Il 2 aprile 2013, i
Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un
decreto di sequestro a carico di GAIETTI Matteo[1] e nei confronti dei terzi interessati[2], emesso dal Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Misure di
Prevenzione, su richiesta del Procuratore Aggiunto dott. Michele Prestipino
Giarritta e dei Sostituti Procuratori dott. Rosario Ferracane e dott.ssa
Annamaria Frustaci della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Il
provvedimento ha riguardato imprese, conti correnti e beni immobili
riconducibili a GAIETTI Matteo, per un ammontare complessivo
di oltre 15 milioni di euro.
L’attività odierna, finalizzata all’individuazione dei patrimoni illecitamente accumulati dagli affiliati alla cosca di ‘ndrangheta “NASONE - GAIETTI”, trae gli elementi probatori dalle risultanze investigative dell’operazione “ALBA DI SCILLA”[3], con la quale i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, il 30 maggio 2012, avevano colpito la ‘ndrangheta scillese. Le attività investigative, svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale e coordinate dalla DDA reggina, avevano dimostrato l’attualità dell’esistenza della cosca “NASONE - GAIETTI” a Scilla, di delinearne l’organizzazione, la composizione e le gerarchie interne, nonché di individuarne gli obiettivi economici illecitamente perseguiti (in particolare la sistematica richiesta e riscossione del “pizzo” dalle numerose imprese impegnate nei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 SA-RC) e le strategie criminali pianificate per raggiungere con la forza di intimidazione del vincolo associativo tali obiettivi (nella specie attraverso danneggiamenti, incendi ed ogni altro atto di tipo intimidatorio all’interno dei cantieri delle ditte oggetto di estorsione).
Nell’ambito delle indagini, è emerso con tutta
evidenza che GAIETTI Matteo[4] riveste il ruolo di
organizzatore e promotore della cosca di Scilla e che:
a. ha
senza dubbio preso parte - unitamente a NASONE Domenico e Rocco, nonché a FULCO
Giuseppe - alle riunioni di vertice della cosca, nel corso delle quali sono
stati fissati tra l’altro i criteri e le modalità di ripartizione dei proventi
illeciti conseguiti;
b. risulta
proprietario di innumerevoli beni immobili, laddove tale ultima circostanza è
inequivocabilmente ricollegata da FULCO Giuseppe - poco dopo aver fatto cenno
alla suddetta spartizione dei proventi illeciti - al fatto che tali beni sono
stati ottenuti proprio impiegando per l’acquisto denaro provento di attività
delittuose (FULCO Giuseppe: Le case... le case... non è che le ha
comprate con la sua “valentizza” [con i suoi sacrifici, ndr]);
c. si occupa
personalmente della materiale consegna delle somme di denaro versate
periodicamente dalla cosca ai familiari di FULCO Giuseppe;
d. tiene
contatti, anche epistolari, con il detenuto FULCO Giuseppe, impegnandosi con
quest’ultimo a sollecitare NASONE Francesco alla dazione di ulteriori somme di
denaro.
Le successive indagini
patrimoniali hanno confermato le precedenti e recenti acquisizioni
investigative, dimostrando anche che il possesso e la riconducibilità in capo a
GAIETTI Matteo di un esorbitante ed ingiustificabile patrimonio (costituito da
immobili, attività commerciali e depositi di denaro) costituisce il frutto del
reimpiego del denaro illecitamente acquisito. Gli accertamenti hanno permesso
anche di ricostruire il modus operandi utilizzato da GAIETTI Matteo per celare
il possesso di questo illecito tesoro, accumulato in un ventennio di profitti
frutto della “promozione, direzione ed
organizzazione della ‘ndrangheta operante a Scilla e territori limitrofi”.
Si è dimostrato, infatti, che GAIETTI Matteo si è servito dei propri familiari,
intestando loro i beni, per eludere eventuali provvedimenti ablativi nei suoi
confronti.
Per giungere a tale risultato è stata ricostruita
con estrema cura la capacità reddituale di GAIETTI Matteo, la sua capacità di
spesa alimentata anche dai surplus conseguenti a investimenti finanziari, dalla
vendita di cespiti patrimoniali precedentemente acquistati o realizzati dallo
stesso GAIETTI Matteo, la disponibilità finanziaria frutto del ricorso al credito (nelle forme ordinarie e ipotecarie). In detto
contesto si è tenuto conto di tutte le entrate lecite, scandagliando la storia
imprenditoriale di GAIETTI Matteo, dal 1989 al 2011. Sotto altro fronte sono state ricostruite tutte le
uscite del proposto: le spese che ragionevolmente il proposto ha dovuto
affrontare per provvedere al sostentamento di sé stesso e del suo nucleo
familiare (avvalendosi dei parametri elaborati dall’ISTAT calibrati in base al
numero progressivo dei componenti il nucleo familiare, al contesto territoriale
di riferimento, alla tipologia di attività esercitata); le spese per gli
acquisti di beni mobili e immobili, per l’edificazione di diversi complessi
immobiliari, le spese accessorie per imposte, registrazioni di atti, spese
notarili, spese per oneri concessori demaniali e no, le uscite per investimenti
finanziari e le
spese voluttuarie (viaggi, soggiorni in hotel, ristoranti, crociere, spese al casinò
di Saint Vincent, documentate dagli estratti conto delle carte di credito) dal 1989 al 2011.
