Lo specchio di Brunilde si sposta "Per…la" Jonica L'oggetto, di fronte al quale, gli uomini si fanno la barba e le donne si truccano; strumento, che ci comunica l'aspetto del nostro volto, chiave insostituibile per la percezione e la costruzione della propria identità. Lo specchio, ha la capacità di ingannare la mente rendendo più arduo il compito che la filosofia ci ha assegnato fin dai tempi dell'antica Grecia, conoscere se stessi? Gnôthi seautón ('Nosce te ipsum'). C'è un 'Cappellaio Matto', che manovra dietro le quinte per disperdere?
Quel movimento ondulatorio del 'Laborarorio grecanico', altro giro, altra corsa
Domenico Salvatore
E Brunilde chiese, come ogni mattina…"Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Sempre Biancaneve, no! Non mi dire ch'è ancora lei!". Sempre la Magna Grecia, no. Non mi dire ch'è ancora lei! Nessuno shamano, nella sua capanna di frasca, ha agitato amuleti, talismani, ossicini e cenere, a piedi nudi "testa cornuta" e costume paglierino. Non c'entrano la macumba ed il voodoo, eppure la 'Zona Grecanica', sembra vittima d'un sortilegio malefico. Ma sì, la terra di Pitagora di Samo; Alcmeone di Crotone; Filippo di Medma; Nosside di Locri Epizefiri; Anassilao di Rhegion; Filippo di Medma; Zaleuco di Locri… Greci di Calabria…Rhegion, Reggio Calabria; Locri Epizefiri Portigliola; Kroton Crotone; Kaulon Monasterace; Sybaris Sibari (frazione Cassano allo Ionio) Petelia Strongoli; Krimisa Cirò; Hipponion Vibo Valentia; Metauros Gioia Tauro; Medma Rosarno; Laos Santa Maria del Cedro (frazione Marcellina); Thurii Thurio (frazione Corigliano Calabro);Temesa Serra d'Aiello;Terina Lamezia Terme; Scolacium Borgia…Zona Grecanica, prigioniera d'un sogno. Dice Gigi Finizio… "Qui seduto io aspetto maree /che in silenzio mi portino via/ prigioniero di questa realtà/ che non mi piace/ Come immobili vittime noi/
di violenze e di abusi che ormai/ sono stupide normalità/
adesso basta/ E' canterò per me inventando una folle speranza/ e canterò perchè nella musica io fuggirò/
e non cercatemi nelle pagine dei miei silenzi/
e non svegliatemi se sarò prigioniero di un sogno/
e quanto cielo io volerò/ Via, vado via da chi vende anche i sogni che ha/ via da chi compra la verità/ da chi non sa/
E non cercatemi scappo via dai rumori del mondo/ e non svegliatemi se sarò prigioniero di un sogno/ e come un eco io resterò/… "
Ed ancora Zona Grecanica od isola ellenofona, vittima d'un Mad Hatter …Uno dei nemici di Batman, era " Il Cappellaio Matto" ( Jervis Tetch); un personaggio dei fumetti creato nel 1948 da Bob Kane e Bill Finger. Un ingegnere talmente ossessionato dal libro "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie", che ha deciso di assumere l'identità del famoso 'Cappellaio Matto' del racconto. Un uomo, affetto da maniaco-depressione, sempre dentro e fuori dall'ospedale psichiatrico di Arkham, dove Batman rinchiude i criminali catturati. Un genio della tecnologia, che usa al servizio del crimine, creando dispositivi che controllano la mente di chi ne viene a contatto. In particolare, piazzate sulla testa della gente, ne annullano la volontà e li riducono a burattini schiavi di Tetch. Fuori di metafora, c'è una pattuglia di presunti intellettuali, che ha deciso di stuzzicare la cosiddetta intellighencija ufficiale. C'è l'intus legere, la capacità di raziocinio e di collegamento tra passato, presente e futuro? Intendiamoci…Federico Curatola, Mario Alberti, Pierpaolo Zavettieri, Fabio Macheda, Vincenzo Crupi, Giuseppe Rodà, Noemi Evoli, Pasquale Cara, Serena Minicuci, Antonio Stilo,Vincenzo Napoli, Domenico Zavettieri, Francesco Manti, Giuseppe Toscano, Gioacchino Ruggeri, Roberto Lamanna, Piero D'Aguì, Giovanna, Rosalia, Elisabetta, Mattiella, Angelo Scordo, Stefano Zirillo, Sonia Polo, Nino Minniti, Amilcare Mollica, Nino Mangiola & company, nelle vesti di oratore od uditore, non sono Danton, Marat e Robespierre.
