“Del progettato rapimento del proprietario di "Canale 5", ha dettagliatamente parlato ai giudici di Locri Franco Brunero, trentasei anni, il rapinatore di San Maurizio Canavese, che faceva parte della banda ma poi ha deciso di collaborare con la giustizia e che, con le sue ricche rivelazioni, ha messo nei guai don Stilo, affermando, anche nel confronto diretto con il sacerdote di Africo, di averlo visto ad un vertice di mafia.”
“LA 'NDRANGHETA VOLEVA RAPIRE BERLUSCONI”
Quella notizia apparsa su “La Repubblica” a firma di Pantaleone Sergi, uno dei grandi esperti del fenomeno ‘ndrangheta, vecchia di trent’anni, (12 agosto 1984) diventata “improvvisamente” un tormentone su internet. Erano dei boss della ‘ndrangheta. Mammasantissima della Vallata dello Stilaro (da Monasterace a Bivongi)
Domenico Salvatore
REGGIO CALABRIA - C' era un piano per rapire il finanziere Silvio Berlusconi. Lo avevano elaborato e discusso i capi della cosca Ruga-Musitano-Aquilino (quella cui sarebbe collegato don Giovanni Stilo, il sacerdote di Africo in carcere per associazione a delinquere di tipo mafioso). Era stata fissata pure la cifra del riscatto: venti miliardi, non una lira in meno. Un grosso affare, che doveva impegnare praticamente tutti i quarantotto membri della banda e mobilitare tutte le varie "succursali" dell' anonima sequestri della zona ionica reggina. Del progettato rapimento del proprietario di "Canale 5", ha dettagliatamente parlato ai giudici di Locri Franco Brunero, trentasei anni, il rapinatore di San Maurizio Canavese, che faceva parte della banda ma poi ha deciso di collaborare con la giustizia e che, con le sue ricche rivelazioni, ha messo nei guai don Stilo, affermando, anche nel confronto diretto con il sacerdote di Africo, di averlo visto ad un vertice di mafia. Anzi, ha aggiunto che don Stilo in quell' occasione disse di poter intervenire, con il pagamento di trecento milioni da versare a un alto prelato e a un giudice di Cassazione, per far rivedere la sentenza che condannava definitivamente il boss Cosimo Ruga per il sequestro dell' industriale torinese Mario Ceretto. Brunero è diventato per i magistrati locresi una fonte di notizie molto importante, e l' ordinanza di rinvio a giudizio della cosca Ruga firmata dal giudice istruttore Jelasi ne è una prima conferma. Ma Brunero, che ha spiegato tutti i segreti dell' anonima sequestri della zona ionica reggina e ha arricchito di particolari inediti episodi già parzialmente noti ai magistrati inquirenti, non è il solo "pentito" ad aver parlato di don Stilo con il dottor Ezio Arcadi il quale ha fatto arrestare il sacerdote-faccendiero. Ieri don Stilo se n' è stato tranquillo nel carcere di Locri. Il dottor Arcadi ha sospeso infatti per ora gli interrogatori. "Ci sono molte carte da guardare e da organizzare prima di proseguire, penso lunedì, con le contestazioni a don Stilo", ha spiegato il giudice. L' indagine istruttoria, che si prevede avrà tempi lungi, dovrebbe comunque essere a una svolta, anche perchè voluminosi nuovi dossier sono arrivati al magistrato che aveva richiesto atti istruttori a varie questure italiane. Dopo la pausa e dopo il nuovo interrogatorio di domani si prevede comunque che il difensore di don Stilo, l' avvocato Michele Murdaca, inoltrerà le sue richieste immediate per la libertà o per gli arresti domiciliari del proprio assistito. Nel frattempo, il giudice Arcadi dovrebbe avviare un' indagine parallela sull' istituto "Serena Juventus" di cui don Stilo è fondatore e preside. C' è il sospetto (secondo qualcuno le carte del magistrato sono più che sufficienti per dimostrarlo) che nell' istituto "Serena Juventus" siano state commesse irregolarità quanto meno nel "dispensare" diplomi a persone, provenienti da molte parti del Paese, senza che ne avessero titoli e meriti. Ma è un' indagine alla quale il magistrato almeno inizialmente potrà dedicarsi molto poco: le vicende di mafia hanno la precedenza.”Non sappiamo quali fili si muovano e chi ne sia il puparo, dietro il tormentone on line. Tuttavia è lapalissiano che il vero fenomeno, è il berlusconismo e Silvio Berlusconi in carne ed ossa. Un personaggio buono per tutte le stagioni, passate presenti e future. Ne abbiamo visti e conosciuti tantissimi in questi decenni. Mai come Silvio Berlusconi, il personaggio più discusso dell’intero pianeta; pure inseguito da almeno un centinaio di processi. nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna. Molti dei quali fasulli; e da intere legioni di giornalisti delle testate radiofoniche, televisive, carta stampata ed on line; non soltanto del nostro Paese. Anche questi, sono gli effetti della globalizzazione. Lungi da noi voler assumere la difesa d’ufficio per nessuno; e men che meno per Silvio Berlusconi. Non ne ha bisogno. C’è un esercito di avvocati, tutti di prima scelta e di prima grandezza, professori universitari, luminari del diritto, che lo fanno e sono ben remunerati. Ma non abbiamo di certo il paraocchi, come i cavalli. Chi ci conosce e ci segue da decenni sulle varie testate, lo sa bene. Non abbiamo padrini, né padroni. Lo abbiamo detto e ripetuto ad libitumm sino alla noia. E soprattutto lo abbiamo dimostrato. Scripta manent, verba volant. Ai finti smemorati pronti a fare demagogia e strumentalizzare con arte navigata, consigliamo il ripasso di vecchi motti e sentenze….memoria minuitur, nisi eam exerceas.
Tuttavia gli riconosciamo la qualità di statista. Questa è la nostra opinione. Non pretendiamo che venga spacciata per verità. Senza nulla togliere ai Napolitano, D’Alema, Pannella, Alfano, Casini, Amato, Prodi, Fini, Rutelli, Diliberto, Ferrero, Cesa, Nucara, Nencini. Per carità. Silvio Berlusconi (Milano, 29 settembre 1936) è un politico e imprenditore italiano, detto "il Cavaliere" in ragione dell'onorificenza di cavaliere del lavoro conferitagli nel 1977. Ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell'edilizia, fonte Wikipedia. Nel 1975 ha fondato la società finanziaria Fininvest e nel 1993 la società di produzione multimediale Mediaset. Nell'ottobre dello stesso anno ha lanciato il movimento politico di centro-destra Forza Italia] strutturatosi nel gennaio successivo e confluito nel 2008 ne Il Popolo della Libertà.Eletto alla Camera dei Deputati nel marzo 1994, viene confermato nelle successive legislature. Ha ottenuto quattro incarichi da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006);[4] ed infine nella XVI (2008-2011). Con 3340 giorni nella carica di presidente del Consiglio, è il terzo politico italiano per durata complessiva al governo, il primo dell'Italia repubblicana ed inoltre ha presieduto i due governi più duraturi dalla proclamazione della Repubblica. Nella XVII, a seguito delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013, viene eletto per la prima volta senatore a Palazzo Madama.Secondo la rivista americana Forbes, con un patrimonio personale stimato in 6,2 miliardi di dollari USA Berlusconi è, nel 2013, il settimo uomo più ricco d'Italia e il 194º più ricco del mondo. Silvio Berlusconi è stato imputato in oltre venti procedimenti giudiziari, nessuno dei quali al momento si è concluso con una sentenza di condanna passata in giudicato.È il primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese. Il padre Luigi (Saronno, 1908 – Milano, 1989) era impiegato alla Banca Rasini, della quale nel 1957 divenne procuratore generale; la madre Rosa Bossi detta Rosella (Milano, 1911 – 2008) era casalinga, e in precedenza aveva lavorato come segretaria alla Pirelli. Dal loro matrimonio, oltre a Silvio, nacquero Maria Antonietta (Milano, 1943 – 2009), ex ballerina e Paolo (Milano, 1949), anch'egli imprenditore.
Palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi.Cresciuto nel quartiere Isola, in via Volturno, nel 1954 conseguì la maturità classica al liceo salesiano Sant'Ambrogio di Milano. Si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università Statale dove, nel 1961, si laureò con lode, discutendo una tesi in diritto commerciale con relatore il professor Remo Franceschelli. La tesi, intitolata Il contratto di pubblicità per inserzione, fu premiata con cinquecentomila lire dall'agenzia pubblicitaria Manzoni di Milano. Dopo la laurea, non svolse il servizio militare. Nel 1964 conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 1940), che sposò il 6 marzo 1965 e dalla quale ebbe in seguito i figli: Maria Elvira detta Marina (Milano, 10 agosto 1966) e Pier Silvio (Milano, 28 aprile 1969). Nel 1980, al Teatro Manzoni di Milano conobbe l'attrice Veronica Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 1956), intraprendendo subito con lei una relazione extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa della Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano. Nel 1985 Berlusconi divorziò da Carla Dall'Oglio e ufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel 1990, dopo la nascita dei figli: Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988). Il 2 maggio 2009 Veronica Lario ha annunciato di voler chiedere la separazione. Nel dicembre 2012 la sentenza di separazione non consensuale depositata al tribunale di Milano pone fine al matrimonio con la Lario e fissa a 3 milioni di euro mensili l'assegno di mantenimento che Berlusconi dovrà versarle. Tuttavia, gli avvocati difensori del Cavaliere hanno presentato ricorso contro la decisione dei giudici sulla sentenza di primo grado e tale richiesta, è stata resa nota e formalizzata nel marzo 2013Nel 2012, Berlusconi si è inoltre fidanzato con Francesca Pascale, showgirl napoletana di 28 anni tra le fondatrici del club "Silvio ci manchi" e candidata alle elezioni provinciali del 2009 (anche se sin dal gennaio 2011 aveva dichiarato di avere una nuova compagna, pur non rivelandone l'identità)Dal 1974 Berlusconi risiede nella settecentesca Villa San Martino, acquistata da Annamaria Casati Stampa di Soncino, figlia ed erede dello scomparso marchese Camillo per tramite dell'avvocato Cesare Previti che sino alla emancipazione era stato suo tutore legale. La villa, passata di mano insieme ad alcuni terreni circostanti per 750 milioni di Lire, fu nel 1983 accettata dalla Cariplo come garanzia per un prestito di circa 7 miliardi di Lire. Nell'inverno del 1993, in seguito al vuoto politico che si era formato dopo lo scandalo di Tangentopoli, Berlusconi decide di scendere direttamente in prima persona nell'arena politica italiana. Dall'esperienza dei club dell'Associazione Nazionale Forza Italia, guidati da Giuliano Urbani e dalla diretta discesa in campo di funzionari delle sue imprese, soprattutto di Publitalia 80, nasce così il nuovo movimento politico Forza Italia, uno schieramento di centrodestra che, nelle intenzioni, deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra. Allo stesso tempo Berlusconi dà le dimissioni da alcuni incarichi di imprenditore presso il gruppo da lui fondato (affidando la gestione ai figli o a persone di fiducia e mantenendone la proprietà).L'eleggibilità di Berlusconi è anche oggetto di dibattito, in relazione all'articolo 10 della legge n. 361 del 1957, secondo cui «non sono eleggibili [...] coloro che [...] risultino vincolati con lo Stato [...] per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica». Nel luglio 1994 la Giunta per le elezioni (con la presenza di due terzi dei deputati) respinge a maggioranza tre ricorsi che lamentavano l'illegittimità dell'elezione di Berlusconi. La stessa questione verrà ridiscussa nell'ottobre 1996 dalla Giunta per le elezioni che, a maggioranza, delibererà di archiviare i reclami per "manifesta infondatezza". Domenico Salvatore
“LA 'NDRANGHETA VOLEVA RAPIRE BERLUSCONI”
Quella notizia apparsa su “La Repubblica” a firma di Pantaleone Sergi, uno dei grandi esperti del fenomeno ‘ndrangheta, vecchia di trent’anni, (12 agosto 1984) diventata “improvvisamente” un tormentone su internet. Erano dei boss della ‘ndrangheta. Mammasantissima della Vallata dello Stilaro (da Monasterace a Bivongi)
Domenico Salvatore
REGGIO CALABRIA - C' era un piano per rapire il finanziere Silvio Berlusconi. Lo avevano elaborato e discusso i capi della cosca Ruga-Musitano-Aquilino (quella cui sarebbe collegato don Giovanni Stilo, il sacerdote di Africo in carcere per associazione a delinquere di tipo mafioso). Era stata fissata pure la cifra del riscatto: venti miliardi, non una lira in meno. Un grosso affare, che doveva impegnare praticamente tutti i quarantotto membri della banda e mobilitare tutte le varie "succursali" dell' anonima sequestri della zona ionica reggina. Del progettato rapimento del proprietario di "Canale 5", ha dettagliatamente parlato ai giudici di Locri Franco Brunero, trentasei anni, il rapinatore di San Maurizio Canavese, che faceva parte della banda ma poi ha deciso di collaborare con la giustizia e che, con le sue ricche rivelazioni, ha messo nei guai don Stilo, affermando, anche nel confronto diretto con il sacerdote di Africo, di averlo visto ad un vertice di mafia. Anzi, ha aggiunto che don Stilo in quell' occasione disse di poter intervenire, con il pagamento di trecento milioni da versare a un alto prelato e a un giudice di Cassazione, per far rivedere la sentenza che condannava definitivamente il boss Cosimo Ruga per il sequestro dell' industriale torinese Mario Ceretto. Brunero è diventato per i magistrati locresi una fonte di notizie molto importante, e l' ordinanza di rinvio a giudizio della cosca Ruga firmata dal giudice istruttore Jelasi ne è una prima conferma. Ma Brunero, che ha spiegato tutti i segreti dell' anonima sequestri della zona ionica reggina e ha arricchito di particolari inediti episodi già parzialmente noti ai magistrati inquirenti, non è il solo "pentito" ad aver parlato di don Stilo con il dottor Ezio Arcadi il quale ha fatto arrestare il sacerdote-faccendiero. Ieri don Stilo se n' è stato tranquillo nel carcere di Locri. Il dottor Arcadi ha sospeso infatti per ora gli interrogatori. "Ci sono molte carte da guardare e da organizzare prima di proseguire, penso lunedì, con le contestazioni a don Stilo", ha spiegato il giudice. L' indagine istruttoria, che si prevede avrà tempi lungi, dovrebbe comunque essere a una svolta, anche perchè voluminosi nuovi dossier sono arrivati al magistrato che aveva richiesto atti istruttori a varie questure italiane. Dopo la pausa e dopo il nuovo interrogatorio di domani si prevede comunque che il difensore di don Stilo, l' avvocato Michele Murdaca, inoltrerà le sue richieste immediate per la libertà o per gli arresti domiciliari del proprio assistito. Nel frattempo, il giudice Arcadi dovrebbe avviare un' indagine parallela sull' istituto "Serena Juventus" di cui don Stilo è fondatore e preside. C' è il sospetto (secondo qualcuno le carte del magistrato sono più che sufficienti per dimostrarlo) che nell' istituto "Serena Juventus" siano state commesse irregolarità quanto meno nel "dispensare" diplomi a persone, provenienti da molte parti del Paese, senza che ne avessero titoli e meriti. Ma è un' indagine alla quale il magistrato almeno inizialmente potrà dedicarsi molto poco: le vicende di mafia hanno la precedenza.”Non sappiamo quali fili si muovano e chi ne sia il puparo, dietro il tormentone on line. Tuttavia è lapalissiano che il vero fenomeno, è il berlusconismo e Silvio Berlusconi in carne ed ossa. Un personaggio buono per tutte le stagioni, passate presenti e future. Ne abbiamo visti e conosciuti tantissimi in questi decenni. Mai come Silvio Berlusconi, il personaggio più discusso dell’intero pianeta; pure inseguito da almeno un centinaio di processi. nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna. Molti dei quali fasulli; e da intere legioni di giornalisti delle testate radiofoniche, televisive, carta stampata ed on line; non soltanto del nostro Paese. Anche questi, sono gli effetti della globalizzazione. Lungi da noi voler assumere la difesa d’ufficio per nessuno; e men che meno per Silvio Berlusconi. Non ne ha bisogno. C’è un esercito di avvocati, tutti di prima scelta e di prima grandezza, professori universitari, luminari del diritto, che lo fanno e sono ben remunerati. Ma non abbiamo di certo il paraocchi, come i cavalli. Chi ci conosce e ci segue da decenni sulle varie testate, lo sa bene. Non abbiamo padrini, né padroni. Lo abbiamo detto e ripetuto ad libitumm sino alla noia. E soprattutto lo abbiamo dimostrato. Scripta manent, verba volant. Ai finti smemorati pronti a fare demagogia e strumentalizzare con arte navigata, consigliamo il ripasso di vecchi motti e sentenze….memoria minuitur, nisi eam exerceas.

Palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi.Cresciuto nel quartiere Isola, in via Volturno, nel 1954 conseguì la maturità classica al liceo salesiano Sant'Ambrogio di Milano. Si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università Statale dove, nel 1961, si laureò con lode, discutendo una tesi in diritto commerciale con relatore il professor Remo Franceschelli. La tesi, intitolata Il contratto di pubblicità per inserzione, fu premiata con cinquecentomila lire dall'agenzia pubblicitaria Manzoni di Milano. Dopo la laurea, non svolse il servizio militare. Nel 1964 conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 1940), che sposò il 6 marzo 1965 e dalla quale ebbe in seguito i figli: Maria Elvira detta Marina (Milano, 10 agosto 1966) e Pier Silvio (Milano, 28 aprile 1969). Nel 1980, al Teatro Manzoni di Milano conobbe l'attrice Veronica Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 1956), intraprendendo subito con lei una relazione extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa della Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano. Nel 1985 Berlusconi divorziò da Carla Dall'Oglio e ufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel 1990, dopo la nascita dei figli: Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988). Il 2 maggio 2009 Veronica Lario ha annunciato di voler chiedere la separazione. Nel dicembre 2012 la sentenza di separazione non consensuale depositata al tribunale di Milano pone fine al matrimonio con la Lario e fissa a 3 milioni di euro mensili l'assegno di mantenimento che Berlusconi dovrà versarle. Tuttavia, gli avvocati difensori del Cavaliere hanno presentato ricorso contro la decisione dei giudici sulla sentenza di primo grado e tale richiesta, è stata resa nota e formalizzata nel marzo 2013Nel 2012, Berlusconi si è inoltre fidanzato con Francesca Pascale, showgirl napoletana di 28 anni tra le fondatrici del club "Silvio ci manchi" e candidata alle elezioni provinciali del 2009 (anche se sin dal gennaio 2011 aveva dichiarato di avere una nuova compagna, pur non rivelandone l'identità)Dal 1974 Berlusconi risiede nella settecentesca Villa San Martino, acquistata da Annamaria Casati Stampa di Soncino, figlia ed erede dello scomparso marchese Camillo per tramite dell'avvocato Cesare Previti che sino alla emancipazione era stato suo tutore legale. La villa, passata di mano insieme ad alcuni terreni circostanti per 750 milioni di Lire, fu nel 1983 accettata dalla Cariplo come garanzia per un prestito di circa 7 miliardi di Lire. Nell'inverno del 1993, in seguito al vuoto politico che si era formato dopo lo scandalo di Tangentopoli, Berlusconi decide di scendere direttamente in prima persona nell'arena politica italiana. Dall'esperienza dei club dell'Associazione Nazionale Forza Italia, guidati da Giuliano Urbani e dalla diretta discesa in campo di funzionari delle sue imprese, soprattutto di Publitalia 80, nasce così il nuovo movimento politico Forza Italia, uno schieramento di centrodestra che, nelle intenzioni, deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra. Allo stesso tempo Berlusconi dà le dimissioni da alcuni incarichi di imprenditore presso il gruppo da lui fondato (affidando la gestione ai figli o a persone di fiducia e mantenendone la proprietà).L'eleggibilità di Berlusconi è anche oggetto di dibattito, in relazione all'articolo 10 della legge n. 361 del 1957, secondo cui «non sono eleggibili [...] coloro che [...] risultino vincolati con lo Stato [...] per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica». Nel luglio 1994 la Giunta per le elezioni (con la presenza di due terzi dei deputati) respinge a maggioranza tre ricorsi che lamentavano l'illegittimità dell'elezione di Berlusconi. La stessa questione verrà ridiscussa nell'ottobre 1996 dalla Giunta per le elezioni che, a maggioranza, delibererà di archiviare i reclami per "manifesta infondatezza". Domenico Salvatore
1 Commenti
DON STILO E' MORTO NEL 2008, BESTIA!!
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