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Nicotera strappa l'autonomia scolastica a Limbadi che recrimina

Il day after, comunque, vede tutti i soggetti coinvolti, protagonisti di accesi interventi. Tra questi quello dell’assessore alla pubblica istruzione Pina Lapa, che non ha mascherato la soddisfazione per il risultato ottenuto:“Al di là dello scontro devo sottolineare
NICOTERA (V.V.) CONSERVA L’AUTONOMIA SCOLASTICA MA LIMBADI RECRIMINA…”VOLA VOLA VOLA VOLA LAPA PINA, NUVOLE DI PANNA SU NEL CIELO, BRILLA SULLA TERRA E SOTTO UN MELO”

NICOTERA. La partita a scacchi, grazie all’abile strategia dei giocatori, è stata vinta. Si tratta però di un risultato parziale. La partita conclusiva si giocherà sullo scacchiere politico regionale che dovrà sancire il verdetto finale. Una partita difficile che ha visto protagonisti non solo gli amministratori comunali, con in testa il primo cittadino Franco Pagano e l’assessore alla pubblica istruzione Pina Lapa, ma anche i consiglieri d’opposizione, i dirigenti scolastici,  gli studenti, i cittadini. La città ha visto riconosciuti i propri diritti in merito alla grande tradizione storica, sociale, e culturale del Liceo classico “B. Vinci”, vera e propria fucina letteraria ed umanistica. Non è stata approvata in toto la proposta avanzata con delibera del consiglio comunale ma è stata accolta con grande entusiasmo dei presenti, la richiesta di mantenere le due dirigenze.

La proposta licenziata mercoledì sera e che passerà  al vaglio del governo regionale, ha previsto, difatti, due dirigenze scolastiche per la città. 

La prima dirigenza scolastica andrà allo storico Liceo Classico “B.Vinci”(oggi in regime di reggenza) che avrà sotto la sua ala le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Limbadi,  ed ovviamente l’Itis “A.Russo” di Nicotera con un totale di 768 alunni. La seconda dirigenza sarà assegnata ad un istituto comprensivo, di cui faranno parte le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Nicotera e Joppolo, per un totale di  772  alunni. Per nulla trionfalistica la reazione  del sindaco di Limbadi, Francesco Crudo la cui dirigenza così amaramente conquistata, è stata strappata grazie ad un cambiamento di rotta del commissario Ciclosi che ha ridato la patria potestà agli istituti superiori nicoteresi. Il primo cittadino Franco Pagano non intende parlare di vittoria ma di scelte dettate dal “buon senso”.  Quello di Pagano è un giustificato sforzo per sterilizzare polemiche che sono state considerate naturali al pari delle rivendicazioni dei cittadini motivate da incontestabili ragioni storiche e numeriche.

Il day after, comunque, vede tutti i soggetti coinvolti, protagonisti di accesi interventi. Tra questi quello dell’assessore alla pubblica istruzione Pina Lapa, che non ha mascherato la soddisfazione per il risultato ottenuto:“Al di là dello scontro devo sottolineare l’importanza della scuola per il riscatto del territorio”. Ha poi ribadito le motivazioni che stanno alla base della richiesta delle due dirigenze: vastità  e centralità del territorio su cui confluisce un bacino di utenza allargato. E rilancia un appello:“Nicotera deve sapersi tenere la dirigenza, è infatti opportuno rilanciare e qualificare l’offerta formativa, la didattica va aggiornata, visto e considerato che sembra essersi fermata a 20 anni fa” . La riflessione nasce da un’amara constatazione: le iscrizioni ai  due istituti superiori nicoteresi sono in netto calo, da qui la necessità manifestata di rimodulare ed arricchire l’offerta formativa. Ed ancora la sottolineatura: “Per quanto concerne la conferenza di mercoledì, esprimo  grande compiacimento per l’epilogo.

Ciò rappresenta la vittoria di una comunità unita”. L’assessore parla di un senso di appartenenza risvegliato nella città che si è mostrata compatta e coesa nel momento in cui stava subendo un evidente torto: “I cittadini  hanno sentito il problema perché si è parlato della nostra storia e delle nostre tradizioni. C’è in noi un senso di unità, anzi Nicotera ha riscoperto il senso della propria unità”. Da qui l’auspicio: “ Spero che l’unione che si è vista nel consiglio comunale, il lavoro per una causa comune, la collaborazione tra maggioranza e opposizione, si possano vedere anche in altre situazioni”. Rientra quindi la protesta. Ma da palazzo Convento l’attenzione resta alta. Firmato l’armistizio, i cittadini di Nicotera depongono le armi, attendendo con trepidazione le decisioni del governo regionale. Anna Maria Tedesco

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