La società non è suddivisa in tre ceti o classi sociali: nobiltà, clero e terzo stato. Il terzo stato… costituiva il 98% della popolazione ed era la classe maggiormente tassata, in quanto la tradizione monarchica francese prevedeva dei consistenti privilegi per la nobiltà e il clero. Questa presunta ala intellettuale della grecanicità reggina, non sta combattendo contro… la caduta dei prezzi agricoli della viticoltura; la siccità che aveva provocato una moria del bestiame; un pessimo raccolto che causò una grande crisi del pane; una gravissima crisi finanziaria; la riforma al sistema giudiziario e fiscale; nuove imposte che continuarono a gravare solamente sul terzo stato e non furono quindi in grado di contrastare il deficit del Paese, facendo aumentare il debito pubblico; l'abolizione dei diritti feudali per risollevare la loro situazione sociale ormai misera… Niente Luigi XVI; niente Maria Antonietta; niente Bastiglia da prendere …In comune (forse) per certi aspetti, c'è una nuova cultura; una sorta di nuovo Illuminismo, basata su tre principi fondamentali: razionalismo, egualitarismo e contrattualismo. Opporre i lumi della ragione, alle tenebre dell'ignoranza, non è mai anacronistico, né storicamente superato. Ma chi sono, che cosa vogliono questi giovani della new generation e meno giovani, che hanno scoperto il segreto dell'eterna giovinezza?
Cercare o ricreare l'identità grecofona, l'unità d'intenti, per ritrovare il bandolo della matassa, se non la bussola perduta. Vittime designate di pupari navigati, celati dietro le quinte ( ma non necessariamente; basta camuffarsi ed intrufolarsi tra la gente comune; 'immettere' quattro zanzare del genere Anopheles, in grado di inoculare il plasmodium malariae ed il gioco è fatto), che hanno seminato la zizzania per decenni; ed ora non sarà facile separare il grano dal loglio. Storicamente ci hanno provato gl'intellettuali di Bova, Bova Marina, Condofuri, San Lorenzo, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Africo, Bagaladi, Roccaforte del Greco. Travolti, dall'ignoranza ed analfabetismo strumentale e di ritorno imperante; se non dalla malafede e prevaricazione delle classi dominanti, che avevano tutto l'interesse politico, economico, sociale, morale e culturale, a tenere le masse, schiave, sottomesse, soggiogate, asservite, piegate e dominate; se non dalle loro stesse passioni; dal solismo, personalismo, individualismo soggettivismo e via dicendo. La seconda puntata della 'manifestazione culturale itinerante' ha avuto per teatro, la pista della struttura turistico-balneare, "La Perla Jonica", in territorio 'boviciano'.
