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Riaperta la Concattedrale “Madonna dell’Isodìa” di Bova

E' stata riaperta al culto, dopo oltre quindici anni di chiusura, la
Concattedrale "Madonna dell'Isodìa" di Bova Capitale Culturale dei
Greci di Calabria. La Cattedrale, a tre navate, è stata ricostruita
più volte a causa di varie calamità e conservò fino al 1572 il rito
greco, anno in cui ad opera del Vescovo Giulio Stavriano il rito
venne latinizzato. Il Vescovo Stavriano , trasferito a Bova il 19
marzo 1571 fino alla morte per peste nel 1577, inviò a Roma molti
libri liturgici greci tra cui il "Tipicon"oggi conservati alla
Biblioteca Vaticana e al Monastero di Grottaferrata.
E'auspicabile che le Autorità Ecclesiastiche e Civili operino
per la restituzione alla Diocesi di questo inestimabile patrimonio
librario che assieme agli "ori", ai "paramenti sacri"e altri" oggetti
sacri" devono dare vita, nella sede naturale del Palazzo Vescovile
(per troppo tempo dimenticato), al"Museo Diocesano" tanto agognato
dalla comunità bovese, capace di raccontare ai posteri "tutta" la
storia della Diocesi di Bova.

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