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Regione Calabria: Convocazione Consiglio regionale

Reggio Calabria, 05.01.2013 - "Considerata la difficile situazione che
si sta vivendo in tanti Comuni della Calabria, ho ritenuto urgente e
necessario dedicare al tema dello smaltimento dei rifiuti solidi
urbani nella nostra regione, la prima seduta consiliare dell'anno,
convocando l'Assemblea per venerdì 11 gennaio prossimo alle ore
14.00".
E' quanto rende noto il Presidente del Consiglio regionale Francesco
Talarico che sottolinea: "Il perdurare della crisi del settore, che
sconta indecisioni ed inefficienze da almeno un ventennio a questa
parte, ha portato al risultato - tranne poche realtà - di vedere
marcire per le strade dei nostri centri urbani tonnellate di rifiuti".
"Siamo tutti consapevoli del fatto - prosegue - che nessuno abbia in
mano soluzioni efficaci immediate per invertire in maniera incisiva
l'attuale stato delle cose, ma questo non può esimerci, come classe
dirigente politica calabrese, dall'affrontare in maniera decisa ed
improcrastinabile una questione che, senza i dovuti provvedimenti e
rimedi può provocare seri problemi di salvaguardia per la salute, ma
non solo".
"L'immagine dei nostri centri urbani invasi dai rifiuti rischia di
deteriorarsi ulteriormente, allontanando così il desiderio di quanti
hanno in animo di visitare la nostra terra e scompaginando ogni utile
tentativo messo in campo dalla Regione per attrarre turisti. Un altro
rischio, dunque, è quello di allargare ancora di più la distanza tra
la nostra offerta turistica e la domanda esterna cui è potenzialmente
diretta".
"Non credo sia questa la sede per addentrarmi nelle varie questioni
sottese alla situazione attuale né per analizzare nel dettaglio i
pericoli per la salute dei calabresi derivanti dal perdurare di tale
stato di cose. Ritengo tuttavia - aggiunge Francesco Talarico - che
ci siano tutte le condizioni per una inversione delle procedure che
finora non hanno portato, nonostante imponenti sforzi finanziari, agli
obiettivi sperati. Encomiabile - è doveroso ribadirlo - è stato fin
qui lo sforzo prodotto dall'Arpacal in tutte le sue componenti".
"Senza dubbio, quel che più auspichiamo - sottolinea ancora - è una
sempre maggiore presa di coscienza da parte di tutti del principio di
'sviluppo sostenibile', quello sviluppo in grado di soddisfare i
bisogni delle generazioni attuali senza compromettere lo stesso
diritto delle generazioni future. Tante sono le politiche che possono
contribuire a questo risultato: orientare le strategie e i sistemi di
produzione industriale perché le ragioni dell'economia possano
conciliarsi con le politiche ambientali; sostenere una drastica
riduzione dei consumi energetici, dell'uso di materie prime, della
produzione di rifiuti e delle emissioni inquinanti".
"Fondamentale poi è che nasca un nuovo concetto di rifiuto dal quale
si origina un nuovo ciclo vitale. Proprio dal corretto funzionamento
del 'ciclo' di raccolta, separazione, trattamento, dei rifiuti solidi
urbani, a mio avviso, potranno aprirsi strade nuove, già sperimentate
in altre realtà del Paese e dell'Europa. Percorsi che altrove
consentono di attualizzare elementi per uno sviluppo sostenibile
dell'economia, di salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente, capaci
di innescare virtuosi progetti di riutilizzo dei rifiuti solidi urbani
in grado anche di contribuire alla lotta contro la disoccupazione.
L'ottimizzazione del 'ciclo', inoltre, comporterà tutta una serie di
interventi di bonifica e di ripristino dei siti inquinati, evitando
così i richiami dell'Ue ed il pagamento di pesanti penali".
"Resta però tutta in piedi la fase emergenziale con la necessità,
quindi, di disporre di aree di discarica autorizzate ed a norma.
Contestualmente - aggiunge - non è più rinviabile la così detta 'fase
due', cioè, una imponente azione sul piano culturale e pedagogico che
sia la base di partenza per rivoluzionare i criteri di conferimento
dei rifiuti solidi urbani, a partire dalle famiglie. Qui, diventa
irrinunciabile il ruolo delle amministrazioni locali che, di concerto
con la Regione, devono scrivere una pagina nuova nel rapporto con i
cittadini affinchè ogni scarto sia possibilmente preselezionato,
diviso, ampliando così la facilitazione delle successive fasi di
trattamento. Si può fare e credo che anche i nostri concittadini
sapranno rispondere diligentemente a queste richieste poiché nessuno,
meglio di noi stessi, può decidere responsabilmente del nostro futuro.
Questo straordinario sforzo sinergico - conclude il Presidente del
Consiglio regionale - sarà il banco di prova su cui si misurerà la
nostra capacità di tenuta come comunità regionale e come Istituzioni
e, sono certo che i calabresi sapranno difendere il loro territorio
comprendendo le ragioni del nostro sforzo, aiutandoci a chiudere
definitivamente un capitolo che ha appesantito in modo insopportabile
la nostra stessa esistenza".

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