8 MARZO-Giornata Nazionale della Donna?
Il profumo di mimosa, stamattina ha svegliato dolcemente molte donne:le più fortunate;mentre altre, a quest’ora, si stanno preparando per una serata in discoteca o in pizzeria con le amiche. Altre invece, hanno i lividi negli occhi anche oggi; e, si chiedono chi siano, vittime della società forse o forse complici dei propri malfattori, che non hanno il coraggio di denunciare. Davanti a questo scenario, non ci resta che riflettere, ma è davvero un giorno di festa oggi? Forse per i fiorai e per i locali e i ristoranti! Siamo davvero arrivati all’emancipazione femminile oppure è solo un miraggio, un’ipocrita illusione di qualcosa che ancora è distante e irreale?!.Questi, i quesiti e le riflessioni in merito a questa giornata.
129 donne, pagarono le loro proteste con la vita e questo dovrebbe essere il simbolo della conquista delle pari opportunità, ma la nostra società non sembra essere pronta a rispecchiare questi valori. Molte, sono ancora le donne maltrattate, che subiscono violenze di ogni tipo, fisiche e psicologiche e molte altre donne le vittime della società. Ricordiamo Yara, Sara, Melania…alcuni dei nomi di quelle donne, che oggi di sicuro non festeggeranno; ma, che sono testimoni di un mondo, dove la donna è ancora debole, vittima di abusi di ogni genere.
La storia di quelle dipendenti della città di New York, che volevano solo migliorare le proprie condizioni lavorative e che morirono a causa di una protesta,sembra essere un evento anacronistico. Ma oggi, le condizioni lavorative delle donne sono davvero migliorate? Che vantaggi hanno le donne? Hanno il diritto alla maternità, il periodo di astensione dal lavoro…ma questo non basta. E’ ancora lunga la lotta, la rivoluzione che occorre per dare dignità alla donna. Proprio attualmente, sono la categoria che ha maggiori difficoltà di occupazione. Le aziende ad esempio, non facilitano le condizioni delle mamme e spesso quest’ultime devono rinunciare a lavorare, perché gli orari di lavoro non coinciderebbero con le esigente dei figli, oppure in alcuni casi, sono le ditte stesse, che escludono la candidatura di una madre, consci che potrebbe assentarsi o portare avanti altre gravidanze...Da queste riflessioni, emerge la conclusione che la società lavorativa in cui viviamo non si adatta alle donne e alla loro natura di madre, anzi le ostacola. Percio’, dov’ è la tutela della donna? I progressi fatti? Siamo ancora nella condizione di dover protestare…ma forse, nessuno ci ascolterebbe. Siamo arrivate persino in Parlamento e questi successi, ci trasmettono il segno di aver conquistato le pari opportunità.
Eppure lì fuori stasera, in mezzo alle tante donne che festeggeranno nelle sale affollate, attorno a qualche showman, ci saranno tante donne che nascondono i segni di una libertà ancora violata, ci saranno donne con gravi difficoltà economiche, sociali e culturali. Si, ci saranno donne, che andranno a celebrare valori che non conoscono. Quasi contradditorio,ma alcune di esse chiederanno ai loro “padroni” il permesso per uscire per poi parlare di libertà e conquista di essa.
Ecco la giornata nazionale, simboleggiata da una mimosa, una giornata dove il nostro premio è un uomo mezzo nudo al centro di una pista da ballo; eppure per coloro che hanno garantito la sopravvivenza e riproduzione dell’essere umano, meriterebbero qualcosa di piu’. Ad esempio, il coraggio delle donne maltrattate; il coraggio di alzare il telefono; di ribellarsi; di far si che storie di questo tipo, non si ripetano piu’. Questa, sarebbe una conquista ancora maggiore di quella economica e lavorativa.
Gloria Salvatore
Il profumo di mimosa, stamattina ha svegliato dolcemente molte donne:le più fortunate;mentre altre, a quest’ora, si stanno preparando per una serata in discoteca o in pizzeria con le amiche. Altre invece, hanno i lividi negli occhi anche oggi; e, si chiedono chi siano, vittime della società forse o forse complici dei propri malfattori, che non hanno il coraggio di denunciare. Davanti a questo scenario, non ci resta che riflettere, ma è davvero un giorno di festa oggi? Forse per i fiorai e per i locali e i ristoranti! Siamo davvero arrivati all’emancipazione femminile oppure è solo un miraggio, un’ipocrita illusione di qualcosa che ancora è distante e irreale?!.Questi, i quesiti e le riflessioni in merito a questa giornata.
129 donne, pagarono le loro proteste con la vita e questo dovrebbe essere il simbolo della conquista delle pari opportunità, ma la nostra società non sembra essere pronta a rispecchiare questi valori. Molte, sono ancora le donne maltrattate, che subiscono violenze di ogni tipo, fisiche e psicologiche e molte altre donne le vittime della società. Ricordiamo Yara, Sara, Melania…alcuni dei nomi di quelle donne, che oggi di sicuro non festeggeranno; ma, che sono testimoni di un mondo, dove la donna è ancora debole, vittima di abusi di ogni genere.
La storia di quelle dipendenti della città di New York, che volevano solo migliorare le proprie condizioni lavorative e che morirono a causa di una protesta,sembra essere un evento anacronistico. Ma oggi, le condizioni lavorative delle donne sono davvero migliorate? Che vantaggi hanno le donne? Hanno il diritto alla maternità, il periodo di astensione dal lavoro…ma questo non basta. E’ ancora lunga la lotta, la rivoluzione che occorre per dare dignità alla donna. Proprio attualmente, sono la categoria che ha maggiori difficoltà di occupazione. Le aziende ad esempio, non facilitano le condizioni delle mamme e spesso quest’ultime devono rinunciare a lavorare, perché gli orari di lavoro non coinciderebbero con le esigente dei figli, oppure in alcuni casi, sono le ditte stesse, che escludono la candidatura di una madre, consci che potrebbe assentarsi o portare avanti altre gravidanze...Da queste riflessioni, emerge la conclusione che la società lavorativa in cui viviamo non si adatta alle donne e alla loro natura di madre, anzi le ostacola. Percio’, dov’ è la tutela della donna? I progressi fatti? Siamo ancora nella condizione di dover protestare…ma forse, nessuno ci ascolterebbe. Siamo arrivate persino in Parlamento e questi successi, ci trasmettono il segno di aver conquistato le pari opportunità.
Eppure lì fuori stasera, in mezzo alle tante donne che festeggeranno nelle sale affollate, attorno a qualche showman, ci saranno tante donne che nascondono i segni di una libertà ancora violata, ci saranno donne con gravi difficoltà economiche, sociali e culturali. Si, ci saranno donne, che andranno a celebrare valori che non conoscono. Quasi contradditorio,ma alcune di esse chiederanno ai loro “padroni” il permesso per uscire per poi parlare di libertà e conquista di essa.
Ecco la giornata nazionale, simboleggiata da una mimosa, una giornata dove il nostro premio è un uomo mezzo nudo al centro di una pista da ballo; eppure per coloro che hanno garantito la sopravvivenza e riproduzione dell’essere umano, meriterebbero qualcosa di piu’. Ad esempio, il coraggio delle donne maltrattate; il coraggio di alzare il telefono; di ribellarsi; di far si che storie di questo tipo, non si ripetano piu’. Questa, sarebbe una conquista ancora maggiore di quella economica e lavorativa.
Gloria Salvatore
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