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Centro Democratico e il caso "Tromba"

Calabria. ''Centro Democratico''. Tabacci revoca incarichi a Enzo Tromba
Il presidente nazionale del ''Centro Democratico'' Bruno Tabacci, - secondo quanto  riporta un lancio dell'agenzia Asca - su indicazione dei responsabili elettorali nazionali Nello Formisano e Pino Bicchielli, in seguito ai gravi accadimenti che si sono verificati durante la consegna delle liste elettorali in Calabria, ha revocato tutti gli incarichi a Enzo Tromba e ha affidato la guida politica del movimento calabrese del ''Centro Democratico'' al prof. Fabrizio Criscuolo, che avra' anche il compito, nelle prossime settimane, di insediare il movimento nel territorio calabrese e di verificare quali strumenti a tutela dell'associazione possono essere esperiti.



Calabria. ''Centro Democratico''. La Replica di Enzo Tromba a Tabacci
Riceviamo e pubblichiamo
Ci sembra suggestiva e priva di ogni fondamento la decisione unilaterale di Bruno Tabacci di revocarmi la funzione di coordinatore politico elettorale del centro democratico a causa del suo mancato inserimento quale capolista alla camera tenuto conto che sulla presentazione delle liste non avevo ricevuto alcuna delega e ciò è verificabile dalla documentazione presentata presso l’Ufficio elettorale competente .

È noto, invece, per una veritiera ricostruzione della vicenda,che detta delega era in possesso dei rappresentanti della componente Tabacci del ''Centro Democratico'' e più specificatamente del responsabile organizzativo Pino Bicchielli e di Nello Formisano ,espressione della componente “Diritti e Libertà”. La delega per la presentazione delle liste in Calabria e le relative attività propedeutiche erano poi state affidate da Bicchielli e Formisano a persone di loro fiducia.

In questo quadro appare necessario chiarire e constatare come nell’ambito dell’alleanza elettorale fra il Centro Democratico e Diritti e libertà, quest’ultima in Calabria non ha espresso alcun candidato, né per la Camera dei Deputati, né per il Senato della Repubblica.

Su questi presupposti il mio agire politico nel nuovo partito,assunto formalmente in data 16 gennaio 2013 con il conferimento del ruolo di coordinatore politico-elettorale per la Calabria di Centro Democratico, si è contraddistinto per correttezza e trasparenza, mettendo in campo tutte le energie per radicare sul territorio un movimento che potesse contribuire alla vittoria del centrosinistra .

Devo registrare, però, come vecchi vizi dorotei vengano a galla ciclicamente e si è pensato bene di scaricare sulla mia persona le incapacità e le inadeguatezze di chi era preposto a livello nazionale alla funzione di amalgamare e rendere omogenee due culture politiche . Si è scelta la strada più facile senza individuare, ove ce ne siano, responsabilità precise per quanto è successo, certamente non riconducibili alla mia persona che, come detto, non aveva alcuna delega nella presentazione delle liste, né tantomeno poteva esercitare alcun potere di veto essendo ben altri delegati agli adempimenti di rito.

Mi domando,a questo punto, se la mia resistenza ,in fase di formazione delle liste, alla apertura ad alcuni esponenti politici del passato non abbia giocato un ruolo determinante per un provvedimento politico infondato e ingiustificato. La linearità dei miei comportamenti è stata indiscutibile e quanto affermato sulla vicenda mi porta a valutare se sussistano gli estremi per tutelare, nelle sedi più opportune, la mia dignità e onorabilità che, senza alcuna smentita, ho espresso negli anni sulla scena politica calabrese.

L’impegno per la Calabria , per quanto mi riguarda, anche se in forme diverse continuerà, ma, certamente non con chi cerca di scaricare le proprie incapacità e inadeguatezze sugli altri e dimostrando, così, scarsa affidabilità e capacità di leadership.

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