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Melito, finiscono in ospedale due ciclisti

Melito di Porto Salvo (rc), ma "Guerra, Binda, Magni, Coppi, Bartali, Gimondi, Bugno, Moser, Pantani", cadono in galleria?


Sul posto la Polizia di Stato di Condofuri, diretta dal vice-questore aggiunto, Filippo Leonardo, per stabilire le cause: sono caduti, intono alle ore 09,00 abbagliati o tamponati?In loco, pure il 118, accorso in un attimo a sirene spiegate
MELITO PORTO SALVO (RC), DUE CICLISTI AMATORI, AL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE “TIBERIO EVOLI”, PER ESCORIAZIONI, CONTUSIONI ED ECCHIMOSI
Domenico Salvatore

Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) - La Galleria del Calvario una trappola al buio, la passione per le due ruote, il manto stradale difettoso, la segnaletica insufficiente, l’imprudenza traditora degli utenti della strada, l’euforia travolgente, la distrazione fatale, un guasto meccanico imprevedibile, un malore improvviso o che cosa? Questo, lo stabiliranno gli agenti della Polizia di Stato di Condofuri, intervenuti per soccorrere, stabilire la cause ed anche per regolare il flusso del traffico. Sebbene la domenica mattina, non sia ad alta frequenza.

 Non è  primavera, ma profondo autunno, cielo coperto e minaccia di acquazzoni, ma la passione spinge uno dei tanti gruppi di ciclisti, amanti delle due ruote (“amor ch’a nullo amato amar perdona”) ad una ‘sgambata’ in bici. Imperativo categorico del tempo libero e dello sport.I due malcapitati, se la caveranno per il rotto della cuffia, con qualche giorno di prognosi ed un pallido ricordo, da trasmettere a figli e nipoti; sicuramente agli amici del bar o del ritrovo. Poteva andar peggio, come purtoppo è successo; e più di una volta. Gli stessi compagni del gruppo hanno prestato il primo soccorso e recuperato ruota e bicicletta. Poi, tutti al Pronto Soccorso, per vedere come stiano “Franco & Peppe” . Inevitabile il contatto telefonico conj le famiglie, che sebbene rassicurate sono intervenute in città a bordo delle loro automobili. Scatta la solidarietà, ma anche il “giro” di telefonate, perché la comunicazione viene al primo posto…’Pronto? Avanti!’…sai che è successo?...Per caso il cronista si trova a passare da quelle parti.

La notizia c’è, e bisogna darla dice Luigi. Ed un noto giornalista…”Se ammazzano mio padre o mio fratello, prima do la notizia e poi, mi metto a piangere”. Dovere, ma anche diritto di cronaca. A volte, può fare piacere; se non, tornare ultre-gradita. Vedi il caso di tutte quelle vite a migliaia, forse a decine di migliaia, se non milioni, salvate dal ‘lancio’ della notizia sul metanolo letale; sull’acqua inquinata da atrazina, bentazone e molinate, oppure sui farmaci scaduti; se non sui cibi spazzatura (in Cina una bambina di undici anni, ha fatto una domanda imbarazzante ed il Governo è stato tentato di chiudere Google); il pollo e la bevanda alla diossina e così via. Altre, vedi scandali, comitati d’affari arresti di ‘ndrangheta e microcriminalità, narcos ecc. invece no. Le une e le altre, tuttavia, vanno date; questa, strictu sensu, si chiama deontologia professionale. Domenico Salvatore






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