POLISPORTIVA MELITO SPRECONA E SFORTUNATA DOPO IL VANTAGGIO INIZIALE S’INABISSA, MA OSAMA IN ZONA CESARINI L’ACCIUFFA PER I CAPELLI
La classe operaia va in paradiso, ma sul più bello…ploff! Il sogno si spezza e deve rimettere i piedi per terra. Eppure il Loreto, ha lottato coi denti e con le unghie per questo successo esterno, costruito con una tattica sparagnina. Il mago della panchina assomiglia in qualche modo all’arcangelo Gabriele, perché comunque stava per dare un grande annuncio. Grande tifo passionale del signor Antonio Meduri, “dodicesimo uomo” in campo; un attempato attento dirigente (animato dalla tempra di “capitan Achab”, con la bandierina in mano; pardon granitico e con l’arpione in pugno, ritto sulla tolda del Pequod, pronto ad infilzare Moby Dick) che incuteva nei piccoli campioni della pelota bruzia, “anema e core”. Ragazzini della Via Paal, giunti sulla rive del Marosimone, con lo spirito di Giasone per conquistare il vello d’oro
Domenico Salvatore
MELITO PORTO SALVO (RC)- La selezione, anche previo invio di curriculum vitae all’indirizzo di posta elettronica Melitoonline@gmail.com, degli aspiranti…”colleghi”, sta procedendo bene. I risultati sono incoraggianti. Stiamo cercando dei giornalisti ambiziosi, giovani, dinamici, attrezzati di strumento tecnologico e competenze nell’uso del computer e delle macchina digitale, di entrambi i sessi, per avviarli alla carriera giornalistica. Non diciamo,” piccoli Indro Montanelli, Andrea Barbato, Enzo Biagi, Enzo Tortora, Alberto Ronchey, Camilla Cederna, Lietta Tornabuoni, Oriana Fallaci, di prima generazione; Lilli Gruber, se non una giornalista, sociologa, antropologa alla Anna Politkovskaja; o, Maurizio Costanzo, Michele Santoro, Enrico Mentana, Paolo Mieli, Eugenio Scalfari di seconda generazione e financo, come Giovanni Floris, di terza generazione. Lo status è fondato sul volontariato. Il giornale si sta misurando con il mercato. Il trend del marketing è incoraggiante. Un corso accelerato ‘sul campo’ per diventare giornalisti, dopo approfondito apprendistato. Non chiediamo compensi a nessun titolo. Il corso, “sul campo” è assolutamente gratuito. E nemmeno li diamo. Il direttore fa il volontariato da sei anni, perché ha in testa strani tarli. Tipo, quello di sognare un giornale popolare; se non ad azionariato popolare. Fatto, costruito, redatto cioè dal popolo, con il popolo, per il popolo.
Un’idea, (non sappiamo se chiamarla sogno o“chimera”, ma forse ‘utopia’ è il termine giusto), che ci frulla per la testa, da quando i nostri editori, Bruna Italia Massara e Luigi Palamara, bontà loro, ci proposero di fare il direttore della loro testata. Ma quando mai !?!?!?! Con tutti i giornalisti che ci sono in giro, proprio da noi, dovevano sbattere? E noi, (mancato dottore dell’Università degli Studi di Messina, maestro elementare in pensione), abbiamo deciso di portare la croce come il Cireneo. Lascia stare, che abbiamo collaborato con otto quotidiani, radio e televisione, periodici, agenzie di stampa…Cerchiamo giornalisti, disposti al volontariato. Tanti dirigenti di calcio, ciclismo, pugilato, basket, volley, sci, nuoto, atletica leggera calcio a 5, ci chiedono di ospitare le loro attività agonistiche sul nostro giornale. Lo facciamo volentieri. Tuttavia, non abbiamo il dono dell’ubiquità. Un giornale on line, come Melitoonline (Mnews.it), dev’essere tempestivo, in real time.
Chi accende un computer un i-pad, un telefonino digitale di terza e quarta generazione, chiede, esige, pretende, ordina e comanda di avere “subito”, il meglio del meglio. Non gl’interessano i: “se”, “ma”, “forse”. L’idea nostra, è quella di “mettere” a disposizione della gente, una squadra di giornalisti. In modo da avere per ogni Comune d’Italia (e del mondo; scusate l’immodestia e le pretesa; se non la presunzione; dateci pure del…vanesio, vanitoso, narciso, vanaglorioso,”pallone gonfiato” e visionario; dejà vu!) dei giornalisti, opportunamente disseminati equamente sul territorio. La finalità è, un servizio continuativo a disposizione del cittadino. Tutto e subito, sulla punta del dito indice. Ma in futuro, il dialogo con la tecnologia migliorerà. Daremo la voce ed uscirà lo scritto. Daremo lo scritto ed uscirà la voce. Sebbene i prototipi in circolazione, siano più che incoraggianti.
Ma ora parliamo della partita. Benchè sia necessaria una piccola premessa aggiuntiva. In passato, abbiamo seguito da vicino le imprese dei ragazzini in erba. Comprese le evoluzioni di Fabio Caserta, soprattutto nel campetto alla Marina, oggi Villa Comunale, calciatore palizzitano-melitese di serie A e B (in parte lo deve al sottoscritto, che segnalò a mister Tonino Russo, allora allenatore della Melitese (Nuova Melito) un mingherlino, assopito sulla tribuna; la panchina, era un…lusso). Venne a trovarci per la verità anche zio Gaetano Pace, chiedendo dello spazio sui nostri modesti canali d’informazione, quando Fabio, era senza squadra e senza contratto. Continuammo a scrivere di lui; a pubblicare le foto. Fermo restando che il merito sia tutto di Fabio Caserta. Per carità. Dei suoi sacrifici; della voglia di sfondare; di affermarsi. Senza questa qualità, non si va da nessuna parte.Vere abbuffate domenicali e ‘sabatali’, ma anche infrasettimanali. Poi il ‘buco nero’ del triangolo delle Bermude, ci ha ‘inghiottiti’, come gli aerei e le navi scomparse. Ma già allora (con le giovanili delle società maggiori, i famosi under) i dirigenti “pretendevano da noi uno spazio. La filosofia dei quotidiani, non lo prevedeva. Siamo stati pionieri, con il quotidiano “Giornale di Calabria” diretto da Giuseppe Soluri, oggi Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria. Grazie soprattutto al caporedattore Carlo Parisi, oggi Vicepresidente della Federazione Nazionale della Stampa. Non ci prese in giro, come altri fecero candidamente (il danno e la beffa). L’idea, non era farina del nostro sacco. Nasceva dalle necessità e dai bisogni delle società di calcio ( e non solo), che volevano dare visibilità ai loro sacrifici economici, fisici, spirituali e morali; ed a quelli delle famiglie, che in quelle società, avevano fiducia e stima. Abbiamo nella orecchie i risolini degli sconsiderati che ci beffeggiavano…”Domenico”, ma ora, t’interessi pure del calcio minore, giovanile, terza categoria, seconda categoria? Guarda caso, dopo alcuni anni, tutti i quotidiani, lo hanno fatto. Si sono adeguati. Scripta manent, verba volant! La partita va letta su due pagine. La prima, col giorno, a favore della squadra di casa, che si è “mangiato”, se non sgranocchiato, una serie incredibile di palle-goal. Passando dalla possibile goleada, all’incubo della sconfitta casalinga. La seconda, ‘al buio’, pardon alla luce artificiale, quando le tenebre, hanno ammantato la piccola valle del Marosimone. Ci siamo battuti sulle colonne della stampa e nei convegni ed assemblee per avere l’illuminazione. Non quest’offesa all’intelligenza, alla dignità ed al pudore. Dire che lo stadio sia al buio è forse esagerato, ma non siamo lontani. Va in vantaggio la squadra di mister Pippo Scordo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Il pallone sbuca da una selva di gambe e va a sbattere contro lo stinco di Mazzacuva, opportunamente piazzato come El Buitre-Emilio Butragueño, davanti al povero Lanza, che nulla può. Riequilibra Comi, dopo una sgroppata degna di Weah, con sciabolata in diagonale, che ha trafitto l’incolpevole Sgrò. Al 15° della ripresa, ospiti in vantaggio. Qui gladio ferit gladio perit. Lo stinco di santo, ce lo mette Molè, letteralmente sommerso dal capannello di compagni, che già prenotano Luciano Pavarotti alla …playstation:” Nessun dorma..all’alba vincerò!”; ed Antonio Meduri deve ricorrere al defibrillatore per prevenire lo scoppio del tappo della valvola mitralica. Mentre il trainer Gabriele Pezzimenti sale sull’ascensore delle Torri Petronas, diretto verso l’apostolo prediletto di Gesù Cristo. Mani sui capelli, urli e grida sulla tribunetta, scene di disperazione in campo. Va riconosciuto all’equipe locale la tenacia con cui ha inseguito, sognato e raggiunto il pareggio. Sia pure in zona cesarini, dopo aver sbattuto contro i pali e la traversa. Eroe del giorno il piccolo grande Osama, che nell’ultima azione utile, trova la fortunata deviazione, da due passi su un cross, che in pochi hanno visto. Una zona del campo dove si giocava a “mosca cieca”, a causa dell’insufficiente illuminazione. Osama, occhi di gatto, con un balzo felino s’avventa sulla sfera di cuoio e manda la panchina…tre metri sopra il cielo. Indescrivibile l’auforia degli hooligans e degli sficionados sulla tribuna, che seguivano col cuore in gola gli ultimi speranzosi istanti di partita. All’inferno e ritorno. Stavolta a disperarsi è il trainer ospite, novello Orfeo. Stava portando a casa la vittoria, ma all’ultimo istante si è girato e…l’incantesimo si è spezzato. Euridice, ploff! Ế scomparsa. Pardon la vittoria è svanita. Ma un pareggio fuori casa non è male. Fa morale ed allunga la classifica. Soprattutto fa esperienza. La cicala Melito ha cantato per tutta l’estate. La formica argentina Loreto, invece ha continuato ad accumulare cibo ed a portare pagliuzze per l’inverno. Giove Pluvio e suo compare Eolo, mitico re dei venti, non hanno infierito. Il pubblico, nonostante gli spifferi siberiani ammanniti da Barbabianca, si è divertito ed ha fatto il pieno di emozioni, che solo i piccoli sanno dare. Il calduccio del caminetto può aspettare;il sofà, gli arachidi, i semi di zucca, la calia ed i pistacchi possono attendere. Le partite sullo schermo piatto a cristalli liquidi, le partite, il computer ed il telefonino, pure. Domenico Salvatore
POLISPORTIVA MELITO-LORETO 2-2
P.Melito: Sgrò 7, Floccari 8, 5 Sapone 8, Familiari 8, Iacopino 9, Benedetto 8, Barreca 8, Ambrogio 9, Surace 8, Mazzacuva 8,5, Cilea 8,5
In panchina Stelitano, Cordopatre, Costarella, Gambino, Pansera, Osama, Laface
Allenatore, Filippo Scordo 8
Presidente, Maria Ventura 8
Loreto RC: Lanza 7, Ielo 10, Macrì 8, Sapienza 8, Sicari8, Megalizzi 8, Molè 9, Comi 9, Marcianò 8, Rullo 8, Leonardi 8
In panchina, Romeo, Campolo, Fortugno
Allenatore, Gabriele Pizzimenti 8
Presidente Antonio Meduri 8
Arbitro
Note, pomeriggio coperto, terreno di gioco ideale, angoli 5-4, rimesse laterali 19-14, calci piazzati 15-13
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