Ci par di capire, che le finalità del movimento grecanico, siano riconducibili, intanto alla necessità di sensibilizzare le masse, ancora sotto l'effetto dei narcotici hi-tech…computer, i-phone, i-pod, i-pad, tablet; se non l'anestesia parziale dei mass-media, collegati con le moderne tecnologie. Terzo gradino dell'evoluzione umana, dopo il fuoco e la ruota, come ricordava Oscar di Montigny ("manager di un importante gruppo bancario italiano, nel quale lavoro dal 2000 e in cui attualmente ricopro sia la carica di Direttore Marketing e Comunicazione che quella di Amministratore Delegato della Corporate University (prima da me ideata e poi con i miei collaboratori realizzata") l'altra sera alla Confindustria di Reggio Calabria, gremita in ogni ordine di posti e stipata come le sardine in scatola. Ma la cultura, è refrattaria al canto delle sirene, delle distrazioni, dei diversivi, che non sono mai mancati, in ogni epoca della Storia. Questo assioma, spinge gli attori protagonisti del movimento grecanico, che non perseguono il culto della personalità, né soffrono rigurgiti di narcisismo e non hanno nessun libretto rosso nella zhongshanzhuang, a ricercare la strada maestra, senza brancolare nel buio …
" Nel mezzo del cammin di nostra vita/mi ritrovai per una selva oscura,/ché la diritta via era smarrita./Ahi quanto a dir qual era è cosa dura/esta selva selvaggia e aspra e forte/che nel pensier rinova la paura!Tant' è amara che poco è più morte/;ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,/dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte./…". Non devono realizzare nessuna rivoluzione culturale. Al massimo una rivoluzione copernicana, perché vogliono mettere al centro di tutto, l'attenzione generale, sullo stato disagevole della Zona Grecanica, l'ultima d'Europa, per certi aspetti vicina al quinto mondo. Forse, una cultura undergrond; una sorta di controcultura giovanile, alternativa e contrapposta alla cultura ufficiale (una rete di gruppi teatrali, laboratori artistici, cineclub, spazi sociali a gestione comunitaria, librerie, case editrici, riviste politiche e letterarie, etichette discografiche indipendenti, negozi di abbigliamento usato, circoli culturali), che ignora le istanze di questa…"Gioventù bruciata", non legata al cult movie hollywoodiano dei "ribelli senza causa" come… Jim Stark (James Dean) e Judy (Natalie Wood). Sebbene, qui, non c'azzecchi la Beat Generation, la cultura beat, il movimento studentesco, i figli dei fiori ed il movimento hippy; e nemmeno Jack Kerouac…Bob Dylan, Joan Baez, Donovan. Qui, non c'è un progetto di costruzione di una "società parallela". Intanto, ci sono dei giovani, per l' anagrafe ed altri per spiritualità, che vogliono mettersi in discussione. Dicono che la forza del dialogo sposti le montagne. Vero è che la ricchezza del dialogo, risieda nella diversità delle opinioni.
La conservazione reazionaria, non può convivere con il rinnovamento. Un ossimoro, che ha dilaniato intere generazioni. Non potest servire duobus dominis. L'ala intellettuale grecanica, combattuta dalla dicotomia predetta, è alla riscoperta della coscienza morale, dell'identità culturale perduta; se non della quadratura del cerchio. Come se avesse un ruolo, nell'opera di Italo Svevo "La coscienza di Zeno"… il protagonista, proviene da una famiglia ricca e vive nell'ozio ed in un rapporto conflittuale con il padre, che si rifletterà su tutta la sua vita. Nell'amore, nei rapporti coi familiari e gli amici, nel lavoro, egli prova un costante senso di inadeguatezza e di "inettitudine", che interpreta come sintomi di una malattia. In realtà, solo più tardi scoprirà che non è lui a essere malato, ma la società in cui vive. Nel mirino del movimento allargato dell'Area grecanica, ci sono anche gl'ignavi: i peggiori nemici della cultura, della civiltà e del sapere. Il padre Dante, li ha relegati in una bolgia infernale speciale…costretti a correre dietro un'insegna, punzecchiati da uno sciame di vespe inferocite che gli punzecchiavano le chiappe…dannati che durante la loro vita non agirono mai né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte. Homo graecanicus, fauna in