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Riordino delle province, i sindaci del vibonese ascoltati in prefettura

I sindaci dei comuni del vibonese in prima fila nel corteo che si è snodato oggi per le vie del capoluogo, per ribadire la loro posizione sulla legge di riordino e quindi sull’abolizione della provincia.

Prima tappa del corteo è stata proprio la prefettura di Vibo Valentia, dove sono stati accolti dal prefetto Michele di Bari, il quale, ascoltando le loro istanze, ha sottolineato che la materia non rientra nel novero delle attività dei prefetti, bensì in quella governativa «alla quale – ha detto – mi rimetto completamente».
Il rappresentante del Governo ha poi aggiunto: «Ciò che si chiede a noi è di essere attenti a tutto ciò che il territorio esprime e, in questo momento, quindi al significato delle fasce da voi simbolicamente consegnate», invitando i sindaci «a una matura responsabilità».
Al prefetto, inoltre, è stato consegnato un documento sottoscritto da tutti i primi cittadini della provincia, immediatamente trasmesso al Governo statale.



Abolizione Provincia. I sindaci consegnano le fasce al prefetto Di Bari.
Protesta simbolica dei rappresentanti dei Comuni che con il corteo si sono
fermati in Prefettura
I sindaci in prima fila in un corteo eterogeneo, in cui i volti degli studenti si sono alternati a
quelli di parlamentari, vescovo e sacerdoti, consiglieri regionali, amministratori, politici,
sindacalisti, presidenti di associazioni, lavoratori. Vecchi e nuovi, ex e non. Tutti in corteo,
dunque, per ribadire la posizione del Vibonese sulla legge di riordino e quindi
sull’abolizione della Provincia. Una «conquista» e non un «pennacchio» un modo per
ritrovare e rafforzare l ’ identità territoriale, per ribadirla e pretendere che venga rispettata.
E se le istanze del territorio non dovessero essere accolte i sindaci sono (sarebbero)
pronti a dimettersi. Una volontà plasticamente espressa con la simbolica consegna delle
fasce tricolore.
Un messaggio che il Vibonese ha affidato al prefetto Michele di Bari, perché una prima
tappa del corteo è stato proprio l’Ufficio Territoriale di governo. E proprio al Prefetto i
sindaci e il vice presidente della Provincia Giuseppe Barbuto hanno consegnato le fasce.
«Non vogliamo sub-prefetture e sub-questure, perché le “ truffe ” delle etichette non ci
interessano e non ci appartengono». Queste in sintesi le ragioni della protesta in
prefettura.
Dal canto suo, il prefetto Michele di Bari, nel sottolineare che la materia non rientra nel
novero delle attività dei prefetti, bensì in quella governativa «alla quale – ha detto – mi
rimetto completamente» ha però aggiunto:
«Ciò che si chiede a noi è di essere attenti a tutto ciò che il territorio esprime e, in questo
momento, quindi al significato delle fasce da voi simbolicamente consegnate».
E sul simbolicamente il Prefetto ha rimarcato l ’ accento invitando i sindaci «a una matura
responsabilità». Al Prefetto, inoltre, è stato consegnato un documento sottoscritto da tutti
i sindaci. Documento che il dott. di Bari già ieri ha fatto in modo finisse sul tavolo del
governo statale.
19 novembre 2012

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