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Gioia Tauro, il rigassificatore della discordia...facciamolo a Saline Joniche

L'occasione per bonificare e rilanciare un'area dotata di struttura portuale allo stato inutilizzata e sulla quale incombono ancora oggi i fantasmi della Liquichimica ossia di quella cattedrale nel deserto che agli inizi degli anni Settanta entrò in attività per un paio di giorni per poi essere chiusa e abbandonata

PINO BROSIO, CONSIGLIERE D’OPPOSIZIONE A NICOTERA, IL RIGASSIFICATORE DI GIOIA TAURO? FACCIAMOLO A SALINE JONICHE (RC)



NICOTERA. Il consigliere comunale d’opposizione Pino Brosio, tra il sagace e l’ironico, propone una nuova ubicazione per il tanto contestato rigassificatore: <La Lng Medgas lo costruisca a Saline Joniche>. Per l’esponente della minoranza, la “soluzione” proposta potrebbe accontentare tutti:< La Regione, probabilmente l'unico ente locale in  Italia a dire sì ad un progetto di tal fatta, non dovrebbe aver niente da ridire. Anzi, potrebbe essere  sfruttata l'occasione per bonificare e rilanciare un'area dotata di struttura portuale allo stato inutilizzata e sulla quale incombono ancora oggi i fantasmi della Liquichimica ossia di quella cattedrale nel deserto che agli inizi degli anni Settanta entrò in attività per un paio di giorni per poi essere chiusa e abbandonata.> Per l’esponente che siede tra gli scranni dell’opposizione, con ogni probabilità, non dovrebbe trovare niente da ridire neppure la Provincia di Reggio Calabria. E qui la provocazione lascia il posto al fine sarcasmo:< I presidenti dei due enti, Giuseppe Scopelliti, reggino purosangue,  e Giuseppe Raffa, originario di Melito Porto Salvo, entrambi profondamente convinti della bontà dell'opera, avrebbero la soddisfazione di veder nascere la struttura sotto il proprio naso per poi poterla coccolare con gli occhi, tutti i giorni. Mattone dopo mattone. Sviluppo, ricchezza e occupazione, opportunità oggi rifiutate con ostinazione da cittadini e amministratori della Piana, potrebbero andare a riversarsi su un'area meno problematica di quella gioiese e più produttiva sul piano elettorale e politico. Alla loro soddisfazione potrebbe aggiungersi quella di Lucio Dattola, presidente della Confcommercio reggina, oppure del capitano di vascello Antonio Ranieri, comandante della capitaneria di porto di Reggio Calabria, che sicuramente vedrebbe crescere il suo prestigio. L'elenco di chi potrebbe gioire per la fortuna di avere un rigassificatore a portata di canna del gas è incompleto, ma potrebbe tranquillamente allungarsi>. La nota continua all’insegna del sarcasmo:< Sul cambio di sito potrebbero non essere d'accordo i cittadini che da un paio d'anni sono in campo per urlare il loro no ad una centrale a carbone che, in questo caso, nessuno vuole, ma che pare sia ormai in dirittura d'arrivo grazie ai consistenti investimenti (anche qui oltre un miliardo di euro) di una società svizzera.> 

Da qui la sottolineatura:<Anche ai cittadini di Saline, ai quali va tutta la possibile solidarietà, hanno fatto un regalo inatteso e non richiesto. Anche a loro hanno promesso occupazione, sviluppo, ricchezza. Non hanno accettato il “pacco”. Ingrati. Ingrati e fortunati>. Per l’esponente di Nicotera Mediterranea in loro aiuto, infatti, potrebbero arrivare Scopelliti, Raffa e Dattola:< La centrale a carbone non la vogliono neppure loro. Potrebbero, però, spalancare le porte al rigassificatore pigliando due piccioni con una fava. Farebbero felici i cittadini della Piana orientati a rimanere nelle condizioni di attuale precarietà e a vivere di agricoltura, turismo e pesca. Nello stesso tempo, allevierebbero le preoccupazioni degli abitanti di Saline che vedrebbero accantonato il progetto della centrale a carbone portatrice di inquinamento a favore del rigassificatore, un impianto sicuro e per nulla nocivo alla salute!Senza scartare l'ipotesi che, volendo, potrebbero convivere tutti e due gli impianti.> D'altra parte, nell'area di Gioia Tauro c'è già da stare poco allegri. Convivono da tempo un megadepuratore, un inceneritore in via di raddoppio e una centrale a gas. Per Brosio c'è di più, difatti, realizzando il  rigassificatore nel porto di Saline Joniche, verrebbero meno i rischi di vedere navi metaniere attraversare lo stretto. Provenendo dalle coste tunisine o da qualsiasi altra parte potrebbero approdare tranquillamente sulla costa jonica meno frequentata e, quindi, meno pericolosa.  <Al momento, comunque,  un solo politico – ha concluso Brosio- sembra avere le carte in regola per fugare i timori dei cittadini di Saline e Gioia: Domenico Scilipoti! Tutto il resto è distrazione assoluta.>  . Anna Maria Tedesco




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1 Commenti

  1. La calabria è una regione altamente sismica e prima o poi una forte scossa dobbiamo aspettarcela, il rigassificatore non va bene ne a gioia ne a saline. pensate al futuro delle prossime generazioni, questi sarebbero mali inrimediabili.

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