estinzione? Ancora resiste come la foca monaca. Sebbene i segni: diaspora, isolamento, anonimato, insensibilità culturale e morale, ecc., ci siano tutti. Questi moderni cavalieri della tavola rotonda (il rango più elevato della corte di re Artù) hanno promosso un loro codice comportamentale; in parte, contingente con quello del monarca in questione…:Mai oltraggiare o compiere omicidio; Evitare l'inganno; Evitare la crudeltà e concedere pietà a chi la chiede; Soccorrere sempre le dame e le vedove; Non abusare mai di dame e vedove; Mai ingaggiare battaglia per motivi sbagliati quali amore e desiderio di beni materiali; Mostrare una fede incrollabile in qualsiasi situazione; Il bene comune, deve essere difeso contro il potere e la povertà combattuta ovunque. Per questo deve conoscere ed evitare il male e la vanagloria del mondo. Domenico Salvatore
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E Brunilde chiese, come ogni mattina…"Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Sempre Biancaneve, no! Non mi dire ch'è ancora lei!". Sempre la Magna Grecia, no. Non mi dire ch'è ancora lei! Nessuno shamano, nella sua capanna di frasca, ha agitato amuleti, talismani, ossicini e cenere, a piedi nudi "testa cornuta" e costume paglierino. Non c'entrano la macumba ed il voodoo, eppure la 'Zona Grecanica', sembra vittima d'un sortilegio malefico. Ma sì, la terra di Pitagora di Samo; Alcmeone di Crotone; Filippo di Medma; Nosside di Locri Epizefiri; Anassilao di Rhegion; Filippo di Medma; Zaleuco di Locri… Greci di Calabria…Rhegion, Reggio Calabria; Locri Epizefiri Portigliola; Kroton Crotone; Kaulon Monasterace; Sybaris Sibari (frazione Cassano allo Ionio) Petelia Strongoli; Krimisa Cirò; Hipponion Vibo Valentia; Metauros Gioia Tauro; Medma Rosarno; Laos Santa Maria del Cedro (frazione Marcellina); Thurii Thurio (frazione Corigliano Calabro);Temesa Serra d'Aiello;Terina Lamezia Terme; Scolacium Borgia…Zona Grecanica, prigioniera d'un sogno. Dice Gigi Finizio… "Qui seduto io aspetto maree /che in silenzio mi portino via/ prigioniero di questa realtà/ che non mi piace/ Come immobili vittime noi/
di violenze e di abusi che ormai/ sono stupide normalità/
adesso basta/ E' canterò per me inventando una folle speranza/ e canterò perchè nella musica io fuggirò/
e non cercatemi nelle pagine dei miei silenzi/
e non svegliatemi se sarò prigioniero di un sogno/
e quanto cielo io volerò/ Via, vado via da chi vende anche i sogni che ha/ via da chi compra la verità/ da chi non sa/
E non cercatemi scappo via dai rumori del mondo/ e non svegliatemi se sarò prigioniero di un sogno/ e come un eco io resterò/… "
Ed ancora Zona Grecanica od isola ellenofona, vittima d'un Mad Hatter …Uno dei nemici di Batman, era " Il Cappellaio Matto" ( Jervis Tetch); un personaggio dei fumetti creato nel 1948 da Bob Kane e Bill Finger. Un ingegnere talmente ossessionato dal libro "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie", che ha deciso di assumere l'identità del famoso 'Cappellaio Matto' del racconto. Un uomo, affetto da maniaco-depressione, sempre dentro e fuori dall'ospedale psichiatrico di Arkham, dove Batman rinchiude i criminali catturati. Un genio della tecnologia, che usa al servizio del crimine, creando dispositivi che controllano la mente di chi ne viene a contatto. In particolare, piazzate sulla testa della gente, ne annullano la volontà e li riducono a burattini schiavi di Tetch. Fuori di metafora, c'è una pattuglia di presunti intellettuali, che ha deciso di stuzzicare la cosiddetta intellighencija ufficiale. C'è l'intus legere, la capacità di raziocinio e di collegamento tra passato, presente e futuro? Intendiamoci…Federico Curatola, Mario Alberti, Pierpaolo Zavettieri, Fabio Macheda, Vincenzo Crupi, Giuseppe Rodà, Noemi Evoli, Pasquale Cara, Serena Minicuci, Antonio Stilo,Vincenzo Napoli, Domenico Zavettieri, Francesco Manti, Giuseppe Toscano, Gioacchino Ruggeri, Roberto Lamanna, Piero D'Aguì, Giovanna, Rosalia, Elisabetta, Mattiella, Angelo Scordo, Stefano Zirillo, Sonia Polo, Nino Minniti, Amilcare Mollica, Nino Mangiola & company, nelle vesti di oratore od uditore, non sono Danton, Marat e Robespierre.
