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Ma la donna non era l'angelo della casa, la mamma dei nostri figli, la nonna dei nostri nipoti...

Franco Battiato Assessore al Turismo della Regione Sicilia, insulta le parlamentari, sarebbe meglio, aprire un casino

Parole in libera uscita, ma la donna, non era l’angelo della casa, la mamma dei nostri figli, nonna dei nostri nipoti…

Domenico Salvatore
 

Un putiferio indescrivibile, un pandemonio incredibile, una baraonda pazzesca. Ci si chiede, a che pro la ‘sparata’; le parole al veleno di Franco Battiato. Chi o che cosa possa aver istigato il personaggio della politica e della cultura, se non della musica, a pronunziare quelle parole in libera uscita al vetriolo. Non cercava una sponda, una vetrina, una passerella. Ma allora? Rivediamo insieme il lancio dell’Ansa…”26 marzo, 19:03''Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E' una cosa inaccettabile''. Lo ha detto il musicista Franco Battiato nel suo intervento al Parlamento Europeo in veste di assessore al Turismo della Regione Sicilia, parlando della compagine politica italiana Secondo Battiato sarebbe meglio che ''aprissero un casino''.Immediata la reazione del presidente della Camera Laura Boldrini:  "Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un'esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari. Da Presidente della Camera dei Deputati e da donna respingo nel modo più fermo l'insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall'oltraggio", afferma Boldrini in una nota.

"Prendo atto con dispiacere che la mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stato travisata e interpretata come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne,". Lo afferma Franco Battiato.Dello stesso tenore le parole del presidente del Senato, Pietro Grasso: "Non rientra nelle nostre competenze muovere passi in un certo modo - ha detto -ma senz'altro esprimeremo il nostro disagio presso il governatore della Sicilia per le frasi dell'assessore"."Le parole pronunciate dall'assessore Franco Battiato offendono le istituzioni e tutte le donne italiane": lo afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari opportunità, Elsa Fornero, sostenendo che al contrario un rappresentante delle istituzioni "dovrebbe essere d'esempio per tutti i cittadini e le cittadine". "L'espressione volgare utilizzata da un rappresentante delle istituzioni rischia di giustificare ed alimentare comportamenti discriminatori nei confronti delle donne, rendendole ancora una volta vittime di pregiudizi e di stereotipi", sottolinea Fornero, in una nota.

"Ricordo all'assessore Franco Battiato - prosegue il ministro - che con la violenza verbale non si costruisce nulla di positivo. Il dovere principale di un rappresentante delle istituzioni è quello di diffondere la cultura del rispetto verso chiunque, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali".Le frasi di Franco Battiato sulle parlamentari sono state stigmatizzate nell' Aula del Senato dal Pdl, Pd e Lista Civica che hanno sottolineato come in questa legislatura il Parlamento è più rosa. Alessandra Mussolini, all'inizio dei lavori dell' Aula, ha rivolto al presidente del Senato l'invito ad intervenire a tutela delle senatrici chiedendo le dimissioni di Battiato da assessore alla Cultura della regione Sicilia. "Le sue frasi - ha detto la senatrice del Pdl - sono gravissime e sono contro tutte le donne che già sono vittime del femminicidio". "Considero le parole dell'assessore siciliano - ha detto il capogruppo del Pd Luigi Zanda - molto gravi per le donne e le considero gravi anche come uomo. Sono frasi inaccettabili per la volgarità dell'espressione che è stata usata e inaccettabili anche da un punto di vista istituzionale perché il Parlamento é sempre stato il cuore della nostra democrazia e non possiamo permettere che venga trattato in questo modo". Per Lista Civica ha parlato Linda Lanzillotta che ha protestato per le "parole irresponsabili di una persona che più degnamente potrebbe tornare a fare il cantante"LA REPLICA DELL'ARTISTA –

"Prendo atto con dispiacere che la mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stato travisata e interpretata come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne - si è poi difeso Franco Battiato - e spiace altresì che la mia frase sia stata interpretata come una offesa "al Parlamento italiano attuale, per il quale ho stima, o per le donne, o al Parlamento europeo". "Era evidente che il riferimento era a passate stagioni parlamentari che ogni italiano di buon senso vuole dimenticare. Stagioni - aggiunge - caratterizzate dal malaffare politico, dal disprezzo per le donne e per il bene pubblico". "Dispiace, altresì, prendere atto che dopo un'ora e mezza di conferenza in cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo per ridare dignità e speranza alla Sicilia, sia passata una singola frase che ovviamente non poteva essere riferibile all'attualità". Per pari opportunità si intende un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale.

Ogni anno l’8 marzo, viene celebrata la festa delle mimose, comunemente intesa “La festa della donna”. Un riconoscimento, ancora molto sulla carta, della conquista dei diritti della donna. Le origini risalirebbero al 1908, quando un gruppo di operaie dell’industria tessile Cotton di New York scioperarono per protestare contro le condizioni in cui lavoravano. C’è poi la categoria sociale dei disabili, che hanno diritto alla salute, al lavoro, all'istruzione, ma anche alle agevolazioni fiscali, all'esenzione dai ticket, al riconoscimento dell'invalidità. La discriminazione basata su religione o convinzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali è proibita in tutta l'Unione europea poiché può pregiudicare il conseguimento degli obiettivi del trattato CE, in particolare il raggiungimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone. Le pari opportunità in generale. Oltre a quelle che vedono quale primo attore le donne, come genere a cui il principio di pari opportunità, si è inizialmente applicato, lo stesso si è esteso nel tempo ad altre forme di discriminazione, sia sessista che di altro genere. Nell'ambito delle discriminazioni sessiste, fonte Wikipedia, si segnala la battaglia sociale delle associazioni di genitori separati che vede in questo caso ad essere discriminati i genitori di sesso maschile e che ha portato alla definizione del principio di bigenitorialità prima e all'affido condiviso in seguito.

Altre forme di discriminazione che rientrano sotto un principio di pari dignità e opportunità riguarda i disabili e in generale ogni forma di discriminazione basata sull'età, sull'etnia, sulla fede, che nega per principio a una categoria di persone quei diritti che sono garantiti a tutte le altre, soprattutto nel campo del lavoro e della giustizia. Normativa comunitaria. Sin dalla sua creazione la Comunità europea, ha riconosciuto il principio della parità di retribuzione e, su questa base, ha sviluppato un insieme coerente di leggi mirate a garantire pari diritti in materia di accesso all’occupazione, di formazione professionale, di condizioni di lavoro e, in ampia misura, in materia di protezione sociale. La doppia valenza della trovata pubblicitaria di Franco Battiato. Perché, al di là dell’enunciato, stimola il dibattito, il dialogo ed il confronto, su un argomento di scottante attualità. La donna è indispensabile per l’uomo. Non per caso, il Padreterno, mise Eva, accanto ad Adamo. Matteo 19,3-12) In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: “Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. Domenico Salvatore

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