Melito di Porto Salvo 25 ottobre 2012 - Lo sgombero del campo Rom di via Del Fortino è stato
portato a termine brillantemente nella mattinata di oggi, con l’abbattimento
delle baracche e l’avvio delle attività di bonifica dell’area. L’operazione
coordinata dal sindaco di Melito Porto Salvo, Gesualdo Costantino, si è svolta
in assenza di problemi di ordine pubblico, con le pattuglie di carabinieri e
polizia che hanno monitorato la situazione a distanza senza alcuna necessità di
intervenire. I mezzi pesanti e le maestranze sono entrati nel campo intorno
alle 8,30, provvedendo all’abbattimento delle baracche ormai disabitate e alla
messa in sicurezza dell’area, letteralmente invasa da enormi cumuli di rifiuti
di ogni genere. La decisione dell’Amministrazione comunale di procedere al
definitivo smantellamento del campo non ha incontrato resistenze. Anzi ha
trovato la piena collaborazione da parte di un gruppo di ex residenti che,
forniti di caschi e tute da lavoro, hanno voluto affiancare gli operai nelle
operazioni di pulizia.
L'intervista al Sindaco di Melito di Porto Salvo, Dottor Gesualdo Costantino
L'intervista al Sindaco di Melito di Porto Salvo, Dottor Gesualdo Costantino
Giova ricordare che alle famiglie rom sgomberate dal
campo sono stati assegnati gli alloggi appositamente acquisiti dal Comune. Avviato
circa dieci anni, il processo di delocalizzazione è stato ultimato con successo
dall’Amministrazione comunale a guida Costantino. Dal momento dell’insediamento
avvenuto lo scorso mese di maggio, il sindaco ha inteso dare una forte
accelerata al progetto che ruotava attorno a due capisaldi: l’inclusione nel tessuto sociale
delle famiglie rom; la riqualificazione dell’area, con il recupero del
palazzetto dello sport, l’insediamento della caserma della Polizia Municipale
nei locali dell’ex carcere di via Del Fortino, dove verranno trasferiti anche
gli uffici afferenti all’area delle politiche sociali e dove verrà istituita la
biblioteca comunale.
L’operazione odierna è stata concordata nei minimi
particolari con la Prefettura di Reggio Calabria. In queste ultime settimane,
il sindaco, dottore Costantino, ha avuto diversi incontri con il prefetto
Piscitelli, seguiti da “vertici” con il dirigente del Commissariato di polizia
di Condofuri Marina, Filippo Leonardo, con il comandante della compagnia
carabinieri di Melito, Gennaro Cascone e con il comandante della Polizia
Municipale, Antonio Onofrio Laganà.
Il campo rom insisteva nell’area di via Del Fortino da
altre mezzo secolo. Il suo quasi totale azzeramento (nella parte alta sono
rimaste in piedi un paio di baracche, occupate da famiglie che avranno
assegnata a breve l’abitazione), ha di fatto rappresentato un evento storico
per la cittadina di Melito di Porto Salvo. Di fondamentale importanza è
risultata anche la collaborazione intessuta dall’Amministrazione comunale con
l’Opera Nomadi. La via del dialogo privilegiata dall’assessore di riferimento,
il vicesindaco Annunziato Nastasi, alla lunga ha consentito di centrare
perfettamente l’obiettivo prefissato.
<<Per l’Amministrazione comunale di cui mi onoro di
essere la guida – ha dichiarato il sindaco, Gesualdo Costantino – quella di
oggi sarà una giornata da ricordare a lungo. Dopo oltre cinquant’anni è stata
cancellata l’autentica bruttura costituita da questo campo, all’interno del
quale centinaia di persone hanno vissuto in condizioni igieniche-sanitarie
pessime. Ringrazio sua eccellenza il prefetto Vittorio Piscitelli, per il
sostegno che ha assicurato a questa operazione, così come ringrazio le forze
dell’ordine per averci affiancato quest’oggi con assoluta professionalità, la
polizia municipale, la protezione civile e quanti si sono impegnati per
chiudere una pagina ingloriosa delle vicende nostrane. Da oggi si cambia
registro. Quest’area sta per diventare oggetto di interventi importanti.
Procederemo, infatti, al recupero del palazzetto dello sport, alla
riqualificazione dell’ex depuratore comunale, al posto del quale sorgerà un
Parco dell’acqua, all’insediamento della
caserma di Polizia municipale, degli uffici delle politiche sociali e delle
attività produttive, nei locali dell’ex carcere. In questo modo avremo
raggiunto diversi obiettivi. In primo luogo avremo favorito l’inclusione
sociale dei rom e, in seconda battuta, restituiremo alla collettività un’area
rimasta per troppo tempo abbandonata al degrado>>.
0 Commenti