La società non è suddivisa in tre ceti o classi sociali: nobiltà, clero e terzo stato. Il terzo stato… costituiva il 98% della popolazione ed era la classe maggiormente tassata, in quanto la tradizione monarchica francese prevedeva dei consistenti privilegi per la nobiltà e il clero. Questa presunta ala intellettuale della grecanicità reggina, non sta combattendo contro… la caduta dei prezzi agricoli della viticoltura; la siccità che aveva provocato una moria del bestiame; un pessimo raccolto che causò una grande crisi del pane; una gravissima crisi finanziaria; la riforma al sistema giudiziario e fiscale; nuove imposte che continuarono a gravare solamente sul terzo stato e non furono quindi in grado di contrastare il deficit del Paese, facendo aumentare il debito pubblico; l'abolizione dei diritti feudali per risollevare la loro situazione sociale ormai misera… Niente Luigi XVI; niente Maria Antonietta; niente Bastiglia da prendere …In comune (forse) per certi aspetti, c'è una nuova cultura; una sorta di nuovo Illuminismo, basata su tre principi fondamentali: razionalismo, egualitarismo e contrattualismo. Opporre i lumi della ragione, alle tenebre dell'ignoranza, non è mai anacronistico, né storicamente superato. Ma chi sono, che cosa vogliono questi giovani della new generation e meno giovani, che hanno scoperto il segreto dell'eterna giovinezza?
Cercare o ricreare l'identità grecofona, l'unità d'intenti, per ritrovare il bandolo della matassa, se non la bussola perduta. Vittime designate di pupari navigati, celati dietro le quinte ( ma non necessariamente; basta camuffarsi ed intrufolarsi tra la gente comune; 'immettere' quattro zanzare del genere Anopheles, in grado di inoculare il plasmodium malariae ed il gioco è fatto), che hanno seminato la zizzania per decenni; ed ora non sarà facile separare il grano dal loglio. Storicamente ci hanno provato gl'intellettuali di Bova, Bova Marina, Condofuri, San Lorenzo, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Africo, Bagaladi, Roccaforte del Greco. Travolti, dall'ignoranza ed analfabetismo strumentale e di ritorno imperante; se non dalla malafede e prevaricazione delle classi dominanti, che avevano tutto l'interesse politico, economico, sociale, morale e culturale, a tenere le masse, schiave, sottomesse, soggiogate, asservite, piegate e dominate; se non dalle loro stesse passioni; dal solismo, personalismo, individualismo soggettivismo e via dicendo. La seconda puntata della 'manifestazione culturale itinerante' ha avuto per teatro, la pista della struttura turistico-balneare, "La Perla Jonica", in territorio 'boviciano'.
Ci par di capire, che le finalità del movimento grecanico, siano riconducibili, intanto alla necessità di sensibilizzare le masse, ancora sotto l'effetto dei narcotici hi-tech…computer, i-phone, i-pod, i-pad, tablet; se non l'anestesia parziale dei mass-media, collegati con le moderne tecnologie. Terzo gradino dell'evoluzione umana, dopo il fuoco e la ruota, come ricordava Oscar di Montigny ("manager di un importante gruppo bancario italiano, nel quale lavoro dal 2000 e in cui attualmente ricopro sia la carica di Direttore Marketing e Comunicazione che quella di Amministratore Delegato della Corporate University (prima da me ideata e poi con i miei collaboratori realizzata") l'altra sera alla Confindustria di Reggio Calabria, gremita in ogni ordine di posti e stipata come le sardine in scatola. Ma la cultura, è refrattaria al canto delle sirene, delle distrazioni, dei diversivi, che non sono mai mancati, in ogni epoca della Storia. Questo assioma, spinge gli attori protagonisti del movimento grecanico, che non perseguono il culto della personalità, né soffrono rigurgiti di narcisismo e non hanno nessun libretto rosso nella zhongshanzhuang, a ricercare la strada maestra, senza brancolare nel buio …
" Nel mezzo del cammin di nostra vita/mi ritrovai per una selva oscura,/ché la diritta via era smarrita./Ahi quanto a dir qual era è cosa dura/esta selva selvaggia e aspra e forte/che nel pensier rinova la paura!Tant' è amara che poco è più morte/;ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,/dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte./…". Non devono realizzare nessuna rivoluzione culturale. Al massimo una rivoluzione copernicana, perché vogliono mettere al centro di tutto, l'attenzione generale, sullo stato disagevole della Zona Grecanica, l'ultima d'Europa, per certi aspetti vicina al quinto mondo. Forse, una cultura undergrond; una sorta di controcultura giovanile, alternativa e contrapposta alla cultura ufficiale (una rete di gruppi teatrali, laboratori artistici, cineclub, spazi sociali a gestione comunitaria, librerie, case editrici, riviste politiche e letterarie, etichette discografiche indipendenti, negozi di abbigliamento usato, circoli culturali), che ignora le istanze di questa…"Gioventù bruciata", non legata al cult movie hollywoodiano dei "ribelli senza causa" come… Jim Stark (James Dean) e Judy (Natalie Wood). Sebbene, qui, non c'azzecchi la Beat Generation, la cultura beat, il movimento studentesco, i figli dei fiori ed il movimento hippy; e nemmeno Jack Kerouac…Bob Dylan, Joan Baez, Donovan. Qui, non c'è un progetto di costruzione di una "società parallela". Intanto, ci sono dei giovani, per l' anagrafe ed altri per spiritualità, che vogliono mettersi in discussione. Dicono che la forza del dialogo sposti le montagne. Vero è che la ricchezza del dialogo, risieda nella diversità delle opinioni.
La conservazione reazionaria, non può convivere con il rinnovamento. Un ossimoro, che ha dilaniato intere generazioni. Non potest servire duobus dominis. L'ala intellettuale grecanica, combattuta dalla dicotomia predetta, è alla riscoperta della coscienza morale, dell'identità culturale perduta; se non della quadratura del cerchio. Come se avesse un ruolo, nell'opera di Italo Svevo "La coscienza di Zeno"… il protagonista, proviene da una famiglia ricca e vive nell'ozio ed in un rapporto conflittuale con il padre, che si rifletterà su tutta la sua vita. Nell'amore, nei rapporti coi familiari e gli amici, nel lavoro, egli prova un costante senso di inadeguatezza e di "inettitudine", che interpreta come sintomi di una malattia. In realtà, solo più tardi scoprirà che non è lui a essere malato, ma la società in cui vive. Nel mirino del movimento allargato dell'Area grecanica, ci sono anche gl'ignavi: i peggiori nemici della cultura, della civiltà e del sapere. Il padre Dante, li ha relegati in una bolgia infernale speciale…costretti a correre dietro un'insegna, punzecchiati da uno sciame di vespe inferocite che gli punzecchiavano le chiappe…dannati che durante la loro vita non agirono mai né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte. Homo graecanicus, fauna in estinzione? Ancora resiste come la foca monaca. Sebbene i segni: diaspora, isolamento, anonimato, insensibilità culturale e morale, ecc., ci siano tutti. Questi moderni cavalieri della tavola rotonda (il rango più elevato della corte di re Artù) hanno promosso un loro codice comportamentale; in parte, contingente con quello del monarca in questione…:Mai oltraggiare o compiere omicidio; Evitare l'inganno; Evitare la crudeltà e concedere pietà a chi la chiede; Soccorrere sempre le dame e le vedove; Non abusare mai di dame e vedove; Mai ingaggiare battaglia per motivi sbagliati quali amore e desiderio di beni materiali; Mostrare una fede incrollabile in qualsiasi situazione; Il bene comune, deve essere difeso contro il potere e la povertà combattuta ovunque. Per questo deve conoscere ed evitare il male e la vanagloria del mondo. Domenico Salvatore
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