IO NON SONO UN ESSERE UMANO CARO FRANCO BATTIATO MA TU SEI UNA DELUSIONE !
DIMMELO TU! TI MANCA IL CORAGGIO DI DEFINIRTI?
Ma i dervisci danzanti non ti appartengono.
di Pierfranco Bruni
Ebbene! Io sono uno, dei tanti o pochi, impresentabili, che ha votato
per la destra, perché la mia cultura, la mia formazione, i miei
autori, la mia vita è di destra. Sono una persona prima di tutto, ma
ciò detto oltre le metafore, sono uno dei tanti o pochi che "non
appartiene agli esseri umani" come ci ha classificato l'amante
dell'Oriente dei sufi, ovvero Franco Battiato.
Prendetevi paura perché non ho né timore né tremore di uno
impresentabile che non è, tra l'altro, un essere umano, quale io sono.
Dove siamo finiti caro Battiato e proprio tu che ti reputavi un
"soggetto" serio e da ascoltare con attenzione sei caduto nelle
briciole di un linguaggio comunista e nazista. Ho pietà per me per le
parole che hai pronunciato e oggi ti dico che ho un po' di vergogna di
me stesso per aver ascoltato e letto i testi di un uomo che ha nei
miei confronti una tale concezione - considerazione.
Hai mentito e continui a mentire nel nome dei sufi, della cultura
islamica, del mondo buddista. Perché chi proviene da queste lezioni
non pronuncia quelle parole. Lo dico con serenità. Continui a mentire
nel tentare di dettare insegnamenti. Mi rendo conto della fragilità
dell'essere umano.
Io che citavo i tuoi versi. Tutti non veri perché soltanto chi ha un
livore e anche un senso del ridicolo della storia può pronunciare le
parole che tu hai pronunciato. Questa destra italiana non presentabile
e non appartenente agli essere umani. Posso capire l'annunziatura
comunista di Lucia, pecorella smarrita e manzoniamente ritrovata, ma
il tuo linguaggio, mio caro Franco, è proprio un ferro battuto sui
tamburi del vento.
La tua poesia, se poesia è, (perché un orientale, l'amore per
l'Oriente, intreccia vita e poesia: non lo sapevi?) che fine ha fatto?
I tuoi rimandi a tutto un mondo tradizionalista occidentale ed
orientale, esoterico, musulmano e tibetano che strade stanno
percorrendo? Mi auguro che il sole e le nuvole di Parigi abbiano
dislocato altrove le tue alchimie verso piramidi rovesciate altrimenti
saresti non solo una delusione ma anche la fine di un viaggio. Il tuo
viaggio nelle parole vere.
Mi dispiace non tanto per me che ho letto e considerato i tuoi testi,
oggi li scaccerei dai miei passi dopo la marxista considerazione che
hai degli uomini come me, di destra senza alcuna conversione e senza
una Damasco da giustificare, ma con il difetto o vizio della coerenza
che appartiene agli Illuminati.
Mi dispiace per te.
Sì, perché chi segue i passi dei Maestri, si veste con la tradizione
dei Maestri e canta con le pause dei Maestri scivolare nella rozzezza
significa che sulla tua strada ci sono stati solo piccoli uomini e
cattivi maestri e quella storia che recitano i dervisci danzanti o i
monaci tibetani non ti appartiene, non è parte integrante del tuo modo
di essere. Forse solo del tuo modo di vestire, a volte, ma Proust la
pensava bene quando diceva che tutta la vita si muove sulla messa in
prova di un vestito nuovo.
Sei una delusione.
Ed io non sono uno di quelli che la patologia leggendaria vuole che si
offra l'altra guancia. Dopo il primo schiaffo reagisco. Magari con il
silenzio come sanno fare i veri guerrieri impeccabili o gli sciamani
del silenzio e dell'ascolto.
Ponendomi in ascolto, ti dico che sei stato irrispettoso a pronunciare
quella frase. E non porgendoti l'altra guancia, perché non meriti più
nulla, spezzerò tutti i tuoi cd e ne farò un falò. Un falò sotto la
luna come fecero i partigiani comunisti, raccontati da Pavese, della
vita di Santa. Così potrai finalmente accusarmi di nazista tanto sarei
pari alle parole che tu hai usato nei miei confronti. Ti pare poco?
Per me non esisti più. Lo so che te ne frega poco. Ma non esisti non
solo per la frase che hai pronunciato e non avresti dovuto per essere
tu un essere umano, e lo sei (vedi non faccio discriminazioni),
"Humanitas" ti dice qualcosa?, ma per aver spezzato una tradizione, la
tua tradizione, perché tu puoi mutare opinione, posizione,
atteggiamento ma ciò che hai scritto resta e allora rileggiti.
Forse lungo le vie dell'assessorato ti sei un po' smarrito. Questo te
lo devi proprio per ritrovare un certo "centro di gravità permanente".
Sei una delusione! Non raccontarmi e non raccontarti più nulla.
Con una frase hai spezzato la tua storia. Punto.
Il resto lo affido non ai tuoi danzatori sciamani, perché li hai
uccisi con quella frase, ma alla mia storia di impeccabile guerriero
di luce che pone al centro il cuore dell'uomo, della persona, della
speranza.
Tu resta non so dove. Fatti tuoi e dei tuoi desideri.
Io sono e resto di destra e quindi non sono un essere umano.
Tu non so cosa sei: un essere umano. Certamente! Ma se io dovessi
scegliere tra te e me non sceglierei te.
--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862
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