PAKISTAN: 23 MORTI ATTENTATO SUICIDA, TALEBANI RIVENDICANO
KAMIKAZE CONTRO PROCESSIONE SCIITA - ISLAMABAD 22 novembre 2012 - I talebani rivendicano la
responsabilità dell'attentato suicida contro una processione
sciita ieri a Rawalpindi, nel Pakistan settentrionale.
Sale intanto a 23 il numero delle vittime come confermano no
le autorità locali che precedentemente avevano parlato di 16
morti. Tra i diversi attentati negli ultimi giorni in Pakistan
le vittime sono in tutto 35.
I talebani del gruppo armato Tehrik e Taliban Pakistan (TTP) hanno rivendicato anche l'attacco di ieri sera alla moschea sciita di Karachi che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre 16. Due bombe sono esplose a 40 minuti di distanza davanti al luogo sacro (Imambargah) nell'area di Orange Town dove erano radunati i fedeli. Il portavoce del Ttp, Ihsanullah Ihsan, ha detto ai giornalisti in una telefonata da una località sconosciuta che «gli attentati di Karachi e Rawalpindi sono stati compiuti dai nostri uomini. Coloro che appartengono alla comunità sciita sono infedeli e blasfemi e non li risparmieremo». Ha poi minacciato altri attentati in coincidenza con le celebrazione del mese sacro di Muharram.
I talebani del gruppo armato Tehrik e Taliban Pakistan (TTP) hanno rivendicato anche l'attacco di ieri sera alla moschea sciita di Karachi che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre 16. Due bombe sono esplose a 40 minuti di distanza davanti al luogo sacro (Imambargah) nell'area di Orange Town dove erano radunati i fedeli. Il portavoce del Ttp, Ihsanullah Ihsan, ha detto ai giornalisti in una telefonata da una località sconosciuta che «gli attentati di Karachi e Rawalpindi sono stati compiuti dai nostri uomini. Coloro che appartengono alla comunità sciita sono infedeli e blasfemi e non li risparmieremo». Ha poi minacciato altri attentati in coincidenza con le celebrazione del mese sacro di Muharram.
0 Commenti