Difficilmente un calciatore di 21 anni che gioca in Prima Categoria riesce a scalare la vetta del grande calcio.
Quando questo accade diventa un'impresa da incorniciare e lodare come un qualcosa di straordinario.
Ogni bambino che gioca a calcio sogna di diventare un campione, o
comunque un calciatore professionista, tutto fa parte della sfera dei
sogni che non può essere intaccata da nessuno, nella vita i sogni ti
danno la motivazione di andare avanti, qualsiasi essi siano.
Poi si sa, in pochi riescono ad emergere, tante sono le insidie
legate a questo mondo, anche essendo bravi sono tanti gli ostacoli da
superare.
Oggi vorrei raccontarvi la favola del giocatore che vedete a fianco, si chiama Mbaye Diagne e gioca nel Bra, Serie D girone A.
L'anno scorso l'ho seguito da vicino in quanto militava in Prima
Categoria nel Brandizzo, squadra alle porte di Torino, ammiravo con
piacere ogni sua giocata, la sua straordinaria potenza fisica, le sue
finte che mandavano in confusione le difese avversarie.
Diagne giocava per divertirsi, superava il suo diretto avversario
con una facilità estrema, a volte sembrava che si prendesse gioco di
lui, ma non era sfottò, era solo tecnica estrosa, talento, capacità
fisiche e psicologiche innate.
Dopo una quarantina di gol fatti e la vittoria del
campionato, Diagne approda al Bra in Serie D, un grande salto direi. Non
avrei immaginato che anche in questa categoria il giocatore potesse
fare la differenza come l'anno prima, anche i tifosi del Bra non lo
sapevano, anche il tecnico non lo sapeva, infatti prima di dargli
fiducia sono passate molte settimane. Diagne per mettersi in mostra
doveva approfittare di pochi minuti che il tecnico gli concedeva a
partita quasi conclusa.
Ed è tutto partito da lì, da quel gol al novantesimo che a volte ti cambia la vita.
Da
novembre Diagne è diventato titolare inamovibile della formazione
cuneese, posto da titolare conquistato a suon di gol: sono infatti 13 i
gol fatti dal colosso africano.
Grazie al suo contributo il Bra occupa la prima posizione nel
girone A del campionato di Serie D, su Diagne hanno messo gli occhi
molte società di Serie B e A, le sue prestazioni non sono passate
inosservate direi, la favola di Diagne è pronta ad essere riscritta, il
titolo è già pronto.
Torino 30 aprile 2013 - Era il 21 gennaio quando
scrissi l'articolo che avete appena letto, 3 mesi intensi dove il bomber
del Bra ha messo a segno altre 10 reti guidando la propria squadra
verso la Lega Pro. Da domenica il Bra è ufficialmente tra i
professionisti, Due promozioni in due anni, proprio nella stagione del
centenario. Partendo con l´obiettivo salvezza e arrivando primi per
distacco. Con un giocatore cercato da mezza Serie A. Se Giacomo
Germanetti avesse profetizzato due anni fa tali risultati, l´avrebbero
preso per pazzo. E invece, adesso, il patron del Bra, si gode una
storica promozione tra i professionisti. I piemontesi, da domenica, sono
in Lega Pro.
Due promozioni in due anni, mica facile...
"Un
doppio salto: la Serie D mancava a Bra da 11 anni, siam riusciti a
riportarla in città e poi a compiere questo miracolo. Siamo arrivati con
la squadra vicina alla retrocessione in Promozione, adesso è in Lega
Pro. Non eravamo partiti per vincere il campionato. La nostra idea era
quella di disputare un torneo onesto, arrivando agevolmente alla
salvezza. Avevamo una buona squadra, costruita bene, unendo giovani di
belle speranze con giocatori di categoria. Poi è successo che da
matricola da tenere sotto osservazione siam diventati matricola
terribile e alla fine ci siamo confermati a livelli importanti. Arrivare
ai play-off, a inizio stagione, era un obiettivo difficile da pensare,
figuratevi il primo posto. Soprattutto perché nel nostro girone c´erano
squadre importanti e molto forti".
Se il Bra ha vinto il campionato il merito è
soprattutto del bomber Diagne che grazie ai suoi 23 gol ha guidato i
piemontesi verso la C2. Che il giocatore proveniente dalla Prima
Categoria fosse corteggiato da mezza Serie B era noto da tempo, oggi la
grande sorpresa, la news che non ti aspetti: Mbaye Diagne è un
giocatore della Juventus, e pensare che quando a novembre chiamai i
dirigenti della Reggina per proporlo a Lillo Foti, codesti mi risero in
faccia.
Questo è il calcio.

Rosario Ligato
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