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Un piccolo pensiero ... per Don Cosimo Latella.

 Don Cosimo Latella.
E’ difficile salutare gli amici, soprattutto quando partono all’improvviso; ma i veri amici riescono ad ascoltarti anche quando si trovano da un’altra parte. Riescono perchè i veri amici sanno amare. Sanno capire ed entrare nel cuore. Sanno ascoltare e parlare ancora più forte di prima.

Di Vincenzo Malacrinò.


E tu, caro don Cosimo, sei partito senza dirci niente. Non hai voluto allarmare il mondo perchè sapevi bene che il tuo viaggio sarebbe stato piacevole. Volevi incontrare Dio e quando si parte per incontrare Lui, le valigie si preparano o in fretta o lentamente. Tu le hai preparare velocemente come era nel tuo stile fare e soprattutto. Sei partito in silenzio.

Quando si va nell’incontro con Dio, infatti, è necessario il silenzio e tu, che per anni lo hai servito sapevi bene come partire.

Senza niente o meglio con tutto, con tutto te stesso.

Vincenzo Malacrinò.
Ma sappi che quaggiù, sulla terra la gente piange perchè tu sei stato un prete che non è passato inosservato. Hai sempre lasciato il segno nella vita di molti. Hai lasciato il segno nella mia vita perchè se è vero come è vero che la nostra esistenza è rappresentata da una somma allora io ti devo dire che in me ci sono anche i tuoi numeri.

Sei stato prete vero perchè coraggioso e forte, desideroso di operare solo per la vigna del Signore. Hai lavorato, tanto e troppo, più del giusto ma tu eri fatto così e non c’era evento che ti potesse frenare.

Hai costruito ovunque sei stato con determinazione e costanza. Non ti sei tirato mai indietro e soprattutto eri sempre con la gente, con gli ultimi e con chi erano rigettati dalla società.

Hai rivoluzionato Montebello Jonico, nei lunghi ma brevi anni in cui hai svolto il tuo ministero. Hai rivoluzionato la gente e non hai mai esitato a stare accanto al braccio di chi cercava un appoggio.

I problemi degli altri erano i tuoi e la comunità la tua famiglia così come la Chiesa la tua casa.

Ricordo ancora i sacrifici per realizzare il tetto della Chiesa, quelli per il recupero della Chiesetta dedicata a San Leonardo ed ancora le catechesi per i giovani, agli adulti, alle coppie, agli anziani, ai catechisti e ai bambini. Le serate trascorse con tutto il gruppo dei catechisti perchè prima di parlare ai bambini, tu dicevi che dovevamo essere preparati. Ed avevi proprio ragione. Così come quando ci inviavi a seguire i corsi di formazione. Tutto. Tutto è servito.

Facevi questo non solo a Montebello ma anche a Masella dove il tuo sogno era di costruire una grande Chiesa. Ricordo ancora le "lotte" sociali. Quelle per riavere la guardia medica. Le serate trascorse a scrivere lettere con la tua moderna macchina da scrivere. Tutto questo perchè la gente la sentivi tua. La amavi e ancora la ami.

E poi, che dire del carnevale trascorso insieme ogni anno, delle feste in parrocchia ma soprattutto del tuo umorismo ed ottimismo. Sorridevi sempre.

Amavi la gente tanto da considerarla al pari della tua famiglia. Le celebrazioni erano sempre incisive e cariche di segni e le tue prediche dirette e senza mezzi termini. Entravi nel cuore di tutti. Questa è la verità. Eri sempre presente e sempre tra la gente, questa la grandezza del tuo essere sacerdote.

Ciò che hai fatto a Montebello poi lo hai continuato a fare a Melito e ancora a S. Leo. Non saresti stato don Cosimo se fossi cambiato. Eri un vulcano. Un vulcano di idee e di emozioni.

Eri il prete amico di tutti, schietto, diretto e senza mezze misure. Non conoscevi l’ipocrisia. Volevi fare, fare e fare. Tutto per Dio. Avevi il solo desiderio di portare più gente possibile, più giovani, più bambini accanto a Gesù.

Correvi sempre e non ti fermavi mai.

Per salutarti voglio usare una frase che mi hai insegnato quando ero ancora ragazzo. “Fai il bene e lascia cantare i passeri”.

Grazie per avermi insegnato il valore del bene.

Grazie Dio perchè mi hai dato la possibilità di incontrarlo ed ora che è in cielo con te donagli la grazia di abbracciarti per l’eternità.

E tu, caro don Cosimo, ricordati di noi. Prega non solo per noi ma per l’intera umanità.

Ti voglio bene.
Vincenzo



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