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Massimo Donadi |
Le dimissioni, quindi, dovrebbero servire a sgomberare il campo da personalismi, visto che lo stesso Donadi parla della necessita' di avere un confronto "sulla rottamazione di Idv che Di Pietro sta scientemente portando avanti". L'obiettivo e' di avviare formalmente una discussione sul futuro del partito, senza dualismo Donadi-Di Pietro. Comunque sia anche oggi, nell'Idv, se le sono date di santa ragione. A partire dallo stesso capogruppo uscente: "Siamo al predellino de' noantri. La sua linea e la mia sono inconciliabili", ha detto Donadi parlando di Di Pietro e aggiungendo : "Vedremo quanti saremo, la nostra non e' una battaglia ma la guerra finale e io intendo combatterla fino alla fine". Donadi, tra le altre cose, ha anche raccontato che "Di Pietro e' venuto in una riunione annunciando lo scioglimento dell'Idv e portandoci il bozzetto di un nuovo simbolo di partito con scritto in mezzo 'basta'". Da parte sua, il fondatore del partito ha chiarito di non avere intenzione di sciogliere Idv, ma di essere pronto ad una collaborazione con Beppe Grillo.
DI PIETRO, CON GRILLO NESSUN ACCORDO ELETTORALE - BERSANI, SONO FUORI - Il Movimento 5 Stelle e' "fatto di persone giovani e capaci che noi apprezziamo, speriamo di collaborare per il bene del Paese all'interno delle istituzioni", ha detto l'ex magistrato spiegando che non si tratta di fare ''accordi elettorali'' con Grillo anche perche' "il progetto politico dell'Idv" resta quello di ''ricostruire un'alleanza programmatica di centrosinistra che ha come base la foto di Vasto". Pero' da quella che fu la foto di Vasto per Di Pietro non sono arrivati molti complimenti: "L'Idv che ha fatto una scelta, non siamo stati noi a rifiutarlo -ha detto Pier Luigi Bersani-. Con Monti, Idv ha via via compiuto una scelta che li ha messi in avvicinamento a punti di vista radicali, di opposizione e di attacco diretto al Pd. Era latente una scelta politica, quella di mettersi prossimi a queste posizioni 'para 5 stelle'". E pure Vendola non e' stato tenerissimo con l'ex Pm: "Mi spiace se Di Pietro prende la scorciatoia: costruire un progetto serio per l'alternativa e' faticoso, piu' facile e' la demagogia. Ma noi dobbiamo salvare la democrazia, l'impegno e' serio", ha detto il leader di Sel. Insomma, Donadi o no, per Di Pietro i nodi da sciogliere sono diversi se e' vero che i sondaggi come quello de La7 danno il partito in calo al 2,9%, il tutto mentre la discussione e' accesa: "Ci vuole un soggetto nuovo e all'Idv non basta cambiare nome", ha sentenziato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
IDV:DONADI, ANNUNCIATO A FINI DIMISSIONI DA CAPOGRUPPO - COSI' NESSUNA SCUSA, A RIUNIONE MERCOLEDI' CI SIA CONFRONTO VERO - ''Nel pomeriggio ho annunciato al presidente della Camera, Fini, le mie dimissioni da capogruppo dell'Idv''. Lo afferma Massimo Donadi, sottolineando che in questo modo ''nella riunione dei gruppi Idv nessuno possa'' strumentalizzare il tema per eludere'' il confronto ''sulla rottamazione di Idv che Di Pietro sta portando avanti''.
''E' una scelta che compio con serenita' e convinzione affinche' nella riunione dei gruppi parlamentari nessuno possa usare strumentalmente questo tema per eludere l'unico confronto veramente dirimente, quello sulla rottamazione di Idv che Di Pietro sta scientemente portando avanti'', spiega Massimo Donadi.
DI PIETRO'RIACCIUFFA'IDV,DONADI MOLLA GUIDA GRUPPO MERCOLEDI'LA CONTA; EX PM,MANOVRE CONTRO ME; PD,LUI SI E'ISOLATO (di Teodoro Fulgione) - Antonio Di Pietro vince il primo round contro Massimo Donadi. Il deputato veneto rassegna le dimissioni da capogruppo dell'Idv ma non si toglie i guantoni e promette ancora battaglia in vista della riunione intergruppo dei parlamentari in programma mercoledi'. E' una buona notizia per 'Tonino', messo alle corde nei giorni scorsi dalle polemiche per la puntata di 'Report' sulla gestione dei fondi da parte dell'ex pm ed in difficolta' per la 'spinta' al Quirinale da parte di Beppe Grillo. L'ex pm, curata la difesa con la presentazione dei dossier difensivi, torna all'attacco e giudica gli attacchi ricevuti come una manovra ''del sistema politico attuale''. Di Pietro punta il dito contro quella parte del Pd che - spiega - ''vuole accordarsi con l'Udc di Casini'' ed isolare l'Idv. Una tesi che Pier Luigi Bersani respinge in toto. Per il leader dei Democratici, infatti, ''dopo Monti, Di Pietro via via ha compiuto scelte verso posizioni radicali e fatto attacchi diretti al Pd''. L'Idv si e' avvicinata a ''posizioni para-Grillo''. Insomma, e' stato l'Idv ad isolarsi. La battaglia tra Di Pietro e Donadi, piu' che la conquista del partito 'tout court', rappresenta lo scontro tra due linee strategiche in vista del voto del 2013. Donadi vuole che il partito resti ''all'interno del centrosinistra'', in alleanza con Pd, Sel e, se necessario, l'Udc. E boccia qualsiasi apertura al Movimento a 5 Stelle. Di Pietro, al contrario, propone una ''rivoluzione dell'Italia dei Valori'', aprendo proprio al dialogo con i grillini ed i movimenti civili. Evidentemente questa opzione vedrebbe l'Idv fuori da una alleanza con i Democratici. L'ex pm, pero', ci tiene a chiarire che non sciogliera' il partito: con Grillo - aggiunge - ''speriamo di collaborare per il bene del Paese all'interno delle istituzioni''. 'Tonino' non convince, pero' Nichi Vendola. Il leader di Sel boccia l'ipotesi di dialogo con il M5S: 'Mi spiace - dice - se Di Pietro prende la scorciatoia. La via della demagogia e piu' facile ma noi dobbiamo salvare la democrazia''. Le due linee, quella di Di Pietro e quella di Donadi, si affronteranno mercoledi', quando tutti i 20 deputati e i 12 senatori si riuniranno per ''valutare la situazione politica''. Si trattera' di un vero e proprio 'redde rationem'. Un anticipo c'e' stato in giornata. I 'dipietristi' avevano gia' raccolto le firme per chiedere le dimissioni di Donadi da capogruppo, una richiesta che aveva esplicitato piu' volte il deputato Francesco Barbato. Proprio questo avrebbe spinto Donadi a dimettersi in modo - spiega lui stesso - che ''nella riunione dei gruppi nessuno possa strumentalizzare il tema delle dimissioni per eludere'' il confronto ''sulla rottamazione di Idv che Di Pietro sta portando avanti''. I 'donadiani' pero' latitano. Qualcuno nel 'Palazzo' ventila l'ipotesi che possano aver pesato molto le candidature per l'anno prossimo. Segno, comunque, in ogni caso, che la fazione sembra al momento poco organizzata. Tutte valutazioni pero' che mercoledi' saranno poste alla 'prova della conta'
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