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Coni Calabria: Mimmo Praticò suona la carica

Martedì 22 gennaio 2013
Dai vertici del Coni nazionale input in favore della continuità:
"Poste le fondamenta per un grande futuro"
Coni Calabria: Mimmo Praticò suona la carica
Domani si vota per l'elezione del presidente regionale per il
quadriennio 2013/2016
REGGIO CALABRIA – Più che un bilancio, quello di Mimmo Praticò
presidente regionale del Coni, è un resoconto di quanto svolto durante
il suo doppio mandato in favore dello sport calabrese, quello tenutosi
questa mattina nella sede di Reggio Calabria. A certificarne la
produttività e sostenerne la continuità, due esponenti di rilevo del
Coni nazionale, i direttori dell'area Territorio e Promozione dello
sport, Maurizio Romano, e dell'area Gestione patrimonio e Consulenze
impianti sportivi, Francesco Romussi. Siamo alla vigilia delle attese
elezioni alla carica di presidente regionale per il quadriennio
2013/2016 che vedono candidati lo stesso Mimmo Praticò e Tino
Scopelliti.
Nel corso dell'incontro, il presidente Praticò ha ripercorso gli anni
difficili del suo doppio mandato partendo dall'insediamento "quando
trovai un settore abbandonato a se stesso, penalizzato
dall'inadeguatezza, soprattutto, di una legge obsoleta che ne
regolasse l'attività. Rinnovarla è stato un obiettivo primario durante
tutto il mandato. Della nostra bozza di legge – ha detto Praticò – se
ne appropriò un ente di promozione sportiva che, rivisitandola e
facendola sua, ottenne facile approvazione dentro la Giunta regionale
calabrese, più per la sue potenzialità propagandistiche che per la sua
funzionalità. Infatti, già dopo l'emanazione, la legge fu subito messa
in discussione, impugnata a causa di inesattezze, divergenze e
conflitti di competenze. Ciò nonostante, ci impegnammo per
migliorarla, ma non fummo ascoltati né coinvolti". Dal contributo
determinate che ha portato Reggio Calabria alla nomina, quest'anno ad
opera dell'ACES, di Città europea dello Sport all'organizzazione di
corsi e seminari con l'ausilio di emeriti professionisti, scaturisce
che quello della gestione Praticò è un programma portato avanti tra
mille difficoltà e spesso controcorrente. "In tempi in cui – ha
continuato Praticò – la sedentarietà e la cattiva alimentazione
aumentano a discapito della salute e delle tasche di tutti, abbiamo
ritenuto giusto investire nel progetto di Alfabetizzazione motoria
nella scuola primaria creando ben 120 nuove occupazioni. Abbiamo
fronteggiato grosse carenze del settore sportivo grazie ad un'intensa
attività di formazione, cercando di fare il meglio con il massimo
risparmio. Quanto non speso non è andato perso, ci spetta e lo
investiremo con criterio in un momento in cui il Coni a livello
nazionale opera dei tagli".
Ultima, ma non certo per importanza, la realizzazione della Scuola
regionale dello sport, a Gallina, fiore all'occhiello della gestione
Praticò. E proprio il responsabile dell'area Gestione e Patrimonio del
Coni, Francesco Romussi, in merito alla SdS Calabria, considera
"l'idea di unire una pluralità di attività come una mossa convincente
e ideale che sta diventando un modello di riferimento nazionale".
"Altre regioni – ha detto Romussi – considerano lo sport uno strumento
di veicolo sociale ed operano creando una rete che produce posti di
lavoro. Questo concetto è assente nella politica calabrese. Praticò ha
guardato bene al futuro, mi auguro di continuare a lavorare con lui".
Anche il responsabile dell'area Territorio e Promozione dello sport,
Maurizio Romano, auspica la rielezione di Praticò, il quale "ha saputo
porre le fondamenta per un concreto risollevamento delle sorti dello
sport regionale". "Occorre innovarsi nella continuità – ha detto
Romano – proprio come si vuole fare a livello nazionale con la
candidatura di Raffaele Pagnozzi".
Per Romano il resoconto del lavoro fin qui prodotto da Praticò è
positivo ed il pregio è di aver capito mosse importanti con largo
anticipo.
In vista delle imminenti elezioni, Mimmo Praticò si è mostrato
tranquillo, ma con un filo d'apprensione per le sorti dell'attività
sportiva: "Mi auguro possa essere un confronto leale, appunto
sportivo, nonostante abbia avuto notizia che il 70/80% degli aventi
diritto al voto siano stati contattati con promesse e pressioni di
ogni genere".

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