natura, poco dopo si congedano da questa 'valle di lacrime'. In punta di piedi, senza clamori inoppotuni, se ne vanno gli anziani della nostra cittadina, verso la gloria di Dio Padre Onnipotente. Ti accolga il coro degli angeli,/e con Lazzaro povero in terra/tu possa godere il riposo eterno nel cielo./Od anche:Io sono la Risurrezione e la vita./Chi crede in me anche se muore vivrà;/e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno./. Ant. Questa è la porta del Signore:per essa entrano i giusti. I suoi resti mortali, riposeranno nel cimitero di Melito Porto Salvo, nella cappella di famiglia. Così, è scomparsa un'altra cittadina benemerita, devota alla santa patrona "Maria Santissima di Porto Salvo". Aveva iscritto il suo nome nell'albo d'oro dei centenari di questa città, oltre una decina, da poco tempo. All'omelia, il parroco ha tratteggiato la personalità della scomparsa e decantato la lodi. Lucia, non solo la santa della vista; un nome, ricorrente nell'onomastica e toponomastica; che ricorre spesso anche, nella canzoni e nelle poesie. Come 'Davanti a San Guido' di Giosuè Carducci…"Di cima al poggio allor, dal cimitero,/Giú de' cipressi per la verde via,/Alta, solenne, vestita di nero/Parvemi riveder nonna Lucia: /La signora Lucia, da la cui bocca,/Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,/La favella toscana, ch'è sí sciocca/Nel manzonismo de gli stenterelli,/Canora discendea, co 'l mesto accento /De la Versilia che nel cuor mi sta,/Come da un sirventese del trecento,/Piena di forza e di soavità. /O nonna, o nonna! deh com'era bella/Quand'ero bimbo! ditemela ancor,/Ditela a quest'uom savio la novella/Di lei che cerca il suo perduto amor! /— Sette paia di scarpe ho consumate/Di tutto ferro per te ritrovare: /Sette verghe di ferro ho logorate/Per appoggiarmi nel fatale andare: /Sette fiasche di lacrime ho colmate,/Sette lunghi anni, di lacrime amare:/Tu dormi a le mie grida disperate,/E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare. /— Deh come bella, o nonna, e come vera/È la novella ancor! Proprio cosí./E quello che cercai mattina e sera/Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,/Sotto questi cipressi, ove non spero, /Ove non penso di posarmi piú:/…La redazione di Melitoonline, è vicina alla famiglia della scomparsa.Domenico Salvatore /
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