Editors Choice

3/recent/post-list

On.Nicolò: “Con il voto unanime del Consiglio regionale sul taglio ai costi della politica, la Calabria ha scritto una delle pagine di democrazia più significative”.

On. Alessandro Nicolò
Dichiarazione del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, On. Alessandro Nicolò.

Reggio Calabria 11 Ottobre 2012. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò.
“La decisione di ridurre  il numero dei consiglieri da cinquanta a quaranta e di limitare ad un massimo di otto i componenti della Giunta regionale ha una chiave di lettura ben oltre i calcoli di spesa e gli impegni finanziari che ne derivano. I risparmi sui costi di funzionamento della Regione saranno automaticamente rimessi alla valutazione del governo regionale con l’obiettivo di sostenere tutte le iniziative politiche e programmatiche utili per mitigare gli effetti della disoccupazione, soprattutto quella giovanile. La politica in Calabria disvela i suoi tratti migliori, il senso stesso della funzione di governo come azione utile per dare concreta speranza, soprattutto a chi vive nell’incertezza quotidiana. Il Consiglio regionale peraltro, già dalla scorsa legislatura,  ha avviato i processi di autoriforma, cammino che si è consolidato in questo biennio per fronteggiare una crisi che in misura maggiore attanaglia la Calabria. Quindi  a partire dalla sobrietà istituzionale praticata più che declamata, l’intento è anche attraverso i provvedimenti adottati stare vicino ai calabresi e non farli sentire soli e indifesi sotto la gelata della crisi. La politica, i partiti calabresi devono certamente riflettere, ma lo Stato e le sue articolazioni non possono soltanto manifestare il volto, pur necessario, della repressione, ma devono efficacemente agire in maniera sinergica sul piano sociale, aiutando la Calabria ad ammodernarsi veramente, a far si che le grandi opera infrastrutturali siano non solo decise, ma seguite fino al loro completamento. Diciamo la verità: ma è per colpa dei calabresi o dell’orografia del territorio,  se la Salerno-Reggio Calabria langue lì da decenni, a spizzichi e molliche? Ma ci voleva la bastonatura del New York Times  per capire che questa perenne cuccagna si sta consumando a carico della Calabria e del Mezzogiorno, con costi spaventosi per l’intera economia nazionale?
Come se non bastasse, la furia iconoclasta e dal sapore qualunquista che sembra volere spazzare via ogni assetto dello Stato, dopo i Comuni e le Province, spinge adesso le Regioni nel tritacarne mediatico, che qualcuno definisce ‘repubblichette’ senza controllo, come se le istituzioni non camminassero con le gambe e le idee degli uomini. Dietro tutto questo ‘pensiero nuovo’, sembra profilarsi l’idea mai sopita di chi non ha mai smesso di lavorare per riportare indietro le lancette della storia, di chi vorrebbe che da ora in poi, ogni euro destinato alle Regioni sia distribuito con criteri centralisti in nome del recupero dell’efficienza e della trasparenza. Un ragionamento, questo, che in tempi di crisi solletica ed istiga gli animi di chi è in maggiore difficoltà fino a dipingere il regionalismo come il più grande dei mali architettato dai Costituenti. E’ un modo di pensare gretto, nella sua lucidità, che affonda le radici nell’interesse dei grandi potentati economici nazionali legati alle esperienze dell’ex Cassa del Mezzogiorno, ai quali bastava mettersi d’accordo a Roma per decidere che fare in Calabria.  Lo ha detto bene il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, quando ha sottolineato il pericolo dell’esautoramento della nostra via allo sviluppo, che verrebbe dissolto dentro le così dette macroregioni, autentici elefanti istituzionali che segnerebbero si il tracollo del Sud. La Calabria, pur nella sua debolezza, è stata la prima Regione ad anticipare gli indirizzi del Governo per il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni. Un contributo dato in maniera consapevole e responsabile ma che rifiuta ogni facile qualunquismo ogni tentativo di indebolire il carattere di rappresentanza democratica del territorio”.   

Posta un commento

0 Commenti