ESEGUITI 4 ARRESTI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA
DIPENDENTI COSTRETTI A SOTTOSCRIVERE LETTERE DI LICENZIAMENTO
La Guardia di Finanza di Bergamo ha eseguito questa mattina quattro misure cautelari, su disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bergamo, delle quali due in carcere e due agli arresti domiciliari, nei confronti di tre soggetti di nazionalità italiana (R.G. di 58 anni, R.G. di 56 anni e M.G. di 58 anni) ed una persona di nazionalità russa (I.O. di 45 anni), tutti residenti nella bergamasca, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale perpetrati attraverso società operanti nel settore dell'edilizia residenziale.
Le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, avevano già portato nel giugno del 2011 al sequestro di beni immobili del valore di circa 4 milioni di euro per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, al riciclaggio ed alla sostituzione di persona.
Le ulteriori attività investigative hanno consentito di scoprire condotte criminose, successive alla commissione dei citati reati, finalizzate a sottrarre beni delle società a creditori ed all'Erario.
In particolare, il meccanismo fraudolento consisteva nel trasferire dalle società già sottoposte a sequestro ad altra intestata ad un prestanome, ma di fatto gestita dagli stessi indagati, tutti i contratti d'appalto aggiudicati.
DIPENDENTI COSTRETTI A SOTTOSCRIVERE LETTERE DI LICENZIAMENTO
La Guardia di Finanza di Bergamo ha eseguito questa mattina quattro misure cautelari, su disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bergamo, delle quali due in carcere e due agli arresti domiciliari, nei confronti di tre soggetti di nazionalità italiana (R.G. di 58 anni, R.G. di 56 anni e M.G. di 58 anni) ed una persona di nazionalità russa (I.O. di 45 anni), tutti residenti nella bergamasca, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale perpetrati attraverso società operanti nel settore dell'edilizia residenziale.
Le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, avevano già portato nel giugno del 2011 al sequestro di beni immobili del valore di circa 4 milioni di euro per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, al riciclaggio ed alla sostituzione di persona.
Le ulteriori attività investigative hanno consentito di scoprire condotte criminose, successive alla commissione dei citati reati, finalizzate a sottrarre beni delle società a creditori ed all'Erario.
In particolare, il meccanismo fraudolento consisteva nel trasferire dalle società già sottoposte a sequestro ad altra intestata ad un prestanome, ma di fatto gestita dagli stessi indagati, tutti i contratti d'appalto aggiudicati.
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