1982-2012. Trentanni meravigliosi di una grande
avventura.
il 16 settembre dell'anno 1982 un gruppo di appassionati creava il CIRCOLO VELICO REGGIO, allo scopo
di dar vita ad una iniziativa che operasse ai massimi livelli dello sport
velico e con la certezza di avere un orizzonte di ampio e lungo respiro.
Cosi, infatti, è stato.
Il Circolo Velico Reggio compie
oggi trentanni, con la consapevolezza di
aver rispettato le attese dei suoi Fondatori.
Trentanni non sono molti , ma possono
essere una quantità notevole,
in relazione agli eventi che li hanno caratterizzati.
Uno dei meriti, che in questa
occasione ritengo doveroso riconoscere al Circolo Velico Reggio, e
quindi a tutti i soci, è costituito dalla capacità che ha avuto, in questo
periodo, di conservare l'impostazione spirituale originaria che ha ispirato i
suoi fondatori e che è, in breve, caratterizzata da una profonda sportività e
da un comune stimolo al miglioramento del proprio operato nel campo dello sport
della vela.
Questo merito è particolarmente
significativo se confrontato con
l'evoluzione dei costumi che ci ha accompagnato in questi anni, dove tutto è
stato messo in discussione e , spesso,
rigettato solo in base al concetto che il nuovo è meglio del vecchio.
Il Circolo Velico Reggio
ha saputo recepire quanto di meglio era
contenuto in questo slancio di rinnovamento, ma ha anche saputo adattarlo senza
traumi al suo spirito o meglio alla sua Tradizione.
Questo spirito è stato ormai
connaturato al Circolo, perché è stato sempre recepito con naturalezza e fatto
proprio da tutti i soci.
Il Circolo Velico Reggio è
divenuto in questi trentanni, un punto di riferimento di altissimo livello nel
panorama della vela italiana, conquistando per la sua indiscutibile capacità di
operare nel campo dello sport velico, per la sua qualità e quantità di
iniziative intraprese e portate a termine e per i risultati sportivi conseguiti
dai suoi atleti in campo nazionale e
internazionale.
Tutto ciò grazie al contributo di
tutti che ne hanno fatto parte in
questi 30 anni, dai Fondatori, per i quali proveremo sempre un senso di
gratitudine, alla più giovane leva, passando per tutti coloro che su tutti i
campi di regata, in questi anni hanno onorato il guidone del Circolo, la croce
amaranto su campo bianco, scudo del nostro protettore San Giorgio e non solo per i prestigiosi risultati
ottenuti, ma soprattutto per il loro comportamento etico.
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