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Associazione 'Volontari Capitano Ultimo Onlus': a difesa dei più deboli.

Il 23 maggio 2009, nel giorno della ricorrenza della strage di Capaci, il capitano Ultimo e i suoi  amici combattenti costituiscono  formalmente l’associazione di volontariato sociale “volontari capitano Ultimo”.


Nel giorno in cui i sicari di RIINA hanno cercato di mettere fine alla lotta contro la mafia uccidendo chi la combatteva, noi nasciamo, costituendoci in un’associazione che avrà come ragione di vita la difesa dei più deboli lottando giorno dopo giorno, con le piccole cose, per diffondere tra i nostri giovani quegli ideali di legalità e di solidarietà che sono stati sono e saranno  la  bandiera dei soldati straccioni.
Il 23 maggio 2009, nel giorno della ricorrenza della strage di Capaci, il capitano Ultimo e i suoi  amici combattenti costituiscono  formalmente l’associazione di volontariato sociale “volontari capitano Ultimo” .
Raccogliamo ancora una volta l’ appello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa “  affinchè la nostra semplicità, i nostri sogni siano un nuovo Piave contro la mafia e l’ ingiustizia che l’ assolve.
La nostra sarà un’ azione sociale diretta, non mediata e non manipolata. Vi aspetto nelle periferie, nel degrado sociale e ambientale con l’ umiltà totale, con la dedizione totale per gli altri, con il coraggio totale di rifiutare privilegi e benessere.

” Siamo come la corsa delle stelle filanti , splendenti  nel buio,  dall’attimo dopo la partenza all’attimo che precede il  loro svanire”
Ultimo

L' ASSOCIAZIONE è un’ organizzazione di volontariato che persegue le finalità di:


- promozione della cultura della legalità, attraverso eventi culturali e azioni di sostegno sociale e di solidarietà;
- realizzazione, gestione e supporto di Case Famiglia e centri di Educazione Ambientale e di cura, tutela e ripopolamento della fauna;
- realizzazione e gestione di laboratori artigianali formativi a favore di soggetti deboli;
- organizzazione e gestione di eventi per la ricerca di fondi a favore di soggetti deboli e per beneficienza;
- interventi in aree problematiche per esigenze di protezione civile (terremoti, alluvioni, disastri ambientali, etc.).

Attualmente l’associazione è impegnata nella gestione della Casa famiglia per minori “Capitano Ultimo” che si trova a Roma in via della Tenuta della Mistica snc. Nella stessa area organizza incontri didattici e formativi di educazione ambientale e legale rivolti agli studenti delle scuole materne, primarie e medie di I° grado, nonché ai minori ospiti di case famiglia.

I nostri volontari sviluppano iniziative ed eventi di raccolta fondi a favore di soggetti deboli e organizzano corsi di formazione professionale a favore dei minori ospiti delle case famiglia affinchè, al raggiungimento della maggiore età, abbiano conseguito una propria autosufficienza culturale ed economica. Per le famiglie sono stati realizzati spazi e locali per eventi enogastronomici (3337554685 – 06/2252310) , dimostrazioni di volo dei rapaci diurni e notturni italiani ed un orto didattico .

Attraverso l’ impegno sociale e la solidarietà vogliamo togliere spazio vitale alla criminalità e al degrado sociale che la alimenta, aiutaci e lotta con noi.

Per contatti:

info@volontaricapitanoultimo.it
062252310


CAPITANO "ULTIMO"

“Capitano Ultimo” è il nome di battaglia di Sergio De Caprio, un Colonnello dei Carabinieri noto per essere l'Ufficiale che mise materialmente le manette, il 15 gennaio 1993, a Salvatore Riina.
In realtà, l’arresto del capo di Cosa Nostra non è che la più eclatante di una lunga serie di azioni portate a compimento da Ultimo conto la criminalità organizzata.

Ex allievo della Scuola militare "Nunziatella" di Napoli, completa la sua formazione presso l’Accademia militare di Modena e la Scuola Ufficiali di Roma.

Dopo la scuola chiede di essere mandato in Sicilia, dove presta servizio per due anni come Comandante della Compagnia di Bagheria. Quì nel 1985, a soli 24 anni, arresta i latitanti Vincenzo Puccio della famiglia mafiosa del quartiere Ciaculli – Croceverde Giardino di Palermo, responsabile dell’uccisione del Capitano Basile, e Antonino Gargano, braccio destro di Bernardo Provenzano.

L’anno successivo individua il rifugio dei superlatitanti Francesco e Giuseppe Madonia, anche loro responsabili dell’uccisione del Capitano Basile.  Altro arresto importante è quello del latitante Maurizio Puleo, ricercato per l’omicidio del Commissario di Polizia Giuseppe Montanta.      

Quella di Bagheria è un’esperienza per lui molto importante, anche per mettere a punto una strategia investigativa tutta sua, che lo caratterizza e lo porta ai numerosi successi investigativi ottenuti negli anni.

Dopo Bagheria viene trasferito a Milano, nel ROS - Raggruppamento Operativo Speciale, dove continua la sua azione contro la criminalità organizzata e dove, tra l’altro, arriverà a documentare le infiltrazioni mafiose nel Comune di Milano (1988/89 – amministrazione Pillitteri).

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