Dall’analisi dei dati così acquisiti, risulta che la
somma dei componenti positivi e negativi del reddito conduce ad un valore
negativo per 965.238,70 euro.
In sintesi, GAIETTI Matteo ha effettuato spese per quasi un milione di
euro che non trovano alcuna giustificazione nei redditi e nelle disponibilità
finanziarie documentate del proposto. A fronte di introiti documentabili, al netto delle
spese di mantenimento, per 716.789,00 euro circa,
GAIETTI Matteo ha effettuato spese per 1.682.028,00 euro circa.
Si rileva, altresì, che fino al 2005 il saldo scalare tra componenti
positivi e negativi ha sempre avuto saldo negativo. Tale circostanza significa
che fin dal 1989, e fino al 2005, tutto ciò che ha acquistato GAIETTI
Matteo è stato acquistato con il concorso di liquidità di origine allo stato
non identificata, che non trova giustificazione nei redditi leciti del soggetto.
Analoghi approfondimenti sono stati effettuati
anche nei confronti dei terzi interessati, accertando che gli stessi non
avevano la disponibilità per acquistare quei beni che risultano cointestati a
GAIETTI Matteo che è il reale proprietario degli stessi.
Emblematica a tal proposito è la vicenda relativa alla donazione del Bar - tabacchi ubicato in via Matteotti n. 43 di Scilla. Gli
accertamenti, infatti, hanno consentito di dimostrare anche questa volta che il vero dominus
dell’attività commerciale, prima intestata a GAIETTI Rocco, poi da questi
inspiegabilmente donata al nipote DELORENZO Rocco, sia sempre stato
GAIETTI Matteo che in detta attività non riveste alcun ruolo formale e ciò
nondimeno gestisce di fatto.
GAIETTI Rocco, infatti, titolare di un’attività di
bar e tabacchi ubicata in zona centrale e su un’arteria principale di Scilla,
all’interno di un locale di proprietà, con moglie disoccupata e due figli
minori a carico, dona gratuitamente ad un terzo l’attività senza riservarsi
neanche il corrispettivo dell’affitto del locale e rimane a percepire redditi
per gli anni a seguire che sono ampiamente irrisori, costringendo il proprio
nucleo familiare a dover vivere con un reddito di assoluta povertà ed indigenza.
Tale
negozio si spiega, infatti, solo con la volontà da parte di GAIETTI di eludere eventuali provvedimenti ablativi in
tema di misure di prevenzione, poiché, pur avendo formalmente donato l’attività
di bar e tabacchi al nipote, ha continuato ad essere controllarla di fatto da GAIETTI
Matteo che è anche delegato ad operare sul conto corrente intestato a DELORENZO
Rocco.
Nell’esecuzione del provvedimento, per la prima
volta il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto l’intervento degli Ufficiali
Giudiziari, i cui compiti nelle fasi esecutive del sequestro sono stati
recentemente introdotti dal nuovo Codice Antimafia (art. 21 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159).
Il provvedimento ha interessato i seguenti beni per un
valore complessivo di oltre 15 milioni di Euro:
1.
Beni
intestati a GAIETTI Matteo
a.
Imprese
1.
Impresa
Individuale LIDO NETTUNO di GAIETTI Matteo, con sede
legale in Scilla (RC) via Marina Grande snc Codice Fiscale: GTTMTT69R22I537R.
Oggetto
sociale: Posa di ombrelloni, sedie sdraio, gazebo e pedalò e commercio su aree
pubbliche con somministrazione alimenti e bevande.
b.
Beni
immobili
1.
Fabbricato,
sito in Scilla vicolo Terzo di Via Umberto I nr. 24 piano 2 e 3, sub 2, cat.
A/3, consistenza 1,5 vani, sub 3, cat. A/3, consistenza 2,5 vani; sub 4, cat.
A/3, consistenza 4 vani.;
2.
Fabbricato sito in Scilla via
Provinciale per Melia, sub 2, cat. C/6 garage, consistenza 62 mq. piano T; sub
3, consistenza 5 vani, piano T; sub 4, consistenza 5 vani cat. A2;
3.
Fabbricato sito in Scilla via
Provinciale per Melia, sub 1, consistenza 5 vani, piano T Cat. A/3;
4.
Terreno, della
consistenza di 3 are 70 ca., Scilla (RC) località Fontanelle o Catalimita;
5.
Terreno della
consistenza di 2 are 60 ca., Scilla (RC) località Fontanelle o Catalimita;
6.
Terreno della
consistenza di 4 are 80 ca., Scilla (RC) località Fontanelle o Catalimita;
7.
Terreno della
consistenza di 1 ha. 68 are 90 ca., Scilla (RC) località Scrisi;
8.
Terreno della
consistenza di 5 are 10 ca., Scilla (RC) località Santa Croce o Pileci;
9.
Quota di ½
Terreno cat. Ente Urbano, contrada Pacì, piano T;
10. Terreno della consistenza di 16 are 30 ca., località
Jerafilico;
11. Terreno della consistenza di 95 are 96 ca.;
12. Terreno della consistenza di 72 are 90 ca.;
13. Terreno della consistenza di 31 are 32 ca.;
14. Terreno della consistenza di 38 are 90 ca, Melia di
Scilla (RC) località Fego;
15. Terreno della consistenza di 2 are 44 ca., località
Parco;
16. Terreno località Parco;
17. Terreno della consistenza di 4 are 80 ca., località
Boccata o Culumurdu;
18. Terreno della consistenza di 3 are 20 ca., località
Boccata o Culumurdu.
c.
Conti
correnti e prodotti finanziari
1. 2.501 azioni della Banca Popolare delle Province Calabre per un
valore attuale di euro 5.002;
2. deposito titoli intestato a GAIETTI Matteo, con controvalore
apparente a euro 1.642.
2.
Beni
intestati a GAIETTI Matteo e GAIETTI Rocco (fratello interessato) ma nella effettiva disponibilità di
GAIETTI Matteo
a.
Beni
immobili
1.
Fabbricato sito in Scilla via Matteotti
n. 43, Sub: 5-6-8-9-11-12-13-14-15-16-17-18 (costruito tra il 2007 ed il 2011).
3.
Beni intestati a
GAIETTI Matteo e VITA Giuseppa (madre interessato) ma nella effettiva
disponibilità di GAIETTI Matteo
a.
Conti correnti e prodotti finanziari
1.
3
Buoni postali fruttiferi:
-
di euro 2.500 emesso il
13/02/2008;
-
di euro 2.500 emesso il
13/02/2008;
-
di euro 2.500 emesso il
13/02/2008.
4.
Beni intestati a
DELORENZO Rocco (nipote interessato) ma nella effettiva disponibilità di
GAIETTI Matteo
a.
Imprese
1.
Esercizio commerciale ubicato in Scilla
via Matteotti n. 43, intestato a DELORENZO Rocco, avente per oggetto: Bar-Caffè
giornali riviste periodici - prodotti tabella speciale tabaccai generi di
monopolio e ricevitoria lotto (P.I.
02415620802).
b.
Conti
correnti e prodotti finanziari
1.
c/c acceso presso la Banca Popolare del Mezzogiorno, filiale di Scilla,
intestato alla ditta DELORENZO Rocco, con sede in Scilla alla via Matteotti n.
43 (P.I. 02415620802).
5.
Beni
intestati a GAIETTI Rocco (fratello interessato) ma nella effettiva disponibilità di GAIETTI Matteo
a.
Conti correnti e prodotti finanziari
1. c/c acceso presso la Banca Popolare del Mezzogiorno filiale di
Scilla;
2. quote di € 25.000 di partecipazione alla Banca delle Province
Calabre.
Reggio
Calabria, 2 aprile 2013.
[1] GAIETTI Matteo, nato a Scilla (RC) il 22.10.1969,
ivi residente, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Reggio
Calabria.
[2] DELORENZO Rocco, cl. ‘82, nipote di GAIETTI Matteo, perché figlio della
sorella;
GAIETTI Rocco, cl. ’84, fratello di GAIETTI
Matteo;
VITA Giuseppa, cl. ’35, madre
di GAIETTI Matteo;
DELORENZO Angela, cl. ’83, nipote di GAIETTI Matteo, perché figlia della sorella;
DELORENZO Giuseppa, cl. ’84, nipote di GAIETTI Matteo, perché figlia della sorella;
MINNELLA Antonio, cl. ’85, nipote di GAIETTI Matteo, perché figlio della
sorella.
[3] provvedimento
di fermo
relativo al Procedimento Penale nr. 3345/2012 R.G. notizie di reato DDA, emesso in data
29.05.2012 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale - Direzione Distrettuale
Antimafia ed alla successiva emissione dell’ordinanza di convalida di fermo e contestuale
ordinanza di applicazione di Misura Cautelare nr. 3345/12 R.G.N.R. DDA e nr.
3034/12 R.G.G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria -Sezione dei Giudici per le
Indagini Preliminari in data 01.06.2012, nei confronti di BORZUMATO Arturo + 12, per associazione a delinquere di tipo
mafioso ed estorsione aggravata dall’aver favorito un
sodalizio mafioso.
[4] figlio
di GAIETTI Vincenzo, storico capo della cosca di Scilla già condannato con
sentenza passata in giudicato per il reato di cui all’art. 416 bis c.p..